nei giorni scorsi roberto de mattei, subcommissario del cnr (il consiglio nazionale delle ricerche, cioè la principale istituzione scientifica italiana), ha affermato che il terremoto del giappone, il maremoto e le altre grandi catastrofi naturali sono volute dalle divinità.
l'augusto studioso ha parlato – non v'ha dubbio – in veste privata.
non certo nel suo ruolo istituzionale di fronte al mondo scientifico internazionale.
l'intervento in cui l'autorevole scienziato ha sostenuto l'ipotesi che l'origine dei grandi sommovimenti sia di origine sovrannaturale è contenuto in un colloquio tenuto da de mattei con la popolare emittente radio maria.
che cosa dice il subcommissario del cnr?
de mattei osserva che “le catastrofi sono i giusti castighi di dio”.
a suo parere, “alla colpa del peccato originale si aggiungono le nostre colpe personali e quelle collettive, e mentre dio premia e castiga nell’eternità, è sulla terra che premia o castiga le nazioni”.
questi sono, in sintesi, gli interessanti pareri del subcommissario della più importante istituzione scientifica italiana.
queste le considerazioni di colui che rappresenta l'italia di fronte al mondo scientifico internazionale.
mi sembrano uno spunto non banale su cui riflettere.
per chi volesse ascoltare il parere dell'eminente storico, ecco l'audio della trasmissione:
ascoltando il riferimento dello studioso al peccato originale, immagino che il nume cui de mattei attribuisce i "giusti castighi" non sia l'enosigeo poseidone che scuote la terra con il suo tridente, e pertanto non sembra riferirsi alla hybris (ὕβρις) dell'uomo che scatena la rabbia delle divinità classiche.
penso piuttosto che lo studioso si riferisca agli studi di liddell e scott sul greco neotestamentario, secondo cui l'orghè (l'ira d'iddio, ὀργὴ (τοῦ) θεοῦ) nel nuovo testamento è relativa alla conseguenza di avere infranto la legge, più che a una reazione emotiva della divinità agli atti umani.
sono interessanti anche altri temi su cui roberto de mattei offre spunto di riflessione.
per esempio in un articolo pubblicato dal quotidiano il foglio, che qui riprendo dal sito web dell'organizzazione tradizionalista fondazione lèpanto, afferma che l'evoluzione biologica della vita è una corbelleria solenne e che piante e animali – asserisce il subcommissario del cnr – sono così come li conosciamo per creazione divina.