l’ipocrisia uccide. (pensando al ragazzo di lavagna).

in questo paese di 60 milioni di commentatori compulsivi, anche io esprimo il mio parere sul terribile caso del sedicenne di lavagna che si è ucciso tirandosi dalla finestra quando i finanzieri chiamati dalla madre gli avevano scoperto un po’ di hascisc (qui la notizia commentata dalla zanzara su radio24).

a mio parere, la questione hascisc è un “accidente”, un evento contingente.

vi sono adolescenti che hanno comportamenti di smarrimento totale quando viene svelata una loro libertà personale che sapevano essere disapprovata dagli altri. una disapprovazione che viene percepita oltre il limite della tollerabilità; incompatibile con la vita:
omosessuali
giovinette incinte
brutti voti a scuola
e altri mille e mille casi simili.

ci sono persone che riescono a evitare la riprovazione con la menzogna esistenziale: ne sono testimonianza i non-laureati che per tutta la vita fingono esami e laurea (clicca qui) o le adolescenti che nascondono un aborto.
per evitare lo svelamento del sé-che-non-corrisponde-alle-aspettative-altrui alcuni commettono atti terribili sugli altri: uccidere i genitori (clicca qui), gettare i neonati nei cassonetti dell’immondizia e gli aborti nel gabinetto.

noi giudichiamo gli altri e ne siamo giudicati. le sentenze espresse da moralisti e ipocriti sono le più sanguinarie.