è un coro di lamentele giovanili.
non c’è lavoro, lo sfruttamento, i lavori sono in nero, il precariato, e così via.
l’expo tramite la manpower ha raccolto 27mila domande di lavoro.
a parte i volontari, sono state selezionate 645 persone per un lavoro stipendiato.
si tratta di lavorare per i 6 mesi dell’expo, da maggio a novembre.
stipendio (contratto regolare con contributi eccetera) sui 1.300-1.500 euro al mese.
orario standard, su tre turni, con turnazioni di copertura anche festiva e notturna.
come il lavoro di camionisti, impiegati, custodi, infermieri, guardie giurate, operai, poliziotti, ferrovieri, tecnici radio e milioni di altre persone in italia.
nel dettaglio, stasera l’expo ha specificato con questo comunicato:
*la società expo 2015 s.p.a., a chiarimento delle notizie apparse in questi ultimi giorni sul tema del lavoro giovanile, precisa che le assunzioni (ormai completate) di giovani con incarichi temporanei sono: 406 apprendisti, con un’età media di 26 anni e con una retribuzione netta mensile pari a circa 1.300 euro; 247 team leader, con un’età media di 36 anni e con una retribuzione netta mensile di circa 1.700 euro; 82 stagisti con un rimborso mensile, come da accordo sindacale, di 500 euro”.
dei 645 selezionati per l’expo, circa 300 (per l’esattezza, il 46%) hanno rinunciato all’incarico.
molti di coloro che hanno rinunciato hanno avuto motivi validissimi. niente da dire.
molti di coloro che hanno rinunciato hanno tremato di fronte alla minaccia di balzare le vacanze estive.
molti di coloro che hanno rinunciato hanno tremato di fronte all’ipotesi di bruciarsi i weekend.
molti di coloro che hanno rinunciato hanno tremato di fronte alla minaccia di lavorare di notte.
così con una seconda selezione ne sono stati scelti altri per ricoprire i posti lasciati vuoti dai primi rinunciatari.
molti del secondo giro di selezione hanno rinunciato all’incarico.
molti di coloro che hanno rinunciato hanno avuto motivi validissimi. niente da dire.
molti di coloro che hanno rinunciato hanno tremato di fronte alla minaccia di balzare le vacanze estive.
molti di coloro che hanno rinunciato hanno tremato di fronte all’ipotesi di bruciarsi i weekend.
molti di coloro che hanno rinunciato hanno tremato di fronte alla minaccia di lavorare di notte.
così con una terza selezione ne sono stati scelti altri per ricoprire i posti lasciati vuoti dai secondi rinunciatari.
alla fine i posti sono stati coperti, ma di tutte le persone selezionate da manpower circa l’80% ha rinunciato.
molti di coloro che hanno rinunciato hanno avuto motivi validissimi. niente da dire.
molti di coloro che hanno rinunciato hanno tremato di fronte alla minaccia di balzare le vacanze estive.
molti di coloro che hanno rinunciato hanno tremato di fronte all’ipotesi di bruciarsi i weekend.
molti di coloro che hanno rinunciato hanno tremato di fronte alla minaccia di lavorare di notte.
similmente, e-work per selezionare 2.500 fra cuochi e camerieri ha dovuto cercare fra più di 20mila persone.
qualcuno ricorderà paolo padoa schioppa, ministro dell’economia durante il secondo governo prodi, il quale nell’ottobre 2007 fu criticato per avere definito “bamboccioni” milioni di giovani italiani.
io invece penso alla fiaba della principessa sul pisello.
nella narrazione dello scrittore danese hans christian andersen (prindsessen paa ærten, 1835), il sonno della principessa era disturbato dalla noia d’un chicco di pisello sotto venti materassi.