politica. viaggio virtuale (e, purtroppo, serio) tra gli indipendentisti veneti.

non richiesto, il mio indirizzo mail è entrato nella mailing list di un gruppo indipendentista veneto.
e ho scoperto un mondo di cui avevo un’impressione sfumata.
non è il mondo della lega nord; è qualcosa di diverso.

(qualche spunto:
– dal punto di vista geografico il veneto non fa parte della padania (tra mincio e adige finisce la pianura padana e comincia la pianuta veneta)
– prima dei romani, il veneto non ha avuto occupazione celtica
- dall’unificazione sotto la repubblica di venezia (venezia=terra dei veneti) è rimasto uno stato indipendente fino all’arrivo di napoleone. non a caso il dialetto, che è stato lingua ufficiale di uno stato, è ancora oggi così pervasivo da essere usato in contesti ufficiali, aule di tribunale comprese).

tre gli episodi che finora collegavo al movimento indipendentista veneto.

i serenissimi. nel maggio del ’97, quando ricorrevano i 200 anni dall’occupazione di napoleone, un gruppo di indipendentisti squinternati ma armati dirottarono il ferribò del tronchetto e scaricatono in piazza san marco il loro tanco, un camion trasformato in blindato artigianale, e occuparono il campanile di san marco. dopo una trattativa con il sindaco massimo cacciari, furono arrestati dalle squadre speciali dei carabinieri.

il giuramento di perasto. l’anno scorso ero a budua (oggi montegnegro) con roberto mènia, parlamentare triestino finiano.
budua è una deliziosa cittadina veneta della bassa dalmazia, non lontana da càttaro.
io non ne sapevo nulla, e fu mènia a raccontarmi la storia del giuramento di perasto, una cittadina della costa.
il podestà giuseppe viscovich, alcuni mesi dopo la caduta di venezia sotto napoleone e dopo alcuni mesi di autogoverno veneziano della remota terra dalmatica, riunì i cittadini di perasto e seppellì con una cerimonia sotto il pavimento della chiesa un gonfalone di san marco, giurando fedeltà.
mi raccontava mènia: "ti co nu, nu co ti", tu con noi, noi con te, era la formula del giuramento di viscovich.
il giuramento di perasto è ancora oggi un testo tòpico degli indipendentisti veneti.

la patente veneta. infine, lo stravagante tizio che a campodàrsego (padova) che in marzo è stato fermato dai carabinieri perché guidava con una "patente della repubblica veneta". con tanto di timbri dell’onu, patente ottenuta nella sua qualità di presidente dello stato di padova della repubblica veneta.

e qui si fermava la mia esperienza di indipendentismo veneto.

ma sono stato ficcato, non so perché, in una mailing list di un gruppo, indipendenza veneta, e ho già ricevuto tre comunicati stampa.

Indipendenza bavaglios 
questi, sembrano indipendentisti di sinistra. accusano il governo fascista e sono contro le guerre coloniali.
ecco:

venezia, sabato 9 aprile 2011, ore16.30, scalinata chiesa san geremia,
manifestazione – sit-in
contro la guerra coloniale alla libia – contro il fallimento delle politiche migrazioni – per un rapporto politico di reciprocità con i paesi africani e asiatici
tutti imbavagliati dal tricolore italiano, sit-in del governo del popolo veneto.
il governo del popolo veneto invita i patrioti veneti a manifestare con un sit-in a venezia, sulla scalinata della chiesa di san geremia, sabato, 9 aprile, ore 16.30, per denunciare:
– lo stato di permanente e grave censura nei confronti dei veneti, della loro storia, della loro lingua, della loro cultura e della loro politica;
– i silenzi sulla guerra coloniale contro lo stato della libia che viola il diritto internazionale;
– la politica contraddittoria e fallimentare dell’unione europea e dell’italia sulle migrazioni.
contro le derive dell’unione europea e italiana sui fronti economico, militare e migratorio, il governo del popolo veneto convoca per sabato 9 aprile, alle ore 16.30, un sit-in silenzioso a venezia sulla scalinata della chiesa di san geremia.
come in tutti i regimi fascisti anche nel veneto occupato, i patrioti sanno che non possono contare sulla libertà d’informazione e, conseguentemente, sulla partecipazione di grandi masse alle manifestazioni. sarà dunque un risultato positivo riunire qualche decina di patrioti per denunciare le derive internazionali dell’unione europea e dell’italia. i manifestanti saranno bendati con un bavaglio fatto da bandiere italiane per denunciare la censura sistematica operata dai mezzi di comunicazione “romani” che operano nel veneto, a cominciare dal “servizio pubblico” rai.
il governo del popolo veneto non intende sottoscrivere l’aggressione neocoloniale allo stato libico, i regimi autoritari si combattono con le armi della non-collaborazione, dell’isolamento, degli embarghi e non con il veleno delle bombe capaci solo di aggravare tragicamente i problemi dei popoli.
il governo del popolo veneto denuncia altresì l’aggravamento del problema migratorio con le ultime invasioni incontrollate dell’europa, segno dell’incapacità dell’unione europea di amministrare civilmente il problema. l’emigrazione non deve essere repressa ma regolata e basata sul principio di reciprocità. anche il veneto deve poter inserirsi commercialmente, industrialmente e culturalmente in quei territori che, per incapacità dei loro governi, sono fonti di emigrazione. secondo il governo del popolo veneto, africa ed europa devono integrarsi ma senza perdere le rispettive identità.
la manifestazione di sabato 9 aprile griderà ai veneti che il re è nudo! che l’unione europea è un organismo nemico della democrazia e della libertà dei popoli europei.

mi hanno mandato anche la foto del sitin di protesta che si è tenuto sabato a venezia.
Indipendenza silenziati 

 

allora mi sono chiesto chi sono, e una veloce ricerca in rete mi ha permesso di scoprire che c’è un mondo di gruppi e gruppetti.

come questo, che si chiama governo autonomo del popolo veneto.

questo governo autonomo ("istituzione costituita dell'autogoverno competente ai sensi dell'art.2 l.n.340/1971 e l.n.881/1977 e l'atto finale di helsinki") ha anche emanato numerosi decreti.

eccone alcuni:

  • dichiarazion de sovranità dele venetie
  • creasion del dogado
  • norme antiterorismo

co-come? norme antiterrorismo?

vado subito a leggere il decreto antiterrorismo del governo autonomo del popolo veneto:

norme antiterorismo
lexe n.1 del 13 lujio 2005
el governo del popo£o veneto,
– in considerasion de£a gravità dei ati teroristici e de£a ideo£ogia mesa in ato in diverse parti del mondo;
– dato che £e forse taliane no xe bone de protejiere el teritorio nasiona£e veneto e no xe bon de inpedire £e deviasion fisca£i dei imigrai;
emana lexe
1) vegna registrà tuti i foresti inte'l teritorio nasiona£ veneto
2) vegna portai al confin veneto i sprovedui de permeso del governo del popo£o veneto
3) secondo lexe e jurisprudensa vegna condanà a£ carcere i foresti che vien trovai sensa permeso inte'l teritorio pa £a seconda volta
4) xe fato obligo de far scontar £a condana co £avori socia£i de governo indentro sta£e de porsei
5) i resti de eventua£i kamikaxe vegna sepeii unti e proteti come el corpo de s.marco (inte pe£e de porseo)
sto decreto ga va£or de lexe inte'l teritorio nasiona£ veneto con eficacia dal dì dopo £a publicasion da far entro tri jiorni.
£e istitusion taliane xe obligà a rispetar e publicar sto decreto cofà lexi pa £e lexi taliane art.2 n.340/1971 e £a lexe n.881/1977
pa'l governo el prexidente
contro firmà dal prexidente del tribuna£ del popo£o veneto

l’uso del simbolo "£" al posto della lettera "l" e l’abuso della "x" è dovuto al fatto che questo gruppo autonomista si è convinto che non esista un’ortografia veneta, a dispetto di secoli di letteratura, e quindi si è inventato un’ortografia partendo dal dialetto parlato dalle loro parti.
a titolo di curiosità, nella maggior parte dei dialetti veneti il suono della elle, quando è compreso tra due vocali, si indebolisce fino ridursi in una specie di suono "e" ma perfino a scomparire del tutto (per esempio si scrive "polenta" ma si dice "poenta").

ed ecco un altro gruppo, stato veneto.

questi indipendentisti hanno appena tenuto l’assemblea e hanno deciso di introdurre la carta d’identità veneta, come quello squinternato di campodàrsego aveva la patente di guida veneta.

convocasion asenblea pa’l 23 de marso 2011
21 marzo 2011
el presidentde de l’asenblea del popolo veneto – stato delle venetie, andrea lunardon,
gà convocà l’asenblea par mercore 23 de marso 2011 ale ore 21.00 inte la sede de ruban pd – via rossi, 73.
ordine del giorno (continuasion de l’asenblea del 16 de marso pasa’)
– apelo e verifega dei prexenti, amision novi membri, decadenza asenteisti secondo lege
– carta de identità veneta / documento magnetico de riconosimento
– riforma costitusionale secondo i prinçipi veneti
– presidensa del tribunale
– varie e eventuali
ogni punto seguirà la secuensa
– prexentasion del punto, intervento e discusion da parte dei menbri richiedenti
– prexentasion e coresion de’l provedimento da votare
– delibera finale
ricordandoghe a tuti i menbri che la partecipasion ai lavori de l’asenblea xe el dovere fondamentale del ruolo de cui gavi’ aceta’ l’investitura, ve preghemo de esare prexenti e puntuali
andrea lunardon (presidente de l’asenblea)

altro giro, altro premio.
non me n’ero accorto, ma è stata decretata la costituzione di un libero territorio veneto.
in questo caso, di tipo cristiano, visto che la laicità della repubblica veneta cui si ispirano costoro non va più di moda.

veneto serenissimo governo
voce della resistenza popolare marciana
ricostituzione di un libero territorio veneto
il veneto serenissimo governo
decreta il 20 luglio 2008 la ricostituzione di un libero territorio veneto
a fronte delle continue violazioni dei trattati internazionali da parte dell’occupante italiano (armistizio di cormons e pace di vienna del 1866), i quali st
abilivano il diritto del popolo veneto ad esprimersi liberamente sulla ricostituzione di uno stato veneto indipendente, e i continui appelli, mai ascoltati, per l’apertura di un tavolo di trattative quadripartito (francia, austria, italia e veneta serenissima repubblica) sotto l’egida delle nazioni unite per una consultazione referendaria tra il popolo veneto, il quale liberamente decidesse del proprio destino.

dichiarazione di principio
il veneto è la terra in cui si è formata l’identità spirituale, politica e religiosa del popolo veneto; qui ha vissuto una vita indipendente, qui ha creato valori culturali con portata nazionale; qui il sangue del popolo veneto è servito alla difesa della civiltà cristiana.
dopo essere stato illegalmente occupato e disperso nel mondo il popolo veneto non cessò mai di pregare, lottare e sperare per il ritorno al nostro diritto di vivere come essere umani, liberi nella terra dei nostri padri e che sarà dei nostri figli.
spinti da questo attaccamento storico e ancestrale i veneti difenderanno il loro diritto all’autodeterminazione e al libero arbitrio.
costruiremo villaggi e città autogestite, creeremo una comunità in crescita, che controllerà la propria economia e la propria cultura, amante della pace e in grado di difendersi. il popolo veneto lotterà per la propria felicità, portando i vantaggi del progresso tra gli abitanti.
dispone con effetto immediato che il veneto serenissimo governo fino a quando sarà regolarmente ristabilita l’autorità dello stato, secondo quanto previsto dalla veneta costituzione provvisoria, opererà come governo provvisorio della veneta serenissima repubblica.
il veneto serenissimo governo fa appello alle nazioni unite, affinché assistano il popolo veneto nella ricostruzione del proprio stato, e accolgano la veneta serenissima repubblica nella famiglia delle nazioni.
il veneto serenissimo governo tende una mano di pace e buon vicinato a tutti gli stati vicini, e ai loro popoli, e fa loro appello affinché stabiliscano legami di collaborazione e di aiuto reciproco con il popolo veneto.
fa inoltre appello a tutti i veneti della diaspora, affinché si stringano attorno alla loro patria, e sostengano gli sforzi di costruzione della veneta serenissima repubblica.
il veneto serenissimo governo confida nell’aiuto dell’onnipotente, e chiede a san marco e al beato marco d’aviano di guidare le nostre menti e le nostre azioni.

eccetera.

due note a margine.

primo. un recente decreto che ha fatto un po’ di repulisti tra il vecchiume legislativo ha soppresso il regio decreto del 1866 che annetteva il veneto al regno d’italia. il patto con cui l’austria aveva ceduto il veneto alla francia, la quale all’italia, si basava su un referendum, che non ci fu. qui un articolo del corriere della sera, edizione del veneto, uscito in febbraio.

secondo. io sono veneziano.

  • loris |

    Illustre,
    l’autogoverno del popolo veneto, di cui Lei riporta il decreto del “governo autonomo del popolo veneto”, è stato da me proposto fin dal 1998, e fondato nel 1999, in base ad una originale ermeneusi delle leggi vigenti. Ma nel 2006, studiando l’annessione del 1866, ne ho dimostrata la illegalità internazionale, oltre che la invalidità del referendum del 1946, per cui abbiamo dichiarato la sovranità in quell’anno, come Stato Veneto – Stato delle Venetie. Nel 2009 abbiamo subito la tentata manovra sabotatrice da ex-poliziotti e vari personaggi che volevano metterci in mezzo con fatture di evasione, e li abbiamo buttati fuori, ed ora quei personaggi di cui mostra le foto fingono di rappresentare queste Istituzioni. Insomma, l’Autogoverno del Popolo Veneto e lo Stato delle Venetie ( sito http://www.statoveneto.net ) sono la stessa cosa e sono da me legalmente rappresentante. Molti documenti di riprova di quello che dico sono nel mio sito personale http://www.palmerini.net. Loris Palmerini, presidente del Governo veneto.

  • Veneto Serenissimo Governo |

    Per chi volesse sapere di più sul Veneto Serenissimo Governo:
    http://www.serenissimogoverno.org

  • giovanni81 |

    credo ci sia da preoccuparsi..

  • Eforo |

    Alla tua analisi manca la forza leader dell’indipendentismo veneto, http://www.venetostato.com

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