campania infelix. quello che non ti dicono sugli incendi della “terra dei fuochi”.

campania infelix.
disperazione, siamo vittime, proteste, mozzarelle invendute, i bambini s'ammalano, le fabbriche del nord, la diossima, lacrime davanti alle telecamere, stop biocidio, il cognato con la leucemia, lo stato che fa, emozione.
passione disperazione partecipazione ed emotività sono vere. sono sentimenti autentici.

ma mi dicono: "le fabbriche del nord pagano la camorra per bruciare qui i rifiuti nei campi".

ma mi ripetono: "lo hanno detto anche i pentiti della camorra. arrivano dal nord carichi di rifiuti industriali".

ti dirò una cosa che non ti dice nessuno.
non è vero.
i "fuochi", i "roghi" di rifiuti che in questo ultimo paio di anni hanno punteggiato la terra di lavoro sono prodotti in gran parte dalle aziende abusive della zona.

sono le latte vuote di vernice degli imbianchini "signò facimmo senz'a'fattura"; sono i ritagli di poliestere e pvc della fabbricazione delle borsette false di gucci prada louis vuitton; gli scarti della lavorazione delle magliette t-shirt vendute dalle bancarelle sui marciapiedi di forcella e di marcianise; i rifiuti dei panifici clandestini e delle estetiste che lavorano in soggiorno; la spazzatura dei laboratori sepolti nei sottoscala e dei negozi allestiti nella rimessa togliendo i motorini e l'auto; i bidoni e i tubi delle imprese edili fai-da-te che costruiscono le case da condonare in futuro.
e così via.
rifiuti prodotti a nola napoli acerra afragola giugliano villa literno maddaloni caivano parete qualiano.
e così via.

questo formicolare di attività commerciali e produttive clandestine non smaltisce per vie regolari.
non può smaltire con ricevuta e fattura.
non può andare all'inceneritore, alla discarica autorizzata, timbrare, "firmi il registro". non può.

passa il furgone – anch'esso clandestino, come il laboratorio che produce i rifiuti – riempie il cassone con l'immondizia e rovescia in mezzo alla campagna; un fiotto di benzina, due fiammiferi e via.

questo mondo clandestino non vuole inceneritori, cementifici bruciarifiuti, sistri e altri sistemi ufficiali di controllo.
e farà di tutto – scenderà in piazza a protestare contro ogni soluzione pulita – per impedire che una parte della campania esca dal sommerso.
è così comodo essere vittime delle fabbriche del nord.

poi è vero: è vero che anche la camorra si libera in questo modo dei rifiuti dati dalle aziende dell'alta italia.
è vero che la malavita ha sepolto di qua e di là rifiuti industriali per anni, soprattutto negli anni '80 e in parte negli anni '90. per esempio, nei laghetti del litorale domizio e nella zona dei regi lagni.

ma i rifiuti industriali sepolti anni fa dalla camorra di cui parlano i pentiti sono (quasi sempre) un fenomeno diverso dall'attuale "terra dei fuochi" con gli incendi di spazzatura in mezzo ai campi coltivati.

  • jacopo giliberto |

    (ovviamente sappiamo entrambi, gentile alessandro, che non c’è solamente questo fenomeno dei rifiuti abusivi di una campania abusiva. non è tutto nero o tutto bianco. non tutti si lamentano, fra la gente meravigliosa della terra di lavoro. spero che la parte migliore della campania riesca a scrollarsi di dosso gli atteggiamenti dei luoghi comuni e la servitù delle idee).

  • alessandro |

    Concordo. La gran parte del fenomeno è ascrivibile all’abbandono locale. Alla necessità di arrangiarsi, essendo fuori delle norme. Sono presenti in questi martoriati territori interi stabilimenti industriali, apparentemente normali, in cui quasi nessuno è ufficialmente presente, in cui nessuna norma è rispettata (talvolta conosciuta). Ogni volta che si è tentato di monitorare flussi e trasporti locali (non dal nord, quelli interni) la cosa è stata fermata. A nessuno conviene, più facile prendersela con gli altri e chiedere altri soldi. Mi spiace, questa storia non convince. E lo dico da campano.

  • Daniele |

    E’ esattamente così, lo smaltimento delle imprese del nord Italia fa parte del passato. L’analisi attuale della situazione smaltimento illegale in Campania, spiegata in questo articolo, è perfetta.

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