libia. le alternative rinnovabili e nucleare. riunisco qui alcuni commenti dei lettori. il tuo parere?

 
il caso della fermata del metanodotto greenstream dalla tripolitania alla sicilia ha suscitato in questi giorni le osservazioni di molti lettori sul problema dell'approvvigionamento energetico dell'italia.
 
 il tema è: l'italia è esposta all'import di energia. dalla libia e dall'algeria, sono i casi più immediati. ma in generale l'italia dell'energia è esposta ai malumori di dittatori o presidenti dal carattere irascibile.
in questi giorni diversi lettori di queste pagine hanno offerto i loro contributi.
c'è chi dice la soluzione è il risparmio energetico e l'efficienza (sacrosanto).
chi, il nucleare è la soluzione.
chi dice, la risposta sono le rinnovabili.
il dibatito è aperto, se ti piace.
il tuo parere sarà gradito.

paolo mazzanti ha detto:

Se ieri importavamo il 12 % dei consumi di gas dalla Libia, abbiamo tutt'ora un surplus energetico, che prima della crisi era enorme (potenziale produttivo doppio della domanda) e che ci consente di stare ancora tranquilli pur senza il gas libico. Chiunque verrà al potere in Libia, non credo sarà cosi stupido da chiudere agli europei il rubinetto del gas a lungo. Se lo facesse la Russia sarebbe un felice sostituto e penso che ce lo farebbe pagare un pò più, ma non a peso d'oro. Infine la soluzione nucleare è impraticabile, dato che ci vogliono più di dieci anni per avere produzione di energia elettrica, se si comincia a costruire domani. Deduco, se non sbaglio, che la soluzione è continuare con le centrali a gas e puntare sugli impianti a rinnovabili, che si possono fare a "rate più piccole, con tempi molto più brevi, e finalmente obbedendo alla CEE e puntando ad un'aria più pulita e sicura.

Davide R ha detto
Attenzione a rimanere con i piedi per terra. Il rinnovabile non sara' mai una soluzione e ci dara' sempre e solo briciole. "Nucleare" e' una parola che fa paura ai piu' per motivi puramente emotivi. Ben pochi sanno granche' a riguardo, ma a molti piace parlarne (male, di solito, o semplicemente a sproposito). Per esempio molti parlano dell'incidente di Chernobyl, ma pochi sanno (o magari fanno finta di non sapere) che in realta' si e' trattato di una vera e propria "esercitazione" fatta da tecnici semplicemente folli: http://it.wikipedia.org/wiki/Disastro_di_%C4%8Cernobyl%27#Le_cause Se mai c'è stata una creazione umana lontana anni luce dalla perfezione questa è stata proprio la tecnologia dei reattori sovietici RBMK: zero guscio di contenimento, instabilità intrinseca ad escursioni di temperatura, uso di grafite ed acqua in contatto (ognuno di questi è in effetti espressamente vietato nei reattori occidentali, tutti, nessuno escluso). Quindi, se vogliamo seriamente discutere di nucleare evitiamo discorsi da bar di questo tipo. Al di la' di questo, nelle centrali di tutto il mondo non c'e' mai stato un singolo incidente mortale, su centinaia e centinaia di impianti attivi. L'incidente di Three Miles Island, il più grave occorso nel nuclere occidentale, e' stato un incidente di fusione del nocciolo (peraltro in un reattore commerciale e di dimensioni enormemente maggiori) senza conseguenze al di fuori del sito, il semplice sistema di confinamento/contenimento ha fatto egregiamente il suo lavoro. Molti poi parlano di "scorie", quando in realta' solo una persona disinformata puo' chiamarle in questo modo. La terminologia esatta e' "combustibile esausto", dove "esausto" si riferisce al fatto che lo e' secondo l'attuale tecnologia nucleare civile. Percio' nessuno governo, nessuna azienda, con un minimo di testa gettera' via combustibile esausto, che contiene ancora oltre il 90% del potere energetico. Ed e' questo il motivo per cui i possessori delle cosidette "scorie nucleari" si prendono tanto impegno per conservarle. Perche' appunto il valore (energetico ed economico) del combustibile esausto e' troppo elevato. Infatti, a prescindere dall'essere favorevoli o meno al nucleare, spesso per motivi puramente emozionali, la possibilita' di riciclare/eliminare le scorie a lunga vita stata gia' ampiamente dimostrata in un impianto "reale": http://en.wikipedia.org/wiki/Integral_Fast_Reactor oppure si puo' addirittura non produrne praticamente nessuna, scegliendo un ciclo del combustibile basato sul torio, anziche' sull' uranio, che essendo un elemento piu' leggero non ha "intrinsicamente" questo problema (e che eliminerebbe pure il problema della produzione di plutonio): http://en.wikipedia.org/wiki/Molten_salt_reactor Entrambe le tecnologie sono stati impianti reali veramente funzionanti, seppur non ad un livello di produzione commerciale di energia (cosa ovvia essendo dei prototipi). Certo, il ciclo del combustibile con "riciclo" oggi e' piu' costoso di uno piu' semplice senza riciclo delle scorie, principalmente a causa dell' attuale basso costo del materia prima uranifera, o ci sono ragioni politiche di non proliferazione affinche' questo non si faccia (i governi, particolarmente quello USA, non vedono di buon occhio che si ritratti il combustibile irraggiato). Altra valide alternative sono i cosiddeti reattori CANDU http://it.wikipedia.org/wiki/CANDU#Utilizzo_del_biossido_di_torio.2C_economico_ed_abbondante non si tratta di prototipi ma di centrali esistenti ed in funzione, che possono essere alimentati con torio e rendere in questo modo autofertilizzante il reattore. Sono tutte soluzioni che evidenziano la malafede o la disinformazione di tutti quelli che affermano che "l'uranio finira' tra poche decine di anni". Perche' si', nella mente degli antinuclearisti per partito preso sembra che tutto si evolva tranne la tecnologia nucleare. Alcuni di essi credono che fonti energetiche discontinue (solare, eolico) possano diventare la nostra unica fonte di approvvigionamento energetico. In pratica credono che in futuro la tecnologia ci permettera' di controllare il vento o avere il sole di notte. Oppure sopravvalutano molto ottimisticamente i potenziali di risparmio energetico. O ancora tirano in ballo soluzioni fantasiose (e miracolose). In definitiva, e' necessario focalizzarsi sul fatto che attualmente l'energia viene prodotta a partire da petrolio e carbone per la maggior parte, e questo tipo di impianti e' enormemente più nocivo per la salute oltre all'essere inquinante. Eppure nessuno protesta contro queste centrali elettriche. Inoltre l'idea che si possa superare l'attuale situazione con una soluzione unica miracolistica è fuorviante. la soluzione sarà un progressivo passaggio dal petrolio/carbone ad un mix che comprenderà inevitabilmente una quota consistente da nucleare, e perche' no un'integrazione da eolico e fotovoltaico.
Quindi, per l'Italia, pensare ad una situazione: 25% idroelettrico e rinnovabili + 25% nucleare + 50% fossile Tenendo presente che partiamo da: 70% fossile + 20% idroelettrico e rinnovabili + 10% importata. E' evidente che non esista una soluzione miracolosa, ma che l'unica strada sia puntare ad un mix in grado di ridurre il vero nemico ovvero il termoelettrico. E' un po' irritante, inoltre, come ogni volta che il dialogo si sposta verso i numeri, questo si interrompa. In fondo io vorrei solo qualche numero da chi crede si possa risolvere tutto con le rinnovabili, per esempio la massima potenza eolica/fotovoltaica installabile in Italia e la produzione massima possibile corrispondente, considerato lo stato climatico e ventoso dei luoghi. Poi lo confrontiamo con 400 TWh (il nostro fabbisogno) e vediamo, tenendo ben presente come gia' detto quali sono i requisiti di accumulo elettrico necessario per mantenere costante la potenza di punta nelle ore di fabbisogno e quanto costa gestire queste centrali di accumulo (fossili, naturalmente) ed il loro rendimento (e percio' la ulteriore potenza elettrica necessaria).
jacopo giliberto ha detto:
tante ottime idee, e grazie per i contributi. ne aggiungo un altro, quello di giuseppe vatinno, politico rutelliano (api). LA CHIUSURA DEL "GREENSTREAM" IN LIBIA METTE IN DIFFICOLTA' L'ITALIA.IL GOVERNO CHE FA? "L'insurrezione libica sta producendo problemi di approvvigionamento all'Italia per quanto riguarda il gas ed il petrolio; infatti l'ENI ha dovuto chiudete lo strategico gasdotto 'Greenstreem' a causa della mancanza di mano d'opera e una nave petroliera della società italiana Saras, di Moratti è dovuta ieri tornare vuota mentre un'altra nave metaniera proveniente dal Quatar per il rigassificatore di Rovigo è bloccata presso il canale di Suez -lo afferma il Responsabile nazionale dell'Ambiente di Alleanza per l'Italia Giuseppe Vatinno-; "questo dimostra due cose: primo che la politica energetica italiana è troppo dipendente dalle importazioni estere e secondo che, come detto molte volte in passato, la Libia non era un partner troppo affidabile e che, in entrambi i casi, occorreva ed occorre diversificare (l'Italia importa circa l' 88% dell'energia dall'estero, il più alto valore Europeo) il più possibile le fonti di energia con le fonti rinnovabili di cui l'Italia, con il vento ed il sole, gode di grandi potenzialità. Il governo -prosegue e conclude Vatinno- come spesso accade non ha fatto nulla di concreto per prevenire questa situazione".

Stefano ha detto:
Risparmio: quello energetico, in A3 e quindi in bolletta e quello di green workers ne prossimi mesi Permettemi di esprimere che la situazione di questi gg ci toglie (speriamo) da quel torpore ormai consueto del ns sistema industriale e politico. Ci accorgiamo in poche settimane che la ns situazione geo-energetica è fragilissima: siamo sopraesposti sul gas e ci approvvigioniamo da tubi che transitano in territori a rischio; da qualche anno cerchiamo di guardare avanti affidandoci a ondate speculative per creare energia pulita. Sono un tecnico quindi non avanzo teorie su come risolvere la prima criticità però forse un po’ di diplomazia e accordi commerciali di lunga durata non solo con i soliti amici ci dovrebbero tutelare in maniera più consistente. Seconda questione: serve energia, fresca bella e duratura … non credo il Fv con questi incentivi possa portare a risultati significativi. Al momento tranne finance che girano in Porsche per cercare investitori, terreni e pannelli poco altro si vede, o forse molti soldi finiscono in bolletta e la quantità di kWh prodotti è risibile e non risolve il problema di fondo. Le varie audizioni al Senato creano reazioni svariate e informazioni poco fondate: GW di Fv installato in pochi mesi ( sulla carta forse ma poi ci vogliano le mani e le ore lavoro per installarli e metterli in rete), aggravio per i consumatori di soli 1.7 euro al mese ( ma questa persona è conscia che poche decine di centesimo di euro possano innalzare l’inflazione italiana e quindi creare altri problemi??). 1.7 € sono il 5% della spesa annuale elettrica di una famiglia italiana ! Diamoci una mossa, una scossa, passiamo una notte ad Arcore ma alla mattina decidiamo con serietà cosa vogliamo fare con il sistema industriale italiano: smettiamoLa con queste distese demenziali di Fv su terreni agricoli con incentivi gonfiati; con un incentivo serio e programmato i tetti di case e capannoni possono darci soddisfazioni in termini di filiera industriale, tecnici competenti ( non speculatori finanziari e P. manager improvvisati) e possibilità di fare ricerca sui materiali ( non quattro pezzi di silicio cinese malassemblato messo in stringa danneggiando per decenni un campo agricolo del Meridione). Con il Brent sopra i 100 $ come pensiamo di sostenere questa speculazione in A3 ? vogliamo che gli squali mangino per 12/18 mesi e poi si vada tutti a casa ? Che bella questa Green economy ! Decidiamo se vogliamo fare il nucleare, questo apre campi di ricerca enormi dove il ns sistema industriale potrebbe trovare le basi dello sviluppo per essere nel G8 anche nel 2020. Dove le mettiamo le centrali ? fuori i siti e si proceda con le tecnologie e filiere (italiane) opportune. Per i prossimi mesi l’unica certezza è che il 55% verrà stoppato in pochi mesi : DEMENZIALE ! Cambiamolo, evolviamolo ma il risparmio energetico e l’efficienza è la prima via per ridurre la ns bolletta nazionale e creare posti di lavoro in Italia con tecnologie italiane ( da sempre all’avanguardia in questi ambiti ). E non scandalizziamoci se basta mettere del polistirolo per ridurre del 30% le spese di riscaldamento e ridurre la necessità di Metano libico… si questo è semplice, basta solo volerlo ! RISPARMIO ENERGETICO E D EFFICIENZA SONO LE RISPOSTE A PORTATA DI MANO, AVANTI !

guido ha detto:
La via d'uscita è lo svilupppo economico basato sull'uso razionale dell'energia e sul risparmio energetico, cioè consumare meglio e meno energia di qualunque fonte, con enormi benefici ecologici. Non è utopico, è purtroppo antagonista al modello di sviluppo dominante. Negli anni 80 furono svolti molti studi e furono avanzate molte proposte concrete, ma la loro implementazione avrebbe profondamente modificato il settore energetico mondiale e le "grandi sorelle" boicottarono il piano. In Italia, ad esempio, consentirebbe un risparmio stimabile nell'energia prodotta da 10 centrali elettronucleari.
avalotesvara ha detto:

ancora col nucleare????? ancora? ma quando ci decidiamo a usare il cervello e ad essere fieri del nostro percorso civile anziché cercar sempre di tornare all'era della pietra? il nucleare ancora???? prendiamo l'occasione una buona volta per utilizzare l'esperienza per essere migliori anzichè il contrario? provate a scrivere nucleare in germania su google e vedete la risposta di wikipedia: agghiacciante un eredità di cadaveri dannosi e pericolosi per le future generazioni e una continua produzione di rifiuti pericolosi per tutti non solo per i tedeschi
Florian ha detto:
Ma non c'era il progetto di tapezzare il deserto del Sahara con pannelli solari? Scusate,
ma il Nord Africa dove sta?

gianfranco ha detto:

1. d'accordo sull'abbandono del petrolio 2. prima di parlare del nucleare, visto che il popolo si è già espresso, chiedete di nuovo al popolo 3. meglio una centrale a 500 km che sotto casa. Tenete conto anche dei piccoli/medi incidenti, di cui nessuno parla 4. comunque il nucleare prevede tempi di 10-15 anni. Domandatevi cosa saranno l'eolico ed il fotovoltaico tra 15 anni 5. considerate i posti di lavoro che stanno creando le energie rinnovabili
Gianluca ha detto:

Fantastico. Siamo l'unico paese in Europa a non aver voluto centrali nucleari (sicure). Ora compriamo energia a caro prezzo da chi la produce con le centrali nucleari a pochi chilometri dai nostri confini (Francia) oppure da dittatori folli che in passato si è dovuto assecondare per paura che ci tagliassero le forniture. Abbiamo voluto realizzare il sogno di Mattei senza Mattei e senza i presupposti di stabilità che allora lo mossero in quella direzione. Bel risultato.
 
 
fausto / fardiconto ha detto:
La mafia permea tutto il comparto energetico; a quando qualche servizio di Report attorno alle ruberie mostruose che infestano le centrali termoelettriche? O vogliamo immaginare che in Italia esistano appalti regolari per miliardi di euro? La truffa imbastita attorno al FV ha il sapore di un cavallo di Troia; sembra quasi una manovra pensata ad arte per colpire le rinnovabili.
marco ha detto:
 
Finalmente qualcuno che lo scrive, Jacopo… E ora se uno ridice Desertech, mi scappa da ridere.
 
marco pigni ha detto:

piccola riflessione al volo  ed a caldo.
ennesima e gravissima crisi geopolitica e petrolifera in nord africa ed medio oriente: petrolio alle stelle, speculazione scatenata, gas metano a rischio razionamento. la borsa italiana misteriosamente ferma per tutta la mattina oggi per non meglio precisati guasti e malfunzionamenti “tecnici”, quando i titoli energetici “fossili” erano in caduta libera.
e non è che viene in mente a qualcuno di dire che  le fonti rinnovabili possono svolgere un ruolo di essenziale e prezioso in tutta europa e a maggior ragione in italia  di affrancamento dalla dipendenza energetica da fonti fossili di provenienza sempre più da zone geopoliticamente assai  a rischio (vedasi libia, algeria, egitto – ma anche la russia per altri motivi non può definirsi realmente paese affidabile).
non è che questo vale di più di qualche mezzo punto percentuale di aumento in componente a3 della bolletta. che ribattono i detrattori ed i nemici dell’energia verde a questa specifica critica? che facciamo sciacallaggio e che strumentalizziamo la notizia? nooo, non mi convincono.
e se ne ricorderanno in fase di scrittura del testo definitivo  del decreto legislativo rinnovabili di recepimento della direttiva 28/2009/ce, gli estensori del suddetto testo.
io voglio credere di si.
meditiamo gente, meditiamo…

  • gioacchino |

    Non vedo perchè una cvosa debba escludere l’altra.SINERGIA:parola chiave per uscire dai dubbi: 1°nucleare-con giudizio- 2°fotovoltaico-aiuta sicuramente -se poi venisse adottato da molti;3° eolico-beh! con tutte quelle pale alzate al sud produrranni pure qualcosa; BIOMASSE -specialmente se utilizza olio vegetale,permetterebbe anche un aiuto all’agricoltura.Coltivazioni di colza o girasole dai quali ricavare olio per produrre energia e pellet per alimentare quelle centrali che funzionano con questo sistema. Attuare queste sinergie LIMITEREBBE SENSIBILMENTE L’ACQUISTO DI ENERGIA DA ALTRI PAESI. o no ?!!!!

  • tito |

    1) Le riserve di uranio come pure quelle di petrolio danno disponibilità per pochi decenni. Entrambe. Quindi l’uranio non sembra una soluzione, ma un rinvio della soluzione.
    2) Poniamo di avere 50 anni di tempo prima di tornare all’età della pietra. Il residuo del petrolio è la ricchezza da spendere per una grandiosa riconversione: specchi con bollitori nel sahara, turbine sul fondo del mare, eolico.
    3) Abbiamo 10 anni di tempo per impostare lo scenario geopolitico preliminare alla riconversione.
    4) Sbrighiamoci.

  • diana |

    @daniela:
    chi produce l’energia elettrica che consumi di notte? Probabilmente una centrale turbogas…

  • Pier Luigi Caffese |

    La crisi libica dimostra che lo stoccaggio energetico fossil fuel è finito perchè ci da
    solo 3 mesi di scorte e dopo paghero’sempre piu’caro.Ho inviato al Governo un piano serio
    che ci consente stoccaggi da rinnovabili per 3 anni ma che è un po’ lungo e complicato spiegare perchè ci vuole la matematica.Dico solo che tra mar ligure e Po arrivo a stoccare 750 GW.Se ne utilizzo 400 GW per refuels,ottengo 76 miliardi di litri di fuels per i trasporti all’anno.
    Poi sul nucleare invece di far tante discussioni dico che se Enel-EDF vogliono farlo,lo facciano con i loro soldi.Cioè
    spendono 24 miliardi per 4 centrali che danno in totale 6 GW.A me sembra caro,ma sono fatti degli azionisti Enel perchè lo Stato non darà una lira.Il piano di stoccaggio da me proposto costa 17 miliardi in 10 anni e stocca 750 GW al Nord,350-500 al Centro e 750 GW tra sud ed Isole.E’ in grado di produrre tutto il fuels che ci serve e l’energia pulita da rinnovabile.E’un vero piano antismog.
    Ma indovinate chi rema contro?

  • j |

    il nucleare è insensato: importiamo tecnologia e sfuttiamo paesi africani per estrarre uranio. No, meglio investire in ricerca e inventare una tecnologia nostra, come il kitegen, l’eolico offshore galleggiante, il solare a concentrazione ecc…
    Se lo facciamo potremo NOI esportare tecnologia ai paesi impelagati col nucleare, le scorie, il prezzo dell’uranio e la coscienza sporca per i morti da radon.

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