chi ha orecchiato l’ecologia per sentito dire ci rende un paese da barzelletta.

alcuni sedicenti difensori dell’ambiente, che hanno orecchiato per sentito dire una disciplina complessa come l’ecologia, nel nome della virtù stanno combinando guai ambientali serissimi.

ora è il caso della norma che fa diventare “pericolosi” decine di milioni di tonnellate di rifiuti.
se si classificano in modo più severo, questi rifiuti saranno smaltiti in modo più sicuro e rigoroso?
no, verrà paralizzato un sistema di ricupero e una parte di quei rifiuti finirà distribuita sui bordi delle strade.

poi c’è chi vuole imporre la cauzione su bottiglie e lattine, con il risultato di smantellare il sistema di riciclo.
chi vuole impedire nei cementifici l’uso di combustibili puliti ricavati dal riciclo, che riducono il fabbisogno di importazioni energetiche e soprattutto riducono i fumi dalla ciminiera.
chi dice che gli ogm inquinano, e preferisce il granturco chimicizzato ibridizzato diserbato.
chi in nome di un’ecologia appena orecchiata è contro lo sfruttamento dei giacimenti nazionali di petrolio e gas, con il risultato sociale di finanziare emiri, oligarchi, dittature e califfati e l’effetto ambientale di far viaggiare il petrolio nei mari invece di usare risorse a chilometri zero.
chi blocca la centrale eolica per motivi paesaggistici, con il risultato di aumentare il fabbisogno di petrolio e carbone.
(in molti casi, chi protesta contro le trivellazioni non solo usa il petrolio secondo il principio degli *ecologisti con l’ambiente degli altri*, ma si oppone anche alle fonti rinnovabili di energia *perché devastano il nostro bel territorio*).

in francia, in inghilterra, in austria, in olanda e così via (dove i rifiuti si bruciano nei cementifici e negli inceneritori urbani, dove si sfruttano i giacimenti nazionali, dove si costruiscono spettacolari centrali eoliche in mezzo al mare) ci guardano come se fossimo matti.

una barzelletta statunitense sui polacchi (che in quel paese hanno il ruolo che da noi è affidato ai carabinieri) e sugli italiani ci descrive in modo impietoso.

ecco la barzelletta.
partita di calcio polonia-italia.
l’arbitro fischia l’inizio.
i giocatori polacchi, come vuole il ruolo attribuito loro dalle barzellette negli usa, capiscono che è il fischio di fine e rientrano negli spogliatoi.
la squadra italiana resta sola in campo.
e perde.

a volte ci costringiamo da soli al ruolo tragico di una barzelletta.

  • Jacopo Giliberto |

    purtroppo, gentile marfoli, devo darle ragione. troppo spesso accade ciò che lei descrive.

  • giuseppe marfoli |

    Le mafie lavorano e prosperano laddove il funzionario pubblico, spessissimo per inerzia o per scarsa propensione a prendersi responsabilità, decide di non decidere e di insabbiare la quasi totalità delle richieste. Ecco che, quindi, la pressione diventa mafiosa. Abbiamo appena riformato le responsabilità dei magistrati: mi auguro che qualcosa di simile avvenga per i funzionari pubblici che si trincerano dietro mille cavilli per non decidere.

    Cordiali saluti

  • Jacopo Giliberto |

    grazie del contributo, gentile mimmo.

    per completare il quadro che lei delinea, segnalo che l’85% di raccolta differenziata è conseguito non solamente a san francisco ma in innumerevoli comuni italiani (ne cito alcuni: asolo tv, borso del grappa tv, palena ch, casole bruzio cs). può trovare l’elenco all’indirizzo http://www.ricicloni.it

    i consumi di granturco biologico macinato in proprio dicono che purtroppo la stra-stra-stragrande maggioranza di italiani invece non sia contraria agli ogm, oppure che sono contrari solamente a parole.
    non a caso il bestiame allevato nelle stalle italiane, di cui molti mangiano le carni o i prodotti caseari o ne bevono il latte, è nutrito quasi esclusivamente con mangimi ogm.

    lo stesso purtroppo vale per lo sfruttamento dei giacimenti casalinghi: mentre io (e anche lei, come assicura) ho scelto la mobilità elettrica e prediligoo le fonti rinnovabili d’energia, purtroppo la maggior parte degli italiani insiste a voler usare petrolio, gpl e altri carburanti e combustibili provenienti dai giacimenti. spesso ambientalisti a parole, nei fatti si comportano con egoismo feroce. costoro non si curano se questi veleni dell’aria arrivano da giacimenti con le migliori tecnologie al mondo e sotto il controllo diretto dei cittadini, non badano se con le royalty questi consumi aiutano le dissestate finanze italiane (in italia i servizi antinquinamento sono finanziati dalle royalty), non pensano al vantaggio ambientale di avere i giacimenti vicini.
    e quindi con noncuranza sono disponibili a finanziare oligarchi, emiri, dittatori, califfati stragisti; a lasciar sfruttare in modo bestiale i lavoratori di quei paesi, e a danneggiarne l’ambiente con l’uso di tecnologie scellerate.
    ricordo con pena le condizioni di alcune piattaforme petrolifere nigeriane che ebbi la ventura di visitare, o giacimenti siberiani o venezolani e in tanti altri paesi dove ho verificato di persona le istallazioni, e il confronto impietoso gli efficienti, sicuri e puliti impianti italiani (può incuriosirla sapere che abbiamo un centinaio di piattaforme nei nostri mari, diverse delle quali ho potuto esaminare in prima persona diversi degli 800 pozzi ora attivi sui 7mila finora perforati nel nostro paese).

    ho scoperto che anche l’uso di combustibili che ritenevo a basso impatto ambientale sono altamente inquinanti, purtroppo; ho preferito rinunciare all’uso della legna (o dei pellet) perché ha emissioni velenose assai rilevanti ma, soprattutto, è in alcune parti d’italia la principale fonte di formazione di pm10 e altre polveri fini.
    i dati sono sconvolgenti: secondo le analisi, circa la metà delle polveri fini presenti dell’aria della regione più inquinata d’italia, la lombardia, viene dalla combustione di legna e di pellet, mentre i combstibili petroliferi – con il loro apporto di co2 non rinnovabile e di altre sostanze – danno un contributo assai più modesto a questa piaga.

    ha fatto bene a opporsi alle fonti rinnovabili d’energia o all’uso di combustibili di qualità nelle cementerie della sua regione in cui la malavita organizzata, come lei avverte, evidentemente ha il controllo non solamente delle attività economiche diffuse ma addirittura dell’intera produzione eolica e dei combustibili css con emissioni di diossine inferiori rispetto ai combustibili industriali.
    questi fenomeni aberranti dovrebbero essere limitati alla zona che lei conosce, e a poche altre zone degradate d’italia.
    ho potuto accertare personalmente che per fortuna in gran parte delle altre zone del paese le fonti rinnovabili e il ricorso a combustibili con emissioni più basse rispetto ai combustibili convenzionali non sono in mano alle mafie. (sebbene io abbia già individuato qualche caso di imprenditori poco corretti).

    continui con il suo impegno entusiasta per l’ambiente; approfondisca i temi che sono cari a lei e a me, perché l’ecologia è una disciplina che richiede molti anni di studio e purtroppo molti giovani di scarsa esperienza che pensano di essere ecologisti in realtà combinano inconsapevolmente più danni di quanti ne vorrebbero rimediare.

    e soprattutto, teniamoci alla larga, entrambi, da carabinieri e polacchi: non quelli veri, quasi tutti persone magnifiche, ma quelli delle barzellette più tragiche.

    un abbraccio

  • Mimmo |

    Se i rifiuti sono pericolosi non vanno smaltiti con gli altri; la municipalità San Francisco (e non PyongYang) ha messo una tassazione differenziata sui prodotti con troppo packaging e un sistema di cauzioni su bottiglie e contenitori ed è arrivata al quasi 85% di differenziata; chi nuon vuole gli OGM in genere compera il mais dai produttori biologici e poi se no macina artigianalmente; chi è contro allo sfruttamento dei gaicimenti casalinghi di energie fossili è per una drastica riduzione dei consumi e quei pochi siano compatibili. Chi blocca (con successo nel mio caso) mostruosità eoliche o l’incenerimento diossinico del cdr nei cemintifici è perchè sa che la filiera è in mano alla mafia. Per il resto è proprio vero: carabinieri e polacchi stanno dappertutto tranne in polonia e nelle caserme

  • dott.feelgood |

    Il mondo è pieno di gente bizzarra e strana che diviene pericolosa solo se trova l’accondiscendenza di editorialisti del “Corriere”.
    Almeno per i no-triv abruzzesi è andata così.

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