sul sole 24 ore di oggi ho scritto questo articolo (clicca qui per leggere l’articolo completo):
“mentre in Italia parlamentari e comitati del no contestano lo sfruttamento dei giacimenti italiani di metano e petrolio bloccati da anni, la croazia affida all’italiana eni i giacimenti della sponda dalmata dell’adriatico, che finora non sono stati perforati. sono giacimenti a ridosso delle già trivellatissime acque italiane, in alcuni casi anzi di difficile attribuzione fra i due paesi, e spesso si trovano a poche miglia dalla costa italiana come accade nel golfo di trieste oppure nella fascia davanti alle isole tremiti e al gargano, in puglia”. (clicca qui per leggere l’articolo completo).
l’italia ha sempre sfruttato intensamente la sua metà di adriatico con molte decine di piattaforme (i mari italiani sono punteggiati da più di 100 istallazioni petrolifere). la croazia invece non ha mai sfruttato queste riserve, se non in misura marginale.
questa preziosa immagine disponibile su google fa vedere quante piattaforme ci sono in adriatico e dove sono, con la “carta d’identità” di ognuna (clicca qui per vedere la mappa interattiva delle piattaforme in adriatico)
come riferisce da zagabria il giornale jutarni list (clicca qui per leggere l’articolo), “američka tvrtka marathon oil, talijanski eni i hrvatska naftna kompanija ina istraživat će i eksploatirati naftu i plin u jadranu” (l’americana maraton, l’italiana eni e la compagnia petrolifera croata ina cercheranno il petrolio e il gas in adriatico). (clicca qui per leggere l’articolo completo).
come riporta un settimanale web (clicca qui per leggere l’articolo), “secondo fonti governative ben informate, in questi giorni il governo croato formalizzerà la decisione sulle concessioni per le trivellazioni nei 29 blocchi esplorativi, ciascuno dei quali ha una superficie tra i mille e i 1.600 chilometri quadri. otto di questi blocchi si trovano nell’alto adriatico, e gli altri ventuno in quello centrale e…” (clicca qui per leggere l’articolo completo).
torno all’articolo del sole 24 ore di stamattina: probabilmente sotto il fondale di fronte a veneto, emilia-romagna e marche c’è soprattutto metano, mentre più a sud, fino alle aree che fronteggiano la puglia, dovrebbe esserci abbondanza di greggio.
con il petrolio al ribasso è facile che i giacimenti meno appetibili verranno tralasciati.