lustrate vanga e cesoia, segnatevi la data in agenda.
fra meno di un mese bisognerà scavare una buca e piantarvi un albero.
il 21 novembre torna la giornata degli alberi.
la legge n. 10/2013 e il decreto interministeriale di attuazione da essa previsto, firmato dai ministri interessati (ambiente, agricoltura e beni culturali), formano un sistema che dà finalmente forma e contenuto a un disegno forte di tutela e valorizzazione degli alberi monumentali.
i grandi alberi antichi plasmano, in molti territori, il profilo del paesaggio che incrocia l’economia del flussi turistici con un tratto identitario fortemente radicato nelle comunità locali, in quanto affonda solide radici – in senso non soltanto metaforico – nella storia e nella cultura del nostro paese.
agli alberi monumentali è dedicata la giornata nazionale degli alberi 2014, momento di riflessione, discussione, e promozione di una diffusa cultura del verde come snodo cruciale fra salute, ambiente, paesaggio, economia, sviluppo, del paese e dei suoi territori.
c’è un proverbio antico, forse latino o forse dell’africa settentrionale, che dice: chi pianta datteri non coglie datteri. (oppure *non mangia datteri*).
eggià: una volta si pensava che la palma da dattero fosse una pianta a crescita lentissimaa, e che producesse i suoi frutti dolcissimi molti decenni dopo essere stata piantata. (in realtà, la palma fruttifica dopo 7-10 anni).
quindi nel pensare popolare chi pianta datteri sa già, mentre con la vanga prepara la scassa in cui alloggiare la palmetta giovane, ripeto, sa già che non godrà personalmente dei frutti della sua fatica.
ne godranno i suoi discendenti, i suoi eredi.
il piantatore di datteri investe su un futuro che non vedrà mai, investe per altri e non per sé, investe sul dopodomani.
così dovremo fare noi il 21 novembre. piantar-datteri. pensare a chi verrà dopo di noi.
chi ha un quadratino di terreno, oppure un balcone in cui mettere un vaso grande, si armi degli attrezzi opportuni e pianti un alberello.
nei vivai un albicocco, un ciliegio o un susino in vaso costano poche decine di euro. se lo si vuole tenere in casa, bisogna anche comprare un vaso più grande di quello del vivaio, in modo che l’alberello possa espandere le sue radici nella terra e allargare un poco la chioma, e servirà anche un saccone di terra per riempire lo spazio del vaso grande in cui sarà trapiantato l’alberello.
nei miei molti anni di vanga – le mie sono braccia rubate alla frutticoltura – ho piantato molti alberi, ma non darò consigli su come si fa; sul web ci sono molti manuali che spiegano nel dettaglio come piantare un albero.
chi ha figli piccoli, potrebbe fare con loro anche un’esperienza bella ed educativa come fa crescere un albero da un semino.
mostrare ai bambini lo sbocciare di una vita nuova.
come si fa?
si tiene da parte qualche seme estratto da un torsolo di mela, o dal limone strizzato; dopo avere lavato i semi, si mette ogni seme ciascuno in un diverso piccolo contenitore (per esempio vasetti vuoti di iogurt) “interrato” in un batuffolo umido di bambagia di cotone. i vasetti dovranno essere in un luogo mite e riparato (per esempio, sopra al frigorifero).
bisogna avere cura di tenere umido il cotone.
dopo qualche giorno, alcuni semi si apriranno facendo uscire una radichetta e due foglioline.
quando avrà qualche fogliolina, la pianticella potrà essere messa – insieme con il suo batuffolino di cotone – in un vaso con la terra.
il vaso dovrà essere sostituito con uno più grande a mano a mano che la pianta crescerà.
la celebrazione formale della giornata dell’albero sarà il 21 novembre a roma nel palazzetto delle carte geografiche a villa celimontana.
il programma ancora provvisorissimo prevede interventi di gianluca galletti (ministro dell’ambiente), ermete realacci (deputato del pd, presidente della commissione ambiente della camera), andrea marcucci (senatore, presidente della commissione cultura del senato), cesare patrone (capo del corpo forestale dello stato), stefano laporta (direttore generale dell’ispra), estella marino (assessore all’ambiente del comune di roma), paola balducci (componente del consiglio superiore della magistratura), leopoldo freyrie (presidente dell’ordine nazionale degli architetti e accorto cultore del verde), (e nel caso di freyrie il termine *cultore* ha anche un significato non traslato), franco iseppi (presidente del touring club).
ovviamente, la celebrazione della giornata dell’albero non si limita all’evento sul celio. in innumerevoli città e cittadine i sindaci, gli assessori e le aziende di servizi pubblici locali organizzeranno eventi e vangate collettive.