più di tre italiani su quattro (78%) si promuovono nel differenziare domestica dei rifiuti di imballaggio di acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro: "io? io sono bravissimo", dicono.
la percentuale degli italiani soddisfatti si mantiene sopra il 50% anche rispetto all'operato delle amministrazioni comunali locali: più di un italiano su due (56%) valuta infatti sufficiente l'impegno del suo comune (ma un italiano su due, come con il pollo di trilussa*, è critico).
emerge un'altra importante indicazione: il 91% delle persone è favorevole all'idea di rendere omogenei i contenitori per la raccolta differenziata in tutta italia, cioè utilizzare gli stessi colori e contenitori per ogni tipo di rifiuto, convinti che una standardizzazione a livello nazionale possa contribuire a una migliore performance della raccolta stessa.
sono alcuni dei risultati del sondaggio di opinione svolto durante il tour "raccolta 10 più" realizzato dal conai, il consorzio nazionale imballaggi.
sono state raccolte le opinioni di oltre 5mila cittadini che hanno compilato i questionari sulla qualità della raccolta differenziata e del riciclo, distribuiti dal consorzio in 110 città.
il conai è il consorzio privato senza fini di lucro costituito dai produttori e utilizzatori di imballaggi con la finalità di perseguire, in una logica di responsabilità condivisa fra cittadini, pubblica amministrazione, imprese, gli obiettivi di legge di recupero e riciclo dei materiali di imballaggio.
in più di dieci anni, il consorzio conai ha garantito il recupero del 75% dei rifiuti di imballaggio immessi al consumo, di cui il 64,6% sono stati riciclati e la restante parte avviata a recupero energetico.
gli intervistati hanno indirizzato ai comuni alcuni suggerimenti volti a facilitare e migliorare la qualità della raccolta e del riciclo: più informazione, non solo sulla tipologia di materiali che devono essere oggetto di differenziazione ma anche sul processo che subiscono i rifiuti dopo essere stati differenziati di cittadini (la domanda sottesa è: "ma è vero che dopo che noi li abbiamo divisi per renderli riciclabili, poi i rifiuti vengono rimescolati insieme e buttati in dicarica?"); maggiore frequenza nel ritiro dei rifiuti e presenza capillare sul territorio dei punti di conferimento dei rifiuti; riduzione e semplificazione delle tariffe, istituendo un sistema di pagamento che premi quanti differenziano meglio e penalizzi con controlli e multe coloro che non pongono la giusta attenzione verso la raccolta differenziata; una maggiore sensibilizzazione sul tema partendo soprattutto da attività educative nelle scuole primarie.
se l'italia è omogenea per quanto riguarda suggerimenti e miglioramenti applicabili alla raccolta differenziata, emergono alcune differenze tra nord, centro e sud italia quando si parla di giudizio complessivo verso le amministrazioni comunali.
i comuni ricevono un voto più che sufficiente (da 6 a 10) dal 70% dei cittadini residenti nelle regioni settentrionali, e di circa il 50% di quelli residenti nelle regioni del centro sud italia.
in un'ipotetica graduatoria delle regioni virtuose in materia di raccolta e riciclo, il vertice è occupato dalle regioni del nord italia e dalla sardegna, dove i comuni sono promossi da oltre l'80% dei residenti.
da segnalare i risultati registrati in campania dove, nonostante l'emergenza rifiuti di cui è protagonista, il 55% dei cittadini si è espresso in modo positivo sull'operato delle amministrazioni comunali.
"raccolta 10 più – commenta roberto de santis, presidente del conai – ha coinvolto tutti i comuni capoluogo di provincia e di regione durante l'intero mese di ottobre. a questi 110 se ne sono aggiunti altri 170 che hanno aderito spontaneamente alla manifestazione. l'adesione di tanti comuni mostra come l'argomento della raccolta differenziata di qualità sia sentito su tutto il territorio nazionale e decreta il successo dell'iniziativa. è importante sottolineare, infatti, che una raccolta differenziata di qualità rappresenta una condizione necessaria a migliorare i successivi risultati di riciclo".
(*) il "pollo di trilussa" si riferisce alla poesia "statistica" del (geniale) poeta romano carlo alberto salustri, che usava come pseudonimo l'anagramma del suo gognome: trilussa.
ecco il sonetto:
sai ched'è la statistica? è na' cosa
che serve pe fà un conto in generale
de la gente che nasce, che sta male,
che more, che va in carcere e che spósa.
ma pè me la statistica curiosa
è dove c'entra la percentuale,
pè via che, lì, la media è sempre eguale
puro co' la persona bisognosa.
me spiego: da li conti che se fanno
seconno le statistiche d'adesso
risurta che te tocca un pollo all'anno:
e, se nun entra nelle spese tue,
t'entra ne la statistica lo stesso
perch'è c'è un antro che ne magna due.