ecatombe. in nepal il massacro sacrificale degli animali. video per cuori forti.

in greco la parola ἑκατόμβη (ecatombe) significa centobovi.
nella grecia antica si chiamava così, centobuoi ovvero ecatombe, la cerimonia del sacrificio collettivo, la mattanza, degli animali per ingraziare le divinità.

accade ancora oggi. non nella grecia antica.
accade oggi, cioè l’altro giorno, 28 novembre, in nepal.
ogni cinque anni in nepal, a circa 150 chilometri a sud da katmandù, non lontano dal confine con l’india, nella provincia di bara, a bariyarpur, a fianco del tempio della dea gandhimai, migliaia di persone portano i loro animali sacrificali – colombi, bufali, porcelli, conigli, capre, galletti, pantegane e così via – i quali vengono accoppati per ingraziare e indurre alla benevolenza la dea della forza e del sangue.
la sanguinosa cerimonia, che definirei miriatombe con un neologismo inventato qui e ora, dura un mese e si è conclusa la scorsa settimana con la strage di decine di migliaia di bestie.

ora, una mia considerazione.
io non so se questa mattanza divina è meglio o peggio della strage di animali che noi facciamo tutti i giorni nei nostri macelli di tutto il mondo, milioni di beste accoppate in modo seriale per l’hamburger con il ketchup, per la fettina di petto di pollo che i bambini viziati snobbano nel piatto che si diceva una volta mangia pensa ai bambini del biafra (clicca qui per leggere un mio articolo scritto in biafra, in cui racconto dei bambini del biafra, quelli veri), per la gustosa chateaubriand.
né so se meglio dei bovi di gandhimai se la passano i milioni di pesci che tutti i giorni soffocano a morte estratti dall’acqua, per diventare insalata di mare, sardine sottolio, filetti impanati del capitano, trancio di tonno.
né ho strumenti per giudicare se il sottile piacere del palato è meglio o peggio del piacere di ingraziarsi la benevolenza di un’immortale.
però le scene di questo video sono abbastanza forti.

le autorità vietano le riprese.
gli attivitsti dell’associazione animalista igualidad animal, ovvero animal equality, hanno mandato un drone a riprendere il piazzale del sacrificio di massa, coperto di carcasse straziate, e hanno rubato anche qualche immagine da terra, tra i fedeli.

è un video per cuori forti