continua il dibattito in corso in queste pagine sul tema dei rifiuti di napoli.
oggi òspito il bravissimo anzio negrini, della società di nettezza urbana di mantova, la tea.
la questione dei rifiuti di napoli mi procura un coinvolgimento legato per lo più alla passione che ho per il mio mestiere.
è utile di disporre di impianti di trattamento fisico biologico (a mantova li utilizziamo da 35 anni e ci hanno fatto vivere senza particolari disagi), almeno da qui all'avvento della raccolta domiciliare; adesso a napoli esiste un problema dell'emergenza nell'emergenza, che è rappresentato dalla mancata raccolta.
al riguarda credo sia abbastanza facilmente ipotizzabile una presenza di forze non esattamente limpide, che vivono di emergenze e quindi altro non faranno che alimentarla.
a prescindere da queste ragioni, che possono però risultare dominanti, voglio suggerire una idea almeno per uscire dal guado del problema sanitario, sicuramente propiziato dalla mancata raccolta.
se soltanto si riuscisse a togliere la presenza dei rifiuti ingombranti e raee (rifiuti da apparecchi elettrici ed elettronici) presenti nei cumuli, sono convinto che si potrebbe fare piazza pulita in pochi giorni facendo ricorso a normali presse raccoglitrici, quelle che avvolgono nella plastica le balle di rifiuti solidi urbani sul posto mentre raccolgono da terra.
del tipo di quelle usate in agricoltura.
basta una trattrice agricola gommata da 70-80 chilowatt di potenza e si potrebbe almeno raggiungere l'obiettivo di confinare la spazzatura, sottraendola al contatto con l'atmosfera.
il rifiuto così condizionato, e velocemente raccolto, potrebbe essere più facilmente manipolato e comunque reso innocuo rispetto alle insidie sanitarie che può procurare.
la raccolta delle balle si può realizzare con autocarri dotati di gru retrocabina con pinza di presa, e anche lo stoccaggio sarebbe più facilitato rispetto alla presenza di rifiuto sfuso tal quale.
anzio negrini
per meglio comprendere di cosa sta parlando negrini, ecco alcune foto di rotopresse agricole di un primario produttore italiano, ma esistono decine di produttori in tutta europa
luciano allievi risponde all'idea di negrini:
sono d'accordo: rifiuti ingombranti, rifiuti da apparecchi elettrici ed elettronici (raee), carta e cartone delle attività commerciali sono il 43% dei rifiuti di napoli.
un accordo fra l'assessore esposito, l'asìa e l'associazione dei commercianti per una raccolta differenziata "indipendente" significherebbe togliere il 18% dei rifiuti urbani e, soprattutto, ottenere materiali differenziati di qualità.
ho qualche perplessità sulle balle di rifiuti solidi urbani: il termovalorizzatore di acerra e gli impianti stir non sono attrezzati per accogliere rifiuti pressati e imballati; si dovrebbe stoccare, aprire le balle e poi scaricare in fossa per l'inizio della lavorazione.
luciano allievi
ecco il mio articolo in forma di lettera aperta al sindaco luigi de magistris
qui il contributo dell'imprenditore dei rifiuti luciano allievi.