dentro lampedusa/1 – cronache di un un’isola e di un tempo differente

posizione 35° 30' e 56" nord, 12° 34' e 23" est.

queste corrispondenze (questa è la prima) arrivano dall'interno dell'isola nell'isola dell'isola: dall'interno del centro profughi, il quale è dentro all'isola di lampedusa, la quale fa parte della provincia di agrigento, che è regione sicilia.

non sono racconti scritti da un cronista, al quale fanno vedere quello che vogliono, oppure il quale scrive quello che ti vuol far vedere.
sono le testimonianze di una persona, un uomo, un dipendente della repubblica italiana, il quale racconta a te e a me quello che vede. né più né meno.

spero che il narratore vorrà interloquire con noi, attraverso queste pagine. se hai domande da porgli, forse risponderà.

comincio (insieme con te) questo viaggio attraverso a ciò che non si legge sulle cronache drammatiche di questi giorni.

da roy bitonale

dentro lampedusa tutto ha un tempo diverso.

una specie di fuso orario diverso nel corso del cui tempo tutto si muove diversamente e con ritmi diversi.

d'altronde, si dice che le isole siano tutte così.
io però, che provengo da un'altra isola, di questa cosa non mi sono accorto mai.

dentro lampedusa davvero tutto si muove diversamente.

mi diceva una volta un vecchio poeta lampedusano che "lampedusa o la ami o la odi".

anche in questo caso il tempo per amarla è uno.
il tempo per odiarla è un altro ed entrambi i tempi convergono, si allontanano, marciano paralleli per poi incrociarsi ancora avvicinando e, talvolta, allontanando fatti, pensieri e personaggi.

per esempio, il sindaco. vogliamo parlarne?
anche lui, il sindaco, ha tempi diversi.
lampedusano ma con misure antropometriche da vichingo.
lampedusano ma con nome e cognome "continentale".
e politicamente? vogliamo parlare anche di questo?

un momento il sindaco è pro e cinque minuti dopo è contro.
ecco!
non vorrei che i miei 5 minuti fossero frutto di una distorsione temporale di cui soffre l'isola.
cinque minuti sono davvero sufficienti per manifestare un pensiero contrario a quello enunciato in precedenza?
per di più in pubblico e durante un comizio?
si si, certo!
deve essere una questione temporale.

giusto per continuare con gli esempi.

dentro lampedusa abitano i lampedusani.
erano poco meno di cinquemila anime devotissime alla loro santa patrona.
una settimana dopo sono 11mila e non tutti sono devoti al seggio di san pietro: e semmai si chinano proni altrove.

eccoci di nuovo al dunque.

ma non è che – niente niente – la settimana che ho contato io invece è un ventennio?
caspita!
ho appena scritto "ventennio" e mi viene in mente l'unico che forse ha veramente avuto a cuore questo scoglio che appartiene alla piattaforma continentale africana dal punto di vista geologico ma appartiene politicamente all'europa.

poi: voglio parlarne del come si muovono le cose sull'isola.
un altro esempio.
uno si spezza un braccio e lo portano con l'elisoccorso sulla terraferma praticamente subito. anche senza fare le radiografie.
a uno
viene un infarto e ci resta secco e lo portano al camposanto l'indomani mattina.

allora mi chiedo:
"ma quanto tempo occorre per dare a questa gente quello di cui ha bisogno?".

ci risiamo. ancora una volta colpa del fuso orario.
dentro lampedusa tutto si muove con tempi diversi e che una persona sia da questa o da quella parte della barricata non importa.
il tempo scorre diversamente anche per me.

 

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