la bufala sulla bufala.
cioè è una notizia falsa (bufala) la contaminazione della mozzarella campana (bufala).
quelle sull’inquinamento dei prodotti agricoli della terra dei fuochi erano storie, fanfaluche, sciocchezze, corbellerie, balordaggini.
e le fandonie – anzi calunnie – possono produrre un danno grave.
il cibo prodotto in campania, nella terra dei fuochi, è sanissimo.
ma con la fola, diceria, bestialità, favola, baggianata, leggenda, frottola sul cibo campano “contaminato”, i produttori agricoli hanno perso 100 milioni fra frutta, ortaggi, formaggi. per alcuni prodotti il crollo della domanda è stato del 40%.
e i consumatori hanno perso prodotti gustosi e sani.
lo dicono le analisi dell’istituto zooprofilattico sperimentale del mezzogiorno che ha condotto accorte campagne di analisi negli 88 comuni della terra dei fuochi che le avevano chieste.
sono stati analizzati 4.400 campioni di suolo prelevato a due livelli: in profondità (1,5 metri) e a livello di calpestìo (20 centimetri).
per ogni campione, l’analisi ha tenuto conto di 52 elementi tra inquinanti organici e inorganici, da pcb fino a piombo e cadmio.
per le analisi delle acque sono stati prelevati 659 campioni.
il monitoraggio dell’aria non è ancora terminato.
sono stati analizzati 654 campioni animali, soprattutto lumache e volpi, ottimi “termometri” sulla qualità di vegetali e animali.
sono stati analizzati 2.942 campioni di vegetali, in parte ortofrutta destinata al mercato e in parte erbe spontanee della terra dei fuochi.
ebbene sì.
in 2 casi 2 sono state trovate tracce di diossina nel latte di alcune capre il cui ovile era a ridosso di un incendio selvaggio di rifiuti.
i responsabili degli incendi non si trovano.
e non si trovano nemmeno i responsabili del disastro economico e sociale subito dai produttori campani, e dello spreco enorme di derrate alimentari rigettate: perché i responsabili della nomea pessima della campania siamo anche tu, io e tutti noi.