per i rifiuti di napoli sta per chiudersi la partita scomoda dei militari. è stato deciso di mandare via quelli della "missione stralcio". restano, ma ancora per poco, i militari della cosiddetta "unità operativa" che dispiacciono tanto alla camorra perché fanno la guardia alle discariche che piacciono tanto alla camorra.
il 29 dicembre avevo raccontato su queste pagine la "vita da militari".
nei giorni scorsi è stato deciso come liberarsi da questi ragazzoni giovani ed entusiasti, amati dai napoletani, generosi.
"resteranno operative nella regione campania 250 unità di personale delle forze armate per continuare ad assicurare la tutela della sicurezza dei siti, delle aree e degli impianti di interesse strategico nazionale nonché il supporto operativo, in sinergia con tutte le istituzioni competenti e sotto il comando dei vertici gerarchici militari sul territorio", ha detto l’altro giorno la protezione civile comunicando le decisioni prese nel corso di un incontro alla sede del dipartimento cui avevano partecipato il capo del dipartimento, franco gabrielli, il prefetto di napoli andrea de martino, l’assessore regionale all’ambiente giovanni romano, il presidente della provincia di napoli, luigi cesaro detto giggetto purpetta, e il coordinatore dell’unità operativa e stralcio, il generale mario morelli.
si sta inoltre "perfezionando il passaggio delle competenze amministrative agli uffici regionali ordinariamente preposti alla pianificazione del ciclo integrato dei rifiuti, in vista della data del 31 gennaio prossimo, quando cesseranno le loro attività l'unità operativa e stralcio, come previsto dal decreto legge n. 195 del 2009".
in altre parole scompare la missione stralcio, che oltre a svolgere fisicamente il lavoro di raccolta e nettezza urbana aveva anche il compito di preparare la rendicontazione del commissariamento.
c’è chi ricorda che anni fa a un prefetto fu assegnato il compito di fare i conti. aprì gli scatoloni, sfogliò contratti e fatture, richiuse tutto e la mattina dopo si dimise dall’incarico. gli scatoloni sarebbero stati sepolti in un paio di stanze di un ufficio pubblico di via medina.
(per i cospiròlogi: l’ufficio pubblico di via medina di cui accenno non è la questura).
scatoloni scomodissimi.
chi continuerà il lavoro dei militari? loro, daranno le carte a chi sarà indicato loro.
sono soldati, alto senso dello stato, obbediscono agli ordini.
qualcuno, senza più l’impiccio dei soldati generosi, potrebbe avere la tentazione di chiudere negli scatoloni le carte con i conti dell'emergenza.
ma quanto è costata l’emergenza rifiuti cominciata una ventina d’anni fa?
mi dicono che c’è un vecchio documento, da scartabellare in "atti senato", che un paio di anni fa stimava per la gestione commissariale un dèbito maturato nell’ordine dei due miliardi di euro. ripeto: due miliardi di euro. solamente di dèbito.
non ho voglia di cercare questo documento.
alessandro marangoni, economista di althesys, in uno studio messo a punto in autunno stimava che la crisi dei rifiuti di napoli ci stia costando 1,1 miliardi. "una ventina di euro per italiano, compresi i neonati. è la differenza – aveva detto marangoni – tra sovraccosti dell’emergenza-spazzatura e una gestione dell’immondizia condotta secondo lo standard medio italiano".
molto interessante la relazione sui costi dell’emergenza rifiuti descritta in modo analitico dalla corte dei conti, sezione campania.
in fondo alla pagina puoi scaricare il documento della corte dei conti sui costi dei rifiuti di napoli.
altre note.
"la discarica di chiaiano? durerà fino a giugno se non a settembre", dice all’agenzia "il velino" giovanni perillo, direttore tecnico di sapna, la società dei rifiuti della provincia di napoli che a giorni subentrerà nella gestione diretta della discarica. "dopo l’interdittiva antimafia che ha colpito il gestore dell'impianto, ibi, abbiamo cercato altri operatori disponibili a subentrare nella gestione: solo un operatore ha dato questa disponibilità e dunque abbiamo reputato – non essendosi verificate le condizioni garantite dalla pluralità delle offerte – che fosse il caso di rilevare direttamente la gestione. sapna rileverà il personale in forza all'ibi, una trentina di operatori, che verranno assunti a tempo determinato".
ma quali flussi vanno a chiaiano?
"a oggi a chiaiano vengono portate tra le 600 e le 800 tonnellate al giorno, ma contiamo di diminuire questi conferimenti in vista del revamping che interesserà i due impianti stir in gestione alla provincia di napoli ereditati dalla municipalizzata napoletana asìa. a quel punto chiaiano potrebbe durare anche fino a settembre" dice perillo commentando il subentro di sapna nella gestione della discarica che verrà formalizzato entro al massimo una settimana.
scàrica e gùstati subito il documento della corte dei conti della campania del 28 settembre 2010
(alcune delle cose di cui accenno sono frutto di contatti riservati per i quali vige il segreto professionale sulle fonti giornalistiche come da legge numero 69 del 1963).