ambiente. che cos’accade a ecomondo. buone idee e idee pessime.

una selezione di alcune delle notizie uscite da ecomondo, il salone dell’ambiente e della sostenibilità che chiude oggi a rimini fiera.
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stop alla emanazione del decreto raee uno contro zero

nel corso del forum raee tenuto a rimini in occasione di ecomondo e degli stati generali della green economy, il ministero dell’ambiente ha annunciato che vi saranno rilevanti modifiche allo schema di provvedimento circolato nelle scorse settimane e già sottoposto al consiglio di stato.
sono previste anche consultazioni con gli operatori del settore per valutare ulteriori aggiustamenti mirati a ridurre al massimo il peso burocratico e facilitare la raccolta e gestione dei raee da parte dei rivenditori di elettronica.
aires aveva rappresentato fortemente la preoccupazione degli operatori per il testo di provvedimento nella sua prima estensione, arrivando a minacciare azioni di mobilitazione a fronte di oneri eccessivi e ingiustificati a danno delle imprese.
soddisfazione per la notizia è stata espressa da tutti i rappresentanti del commercio specializzato di elettronica presenti al forum raee in maniera unitaria sotto l’egida di confcommercio nazionale.
davide rossi, direttore generale aires, ha commentato: “apprezziamo il senso di responsabilità del ministro galletti che, nonostante si fosse di fronte a una procedura già avviata da tempo e vicina alla conclusione del proprio iter formale, ha ritenuto opportuno un momento ulteriore di riflessione condivisa. questo ‘stop and go’ ci consentirà di pervenire comunque in tempi rapidi alla messa a punto di un decreto realmente efficace per favorire la raccolta e la corretta gestione dei rifiuti elettronici. siamo da sempre attenti ai temi ambientali e pronti a fare la nostra parte, ma dobbiamo poter contare su un tappeto normativo logico e coerente con le esigenze di un mondo che corre sempre più velocemente”.
aires (associazione italiana retailer elettrodomestici specializzati), riunisce le aziende e gruppi distributivi specializzati di elettrodomestici ed elettronica di consumo. le imprese aderenti alla aires sono: euronics (insegne euronics, euronics city e euronics point), expert (insegne expert, comet, grancasa, sme), gre (insegne trony e sinergy), mediamarket (insegne media world e saturn), unieuro, per un totale di 189 aziende singole, 1.641 punti vendita, circa 21.000 addetti ed un fatturato 2014 di 9,7 miliardi di euro.

geocycle. la gestione dei rifiuti per un mondo migliore

i rifiuti costituiscono per la società una sfida che non ha una soluzione facile ma che può essere affrontata grazie anche a tecnologie e ad idee innovative come quelle di geocycle, presentate in questi giorni ad ecomondo.
la crescita economica e demografica, insieme all’aumento dell’urbanizzazione e del potere d’acquisto dei consumatori, sta contribuendo alla formazione di quantità ancora più ingenti di rifiuti. il loro smaltimento in modo sicuro e responsabile è ormai diventato una sfida globale. con l’aumento costante dei volumi di rifiuti in molte parti del mondo, lo smaltimento degli stessi ha bisogno di nuove idee ovvero soluzioni più intelligenti, più sostenibili ed economicamente fattibili.

un momento poco affollato allo stand di geocycle a ecomondo.

un momento poco affollato allo stand di geocycle a ecomondo.


geocycle è il leader mondiale di servizi di waste management con una rete internazionale di 61 aziende situate in cinque continenti. nata dalle attività pionieristiche (anni ’70 e ’80) di co-processing di lafargeholcim, geocycle mantiene una partnership esclusiva con il gruppo lafargeholcim, il più grande produttore di cemento al mondo. per decenni ha sviluppato servizi innovativi di gestione di rifiuti industriali e comunali per una vasta gamma di clienti.
lo stand geocycle a ecomondo in un momento più affollato.

lo stand geocycle a ecomondo in un momento più affollato.

certificazione elabel! per il mater-bi di nuova generazione

rilasciata da kyoto club sulla base di una verifica effettuata da certiquality, la multi etichetta “elabel!” consente di valutare in modo oggettivo le prestazioni ambientali di un prodotto e aiuta il consumatore a effettuare acquisti consapevoli
con il conseguimento della certificazione “elabel!” per la famiglia delle bioplastiche biodegradabili e compostabili mater-bi di nuova generazione, novamont ottiene un prestigioso riconoscimento del grado di eccellenza dell’innovazione ambientale dei suoi prodotti, a conferma di un lavoro costante in direzione della conformità agli standard più alti e alle certificazioni più rigorose.
rilasciata dal kyoto club sulla base di una verifica effettuata dall’istituto di certificazione certiquality, la multietichetta “elabel!” è configurata in modo da mostrare i criteri ambientali presi in considerazione e i relativi valori (quantitativi o qualitativi) del prodotto specifico a cui è assegnata. infatti, essa associa all’intento valutativo – sono etichettati solo i prodotti virtuosi dal punto di vista della performance ambientale – quello comunicativo, con la descrizione chiara e trasparente dei criteri ambientali caratteristici del prodotto specifico e i relativi valori. tecnicamente è una “etichetta di tipo i” che risponde allo standard iso 14024, ma “parlante” ossia con una esplicitazione dei contenuti.
grazie alla multietichetta “elabel!” il consumatore può, quindi, individuare i “prodotti preferibili per l’ambiente” ossia quelli dotati di etichetta, comparare tra loro quei prodotti o servizi, valutarne le performance ambientali in modo autonomo e immediato e operare un acquisto informato.

a ecomondo la sottosegretaria all’ambiente barbara degani

la sottosegretaria al ministero dell’ambiente barbara degani è stata in visita a rimini fiera per incontrare la realtà delle imprese presenti nel quartiere e protagoniste della green economy.
“ecomondo ed i saloni che si svolgono in contemporanea – ha commentato il sottosegretario – rappresentano pienamente la disponibilità di tecnologie che potranno aiutarci a costruire un futuro all’insegna della sostenibilità. ormai si tratta di valori condivisi, sia dai cittadini, sia dalle industrie. qui a rimini fiera è disponibile un panorama completo e che ispira fiducia nel tragitto che ci sta traghettando da una economia lineare ad una circolare. il fatto che crescano costantemente espositori e visitatori è un altro segnale positivo e mostra come, al di là di un sistema che ha goduto anche di incentivi, ci sia alla base una cultura condivisa che va consolidandosi”.

barbara degani, sottosegretaria all'ambiente

barbara degani, sottosegretaria all’ambiente

ancora sui rifiuti elettrici ed elettronici: problemi dal calo del prezzo delle materie prime

torniamo al tema, trattato più sopra, del tradizionale appuntamento ad ecomondo con il forum raee, promosso da assoraee (associazione recupero rifiuti apparecchiature elettriche ed elettroniche), dal quale è stato lanciato un grido di allarme: il crollo registrato negli ultimi mesi dei prezzi delle materie prime derivanti dal trattamento dei rifiuti raee sta minando alla base le attività di riciclo, mettendo in crisi il sistema con gravi ripercussioni sul raggiungimento degli obiettivi europei. ad aggravare la situazione c’è anche la mancata adozione del decreto in merito alla parità di condizioni operative agli impianti. il valore delle materie prime da aprile è sceso del 30-35% e le ripercussioni più gravi sono sulle imprese che a fine filiera trattano, smaltiscono e riciclano i materiali. per questa ragione assoraee chiede che i contratti sottoscritti coi sistemi collettivi sano rivisti con meccanismi di adeguamento che tengano conto della realtà creatasi. a forte rischio l’obiettivo ue di salire dai 3,8 kg pro-capite di oggi ai 7,5 kg entro il 1° gennaio 2016 e ai 10 kg entro il 2019. nel 2014 in italia sono state raccolte 231.717 tonnellate di raee, in leggera crescita rispetto al 2013 ma ancora in calo rispetto a 2011 e 2012.

il premio sviluppo sostenibile

ad ecomondo anche la settima edizione del premio sviluppo sostenibile, con le aziende del “green made in italy” sul podio. l’iniziativa si è svolta con l’adesione del presidente repubblica sergio mattarella che ha conferito la medaglia all’iniziativa.
sul ‘podio verde’ blablacar, la piattaforma di sharing mobility che permette di condividere i viaggi, beond, la start up che produce una innovativi auto elettrica da città e mercatino, la rete di franchising dell’usato che ha reso la cultura del riuso un asset industriale. queste le tre realtà produttive che hanno saputo interpretare al meglio le nuove tendenze della green economy nazionale, che hanno vinto il premio sviluppo sostenibile 2015, promosso dalla fondazione per lo sviluppo sostenibile e da ecomondo – rimini fiera.
la commissione, formata da edo ronchi, silvia zamboni, barbara covili, walter facciotto, luciano morselli e roberto pelosi, quest’anno ha individuato i vincitori all’ interno di tre sezioni, mobilità sostenibile, start up della green economy, rifiuti e risorse. accanto ai tre vincitori, ci sono altre 27 aziende segnalate (9 per ogni settore) cui è stata consegnata una targa di riconoscimento. il premio dimostra che il green accomuna tutta l’italia, le aziende premiate arrivano, infatti, dal trentino alto adige fino alla sicilia, con una più consistente rappresentanza in lombardia ed emilia romagna.

ambiente e depurazione. ad ecomondo sfide e opportunità

riflettori puntati su ambiente e depurazione nell’ambito di global water expo, new entry tra le proposte della grande fiera internazionale della green economy e dello sviluppo sostenibile, con stand ed incontri dedicati al tema della gestione del ciclo integrato delle acque. tra i momenti convegnistici più rilevanti, quello dal titolo “europa, ambiente depurazione: le politiche, l’economia e le innovazioni ready to market” è servito a fare il punto sulle sfide e sulle problematiche che riguardano la gestione del ciclo idrico in europa.
tra i temi trattati anche quello del deficit infrastrutturale italiano sul fronte della gestione delle acque (come dimostrano anche le recenti vicende messinesi) e delle acque reflue. passati in rassegna anche alcuni progetti che guardano al futuro con approccio rivoluzionario.
come quello presentato dal prof. bruce jefferson, della cranfield university: un progetto sostenuto finanziariamente dalla bill e melinda gates foundation, denominato nanomembranetoilet, che punta a sviluppare un nuovo wc in grado di fare il proprio lavoro senza uso di acqua o energia interna.
il trattamento delle acque reflue è un segmento in forte crescita del settore idrico.
entro il 2017, in europa si prevede di raggiungere 37.6 miliardi di euro di investimenti per la depurazione delle acque reflue urbane. nei paesi extra-europei lo scenario è anche più imponente, a cominciare dalla cina dove si stima che negli ultimi anni siano stati costruiti oltre 3500 grandi impianti di depurazione. numeri significativi anche nei paesi del gruppo brics: in brasile ad esempio il mercato relativo al servizio idrico ha prodotto entrate per 362.700.000 di dollari nel 2012, mentre al 2018 si stimano entrate di 488.900.000 dollari. il medio oriente non è da meno, trainato dalla necessità di riutilizzo di acqua depurata.

trasporto pubblico: servono soldi per utilizzare le tecnologie che tutelano l’ambiente

alla città sostenibile, sezione di ecomondo dedicata alla rete delle città intelligenti. si è svolto il convegno gli obiettivi ambientali nella pianificazione della mobilità urbana e il ruolo dei sistemi di trasporto collettivo, a cura di asstra (associazione trasporti) e anav (associazione nazionale autotrasporto viaggiatori). il convegno ha messo in evidenza come una corretta pianificazione della mobilità possa contribuire al raggiungimento degli obiettivi ambientali di un dato territorio, e come il trasporto collettivo, in generale, possa essere utile a questo. inoltre è stata compiuta una ricognizione sull’attuale stato dell’arte in merito all’alimentazione dei veicoli stradali per il trasporto passeggeri collettivo, in particolare prendendo in considerazione quelle alternative al gasolio, sia attualmente sul mercato, che di prossimo sviluppo.
massimo roncucci, presidente asstra, e nicola biscotti, presidente di anav hanno sottolineato come il tema dell’innovazione tecnologica per la mobilità sostenibile dipenda, per la loro adozione, dalle aziende di trasporto, dalle politiche adottate e quindi dagli investimenti.
serve una politica industriale del trasporto che aiuti le aziende a fare il loro mestiere, ma anche una strategia per i trasporti e soprattutto un fondo nazionale per l’acquisto di bus che dia la possibilità alle aziende di fare programmazione e di rendere il servizio di trasporto sempre più sostenibile. in sostanza, in presenza delle tecnologie, serve ora la possibilità di utilizzarle. l’iniziativa si è svolta all’interno di ibe green, il focus dedicato al trasporto collettivo sostenibile ideato da ibe (international bus expo), il marketplace biennale dell’autobus organizzato da rimini fiera la cui prossima edizione si svolgerà a rimini fiera dal 13 al 15 ottobre 2016.

fima, giornalisti ambientali in assemblea

si è svolta al rock island, lo storico locale sul molo di rimini, la cena dei giornalisti e comunicatori ambientali promossa dalla fima, la federazione italiana dei media ambientali.
l’appuntamento ha riunito decine di professionisti del settore giunti nella città romagnola per proseguire il percorso dell’associazione che in occasione di ecomondo celebra la propria assemblea annuale.
protagonista della serata è stato il comico giobbe covatta, autore di “a nessuno piace caldo”, libro che tratta il tema del climate change. così come nel volume, l’attore napoletano ha affrontato con umorismo la problematica dei cambiamenti climatici.
“il contributo di giobbe covatta dimostra come la tematica possa essere trattata con spirito di consapevolezza, e non solo necessariamente catastrofistico” ha commentato mario salomone, presidente fima. le decine di comunicatori ambientali radunate alla cena conviviale si è data appuntamento nella mattina di oggi, dove durante l’assemblea annuale sono stati trattati gli argomenti cari all’associazione, a partire dalla realizzazione della carta dell’informazione ambientale.

le ferrovie diventano green con la gomma riciclata da pneumatici fuori uso

traversine ecosostenibili realizzate in gomma riciclata da pneumatici fuori uso. un significativo output per l’intera filiera industriale del recupero dei pfu, nonché esempio significativo di circular economy.
così ecopneus nel corso della fiera ecomondo di rimini ha presentato l’innovazione firmata dalla startup siciliana greenrail che sta riscuotendo successo in tutto il mondo.
il nuovo concept di traversina ferroviaria innovativa e sostenibile rappresenta una vera e propria rivoluzione nel settore, poiché rappresenta l’unica sostituta ecosostenibile delle traverse in calcestruzzo, standard attuale del mercato mondiale. la sua innovazione si concretizza sia nell’utilizzo di plastica riciclata e polverino di gomma ottenuto dal riciclo di pneumatici fuori uso, che nell’integrazione di sistemi per la produzione di energia e la trasmissione di dati.
“i vantaggi di questa tipologia di traversa sono duplici: a livello economico si riducono del 50% i costi di manutenzione delle linee ferroviarie e si aumenta la durata del prodotto (50 anni contro i 30/40 del calcestruzzo) – ha dichiarato giovanni maria de lisi, amministratore e fondatore di greenrail. ma non sono da meno i guadagni ambientali: per ogni km di linea armata con traverse greenrail™ si contribuisce a recuperare 35 ton di pneumatici fuori uso e 35 ton di plastica. le traversine, inoltre, abbattono anche le vibrazioni e diminuiscono la rumorosità, problematiche che fino ad oggi costituiscono le principali fonti di inquinamento ambientale derivante dal traffico ferroviario. non ultimo, l’aspetto energetico, poiché queste sono le uniche traverse ferroviarie al mondo progettate per produrre energia elettrica mediante sistemi piezoelettrici o moduli fotovoltaici polimerici”.
“greenrail è un esempio di come il futuro della gomma riciclata si costruisca anche con l’innovazione tecnologica – commenta giovanni corbetta, direttore generale ecopneus. e’ su questo che ecopneus sta puntando, mettendo in cam¬po uno sforzo enorme per sostenere lo sviluppo di una cultura dell’economia circolare, per aprire nuovi mercati e nuove soluzioni applicative per i prodotti – granuli e polverini – derivanti dal riciclo dei pneumatici fuori uso. il recupero dei materiali è, infatti, un settore su cui siamo fortemente direzionati con un investimento in ricerca e sviluppo che, dal 2011 ad oggi, ha raggiunto i 14 milioni di euro. dal 2011 ad oggi, il 37,5% dei pfu è stato trasformato in nuovi materiali come granuli, polverini di gomma e acciaio, ma l’obiettivo è trasformare questo ambito in un’industria che crea lavoro, sapere e prodotti sostenibili che concorrono alla sosteni¬bilità del sistema paese”.
per il presidente della commissione ambiente del senato giuseppe marinello “i ragazzi hanno una mentalità molto più green delle vecchie generazioni, occorre dare loro fiducia e non solo: bisogna che le aziende investano sulle loro idee utili a migliorare la produzione, salvaguardare l’eco sistema e realizzare quello sviluppo sostenibile al quale abbiamo lavorato in parlamento e un esempio è stata l’approvazione poche ore fa, del ddl ambiente. sono disponibile a discutere con i rappresentanti dell’imprenditoria indicando quali agevolazioni sono disponibili per il innovare il ciclo produttivo tutelando l’ambiente. diamo fiducia ai ragazzi e premiamo le buone idee, anche quelle che provengono dal territorio e non solo dai centri di ricerca universitari”.
oltre a greenrail basic, la società è impegnata nello sviluppo di “greenrail piezo” – traversa che produce energia elettrica al passaggio del treno, tramite compressione e vibrazioni – e “greenrail solar” in grado di generare per ogni km di linea circa 150kwh di energia solare, mediante l’integrazione di moduli fotovoltaici. il nuovo concept di greenrail, ideato dal giovane imprenditore giovanni maria de lisi, ha già vinto numerosi premi dedicati all’imprenditoria, tra cui edison start 2015. sbarcherà sul mercato nel 2016, ma le richieste di realizzazione sono già numerosissime, al punto che greenrail ha depositato il brevetto in più 120 paesi.

oltre mezza italia differenzia i contenitori tetra pak

raggiunto e sorpassato uno storico ‘giro di boa’ per la sede italiana della multinazionale svedese, che conta ormai più della metà degli italiani tra i fautori della raccolta differenziata di questo tipo di prodotto, non sempre semplice da ‘separare’. vincente dunque la politica ambientale della tp italia, che oggi ad ecomondo ha presentato i dati, soddisfacenti, del suo report di sostenibilità.
più di 38 milioni di italiani e oltre 4.500 comuni coinvolti nella raccolta differenziata dei contenitori tetra pak: è lo storico traguardo raggiunto dalla sede italiana della multinazionale svedese, che è riuscita, con un forte e capillare lavoro di sensibilizzazione, a trainare oltre metà del belpaese nella sfida della differenziazione dei propri prodotti, sebbene non rientrino in una categoria specifica di materiale, essendo composti da carta, alluminio e sottili strati di polietilene. a dirlo sono i risultati del report di sostenibilità presentato dalla tetra pak italia presso la fiera internazionale della green econmy, ecomondo, a rimini. i dati relativi al 2014 parlano di una crescita significativa delle performance ambientali di tetra pak italia, con sede a rubiera (re), che non solo effettua un importante giro di boa rispetto alla diffusione della differenziata dei contenitori coprendo idealmente metà della penisola e avviando a riciclo circa 22.700 tonnellate di confezioni tetra pak, ma raggiunge anche numeri di tutto rispetto sul fronte della tracciabilità dei prodotti e del risparmio energetico: su 4 miliardi e mezzo di contenitori immessi sul mercato italiano nel 2014, ben 3 miliardi sono infatti contenitori certificati fsc, ovvero realizzati con cellulosa proveniente da foreste controllate. anche in questo caso, si tratta di un incremento di tutto rispetto, pari al 65% in più rispetto al 2013.
grandi passi in avanti sono stati fatti anche nell’ambito del risparmio energetico visto che il consumo di energia per unità di produzione è stato pari a 28,13 gj/msp (milion standard packs, l’unità di misura in uso negli stabilimenti del gruppo, equivalente ad un 1 milione di confezioni tetra brik aseptic base da 1 litro), con una riduzione del 2,8% rispetto all’anno precedente. la quantità di scarto per unità di produzione, pari ad 1 tonnellata/msp, ha subito una riduzione del 10,8% sul 2013 con una percentuale di scarti avviati a riciclo del 100%: il tutto ha permesso così una riduzione complessiva di emissioni di co2 per unità di produzione di quasi l’8%.

la presentazione tetra pak in un ameno boschetto

la presentazione tetra pak in un ameno boschetto

la capsula compostabile di lavazza e novamont

l’innovazione guida l’eccellenza italiana con un piccolo prodotto in grado di cambiare in modo radicale il modo di produrre e di consumare; una capsula compostabile per caffè espresso 100% italiana realizzata in mater-bi che racchiude in sé i valori dell’economia circolare e della bioeconomia, risultato di un lavoro di ricerca e sviluppo durato oltre 5 anni e che ha visto impegnati due tra le più importanti aziende del ‘made in italy’: lavazza e novamont.
la capsula, una volta consumata, può essere raccolta con il rifiuto umido ed avviata al compostaggio industriale dove, insieme al caffè, diventa compost, ossia concime naturale per il terreno.
sono queste le ragioni della segnalazione di lavazza e novamont tra le migliori imprese all’interno della categoria “rifiuti e risorse” del premio sviluppo sostenibile 2015, promosso dalla fondazione per lo sviluppo sostenibile e da ecomondo – rimini fiera, con l’adesione del presidente della repubblica sergio mattarella, che ha conferito una medaglia all’iniziativa. il riconoscimento è destinato alle aziende che si sono particolarmente distinte per impegno innovativo ed efficacia dei risultati per uno sviluppo sostenibile. alla cerimonia di consegna della targa di riconoscimento hanno presenziato stefania furfori, sustainability & lca specialist di lavazza e andrea di stefano, responsabile progetti speciali di novamont.
il progetto della capsula compostabile è di grandissima rilevanza non solo perché migliora la sostenibilità ambientale del prodotto ma perché mostra in concreto tutte le potenzialità della bioeconomia.
“la capsula compostabile non è una semplice soluzione tecnologica che migliora la sostenibilità ambientale, rendendo possibile il completo riciclo organico del caffè esausto. un semplice gesto – il conferimento della capsula nella raccolta dell’umido – permette di chiudere il ciclo facendo tornare fertile humus il fondo del caffè ma nello stesso tempo offre l’opportunità di far vivere tutti i giorni ai consumatori le potenzialità della bioeconomia. un progetto che fornisce nuova linfa a settori produttivi diversi, dall’edilizia alla chimica, dall’energia alla cosmetica in una prospettiva di rigenerazione territoriale” ha dichiarato andrea di stefano, responsabile progetti speciali di novamont.
ECOMONDO Capsula compostabile