mare. i depuratori rotti. i disinfettanti in acqua. la crociera no triv.

capitolo 1: che cosa inquina il nostro mare

la goletta verde della legambiente ha denunciato che cosa inquina il mare italiano.

le trivelle?
sì, un pochino inquinano anche le trivelle. giuste anche le campagne no triv.

le grandi navi da crociera?
certo, anche le navi da crociera inquinano un po’. comprensibile contestare le grandi navi.

i microgranuli di plastica?
già, anche i microgranuli contribuiscono a sporcare i nostri mari. corretto denunciarne l’inquinamento.

ma la minaccia più grave, pervasiva, contaminante per il nostro bel mare sono le fogne che noi italiani rovesciamo in mare (clicca qui).
soprattutto nel mezzogiorno le acque non vengono nemmeno depurate.

accade per esempio ma non soltanto nella puglia, nella calabria, nella penisola sorrentina così tanto vocate per il turismo culturale e per la pesca.
il mare degli abruzzesi, così attenti a combattere le piattaforme in mare, è impestato dagli scarichi degli abruzzesi.

capitolo 2: in versilia il rimedio è rovesciare in mare quintali disinfettante

in diverse zone della versilia mancano i depuratori, e alcuni corsi d’acqua scaricano in mare chili di batteri fecali.
così, qual è il rimedio individuato da comuni e regione? (clicca qui per leggere il testo dell’intesa sul finanziamento regionale).
costruire i depuratori? curare la fonte del male?
no: curare i sintomi, cioè costruire impianti che, mettendo nell’acqua di fogna un disinfettante (acido peracetico), uccidano i batteri contaminanti (clicca qui).
insomma, è come se si usasse l’antidolorifico per far guarire una frattura.

capitolo 3: la goletta verde va a controllare le trivelle in croazia

a tutela del nostro mare, la goletta verde della legambiente ha lanciato la nuova campagna e va in croazia, montenegro eccetera a perorare la causa contro le perforazioni petrolifere (clicca qui). oggi nei mari italiani ci sono più di cento piattaforme, quasi tutte in adriatico; pochissime quelle sulla costa dalmata dell’adriatico.
ognuno si dà gli obiettivi che ritiene prioritari.