ricevo dall'ufficio comunicazione del presidente della provincia di milano, e pubblico:
"ribadisco che la grande milano non può offrire accoglienza agli immigrati che stanno fuggendo dai sommovimenti in atto nel nordafrica", ha affermato oggi il presidente della provincia di milano, onorevole guido podestà, in merito alla situazione creatasi a seguito dello sbarco di 18mila extracomunitari dall’inizio dell’anno a lampedusa.
"troppi stati dell’ue si ostinano, del resto, a considerare i problemi mediterranei esclusivamente di competenza, e di responsabilità, dei paesi che, a causa della propria posizione geografica, rappresentano la porta d’ingresso in europa. confermo, ancora una volta, che non abbiamo le risorse sufficienti per poter fronteggiare, a tempo indeterminato, un’emergenza di queste proporzioni. tutte le regioni d’italia, con la doverosa esclusione dell’abruzzo, hanno già dato il loro parere positivo alla ripartizione voluta dal ministro dell’onterno, onorevole roberto maroni".
"il nostro territorio ha, però, già contribuito in modo importante ad assorbire negli anni i flussi legati all’immigrazione. bisogna essere lungimiranti e pensare anche a come inserire successivamente queste persone. trovare loro, per esempio, un’attività lavorativa. mi sembrano, in questo momento, passaggi difficilissimi da pianificare anche per un territorio come il nostro vocato alla solidarietà. c’è da tenere presente, inoltre, che l’ue continua a fare orecchie da mercante alla richiesta di 100 milioni di euro da tempo sollecitati, e non ancora accordati, al viminale per fronteggiare la crisi".
questo il parere del presidente della provincia di milano, guido podestà, pdl.
c'era un proverbio, saggezza popolare antica, che diceva: milàn con el coeur in man, milano con il cuore in mano.
perché milano dava spazio a tutti, perché milano era generosa, perché milano era ospitale.