per il wwf è modesta, "poco ambiziosa", la proposta di riforma della politica comunitaria della pesca annunciata dalla commissione europea.
e così l'associazione ecologista propone una raccolta di firme per una petizione.
ecco il testo:
al presidente e membri del parlamento europeo
ad un ritmo insostenibile, abbiamo sfruttato il mare ed i suoi abitanti.
tutti abbiamo delle responsabilità. non c'e' piu' pesce e le comunità di pescatori stanno lottando per sopravvivere. abbiamo bisogno di una riforma ambiziosa e radicale della politica della pesca europea. vi chiediamo:
• che la pesca venga gestita in maniera coerente, costante e con prospettive di lungo termine, a livello di bacino, per consentire agli stock di ricostituirsi
• che un insieme di regole condivise consentano ai pescatori di prendere ciò che è ragionevole, scientificamente deciso, e soprattutto quando è necessario
• di applicare questi stessi principi a tutte i pescherecci europee ovunque essi operino nel mondo
firma la petizione per porre fine pesca eccessiva
che cosa dicono gli ecologisti?
“cresce la preoccupazione tra la società civile, l’imprenditoria di settore e i consumatori per la gestione fallimentare della pesca in europa degli anni passati. la politica comunitaria della pesca viene riformata ogni dieci anni. è, quindi, questa un occasione unica per affrontare con serietà un processo di riforma che ristabilisca una logica nel come si pesca, che permetta il recupero degli stock e che riporti fiducia e opportunità in un settore economico disastrato”, afferma marco costantini, responsabile del programma mare del wwf italia.
in effetti, la proposta odierna sottolinea la necessità di portare gli stock ittici a livelli di pesca sostenibile in accordo a criteri scientifici specifici, ma manca completamente di chiari e precisi meccanismi e calendari per ottenere quanto auspicato. manca, quindi, il come e il quando otterremo una pesca sostenibile in europa.
il 70% degli stock ittici sono sovrasfruttati.
si pescano più pesci di quanti ne nascono.
specie simbolo come il tonno rosso del mediterraneo o il baccalà dell'atlantico sono stati enormemente sfruttati per decenni.
abbiamo troppe barche per troppi pochi pesci.