secondo l'indice irex, con il quale l'althesys segue da due anni gli andamenti borsistici delle società che producono rinnovabili, l'energia pulita è uno dei pochi comparti che si sviluppano a dispetto della crisi. il confronto dice che finanziariamente è un segmento più stabile del petrolio e del gas.
conferma alessandro marangoni, fondatore dell'althesys e "inventore" dell'indice irex: “la prossima quotazione di enel green power sarà la più grande degli ultimi tre anni in europa. ma non è il solo dato importante: le rinnovabili italiane in borsa sono le più veloci di tutto il continente”.
che mercato borsistico troverà la società verde dell'enel al momento di quotarsi? in altalena, ma nel complesso un mercato più stabile rispetto a quelli di petrolio e gas, dice il secondo rapporto annuale dell'irex.
“nel periodo che abbiamo preso in esame, che va da luglio 2009 a settembre 2010, l’indice, pur abbastanza oscillante, è rimasto in linea con il mercato nel complesso. il maggiore scostamento si è verificato in occasione dell’impennata repentina d’inizio anno, quando si parlava di possibile bolla per le rinnovabili”.
le peculiarità del mercato italiano emergono anche dal confronto con quelli europei, che hanno mostrato andamenti in alcune fasi diversi.
in particolare “nella prima parte del 2010 l’irex – dice marangoni – è cresciuto molto rapidamente e in controtendenza rispetto all’indice continentale delle rinnovabili, l'erix, che tra gennaio e maggio ha evidenziato un cedimento”.
da una mappatura degli investimenti sul biennio 2008-2009, le società monitorate dall'irex sono state coinvolte in 96 operazioni.
nella costruzione di nuovi impianti sono stati investiti 998 milioni di euro, oltre la metà nel fotovoltaico.
in media gli investimenti delle società seguite dall'indice irex nel solare hanno la potenza di 6 megawatt per operazione, mentre nell’eolico il valore è di 24,5 megawatt.