alluvione di genova. nel 1907 l’ingegnere previde tutto. non fu ascoltato.

ieri avevo scritto che le alluvioni di genova sono dovute all’errore di tre ingegneri compiuto nel 1909 (clicca qui per leggere l’articolo).
parlavo delle dispute dei comm. cav. ing. canepa, fantoli e inglese, avevo pubblicato la foto della copertina dello studio del 1909 e trovato un’immagine del potentissimo professor ingegner fantoli in veste di senatore del regno.

non avevo parlato però di un quarto ingegnere, l’ingegner cannovale.
che aveva previsto tutto nel 1907 e nessuno l’ascoltò.

che cosa dicevo ieri?
scrivevo che le alluvioni di genova nascono dal fatto che i tre esìmi ingegneri stimarono la piena massima del torrente bisagno in circa 500-600 metri cubi d’acqua al secondo, e per difendere questa posizione ebbero dispute accademiche contro altri scienziati che sostennero piene assai maggiori, di 800 metri cubi o addirittura di 1.200 metri cubi d’acqua al secondo.
(i tre ingegneri avevano torto; i loro contraddittori avevano ragione).

su questa stima di 500-600 metri cubi d’acqua massimi al secondo dal 1928 al 1930 fu progettata e realizzata l’espansione di genova nell’attuale quartiere foce, che sorge appunto sulla foce del bisagno.

il via ai lavori di copertura – quattro campate da 12 metri l’una, per complessivi 48 metri di larghezza, ma sotto alla stazione orientale di brignole l’imbocco è più largo, come un imbuto – furono avviati il 28 febbraio 1928, anno VII dell’era fascista, dall’on. sen. grand’uff. ing. eugenio broccardi, podestà di genova.

 

il torrente fu coperto per un chilometro dal ponte della ferrovia a brignole fino al mare; lo spazio sopra il fiume così sotterrato si chiamava viale della vittoria e dopo il fascismo cambiò nome in viale brigata bisagno e viale brigate partigiane. lo racconto in questo articolo dell’altro giorno (clicca qui).

quando la piena del bisagno supera i 500-600 metri cubi d’acqua al secondo, il fiume non riesce a entrare nel sottosuolo e tutta l’acqua in più tracima sul quartiere foce.

si stanno facendo i lavori di allargamento del tratto sotterraneo – per la verità i cantieri sono bloccati – ma non saranno pronti prima di anni e comunque non saranno risolutivi perché al massimo si riesce ad allargare la portata fino a 800-850 metri cubi d’acqua al secondo, non ai mille (come è capitato) o ai 1.200 (portata massima di piena eccezionale).

 

aggiungo qualche dettaglio.
“si conclude ritenendo che il deflusso della massima piena del torrente bisagno non possa eccedere in metri cubici cinquecento al secondo” scrivevano i progettisti inglese, fantoli e canepa.

il ministero dei lavori pubblici nel 1878 calcolava la massima piena in 170 metri cubi al secondo.
l’architetto pesce nel 1907 disse seicento metri cubi al secondo.

ma sempre nel 1907 l’ingegner cannovale del comune di genova aveva stimato correttamente una piena massima di 1.200 metri cubi al secondo.
questo ingegnere comunale fu sbeffeggiato dai tre scienziati.

se per costruire la copertura del bisagno fossero stati seguiti i calcoli dell’ingegnere comunale, il torrente sarebbe in sicurezza da un secolo.

invece il bisagno – che fra la stazione orientale di brignole e la foce era largo tra i 76 e i 90 metri – con i lavori del 1930 fu ristretto a 48 metri.
la sponda era alta 5 metri, mentre il nuovo assetto sotterraneo l’abbassò a 3,5 metri.
la portata teorica del sottopasso è 650 metri cubi al secondo, ma i vortici della piena formano rigurgiti che limitano la portata reale in 500 metri cubi d’acqua al secondo, mentre il resto strabocca per le vie del quartiere.

  • Giorgio |

    Mi viene da ridere leggendo che “certe opere (nel 2014!!) non si possano fare”….forse sarebbe il caso di recuperare il DNA di architetti egizi e romani (dai loro resti conservati nei musei), clonarli, ed affidare a loro la soluzione del problema!!!

  • AngeloBergamini |

    Interessante pezzo di storia. Non mi sarei mai aspettato che la foce del Bisagno fosse originariamente così ampia.
    È un bel guaio, non c’è che dire …

  • Jacopo Giliberto |

    gentile enrico, l’abbassamento del greto nel tratto sotterraneo è appunto il lavoro che si sta facendo da alcuni anni.
    ma più di tanto non si può abbassare: già oggi il bisagno “approfondito” sfocia a 2 mt sotto il livello del mare…
    adesso è stato completato dalla foce fino al sottosuolo della questura.
    il tratto a monte, cioè dalla questura fino alla stazione, è ancora con la vecchia strozzatura che limita a 500-550 metri cubi al secondo la portata.
    e ovviamente, finché il lavoro non è completato – serviranno anni, già il 2° lotto di meno di 200 metri ha impiegato 4 anni fra tar e ricorsi per essere ancora allo stato di progetto – dicevo, ovviamente finché il lavoro non è completato è come se non fosse stato fatto perché ciò che determina la portata complessiva è il punto più stretto (come nelle file di auto, il più lento è quello che dà l’andatura a tutti).
    e alla fine anche dopo i lavori – poiché non si pò scavare più di tanto e non si può alzare il tetto più di tanto, la portata sarà sugli 800 metri cubi d’acqua al secondo (mcs).
    ciò salverà dalle piene fino agli 800 mcs, ma quando salirà oltre quel livello di piena (non ricordo se nel ’70 o nel 2011 furono 950 mcs) il sovrappiù che non riuscirà a entrare nel tratto sotterraneo andrà fuori, in giro per la città.
    si chiede dei due tunnel.
    il “piano bisagno” prevede lo scavo di una galleria che prelevi l’acqua in eccesso a monte di brignole (non so a che altezza, penso fra marassi e ponte castelfidardo) e tagliando sotto foce-san martino la butti direttamente a mare.
    ora, quanto tempo servirà prima che questo tunnel venga effettivamente realizzato? tenga conto che una galleria simile (dal fereggiano fino al mare) è stata iniziata negli anni ’80 e non è mai stata finita…

  • Claudio |

    Genova è una città al collasso, la situazione è difficilmente reversibile nella pratica, molto piu semplice nella teoria, bisogna che demoliate qualcosa per tornare indietro, già ma cosa? Chi sarebbe disposto a farsi espropriare casa per una giusta causa?

  • Enrico |

    Sono ignorante in materia, ma non si potrebbe abbassare il livello del greto del bisagno di alcuni metri e costruire due tunnel che a partire sotto la stazione brignole sotto le due sponde a destra e a sinistra del bisagno per aumentare la portata e abbassare via fiume e via cadorna via diaz o anche corso torino per evitare che si allaghi tutto il quadrilatero l’ acqua in eccesso andrebbe convogliata tutta alla foce del bisagno, se non si può fermare almeno andrebbe governata .

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