da qualche giorno alcuni dei rilevatori più sensibili della rete di controllo rilevano un aumento appena accennato di radioattività dovuto a iodio 131.
dovrebbe venire da una fonte non individuata in europa sud-orientale, il che fa pensare alla zona tra romania, bulgaria e ucraina ma, visto che ogni radionuclide ha una "targa" involontaria che ne identifica la provenienza, si pensa anche che possa essere accaduto un guaio in qualche stabilimento di radiofarmaci in boemia o moravia (europa centrale, repubblica ceca).
tuttavia le quantità così basse, e appena rilevabili, non consentono un'analisi che determini con chiarezza la provenienza della radioattività.
secondo l'agenzia internazionale per l'energia atomica "non ci sono rischi per la salute" (è un aumento rilevato solamente da pochi strumenti fra i più sensibili) e di certo il radioisotopo non arriva dalla centrale nucleare giapponese di fukushima, danneggiata dal maremoto di marzo.
il ministero tedesco dell'ambiente esclude che la fonte dello iodio 131 sia una centrale nucleare, pur confermando che quantità sono state rilevate nell'aria.
la commissione europea dice che i livelli misurati sono "talmente bassi che non pongono rischi per la salute e sotto la soglia che obbliga a commissione a notificarli agli stati membri".
cliccando qui puoi leggere i comunicati ufficiali dell'aiea (l'agenzia atomica) e del ministero austriaco dell'ambiente, comunicati emanati entrambi da vienna.
suggerisco anche di guardare il video che avevo pubblicato il 14 aprile: l'impressionante mappa filmata delle 2.053 bombe atomiche già esplose nel mondo.
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aggiornamento del 18 novembre. scoperta la fonte della radioattività. è un laboratorio di budapest, in ungheria. leggi qui l'articolo.
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