chiariamoci. ecco le temperature del mondo negli ultimi 10mila anni. da cui si scopre che…

snebbiamoci sul cambiamento climatico e sul riscaldamento dell’atmosfera di cui si parla a parigi alla cop21 sul clima.
ecco le temperature degli ultimi 10mila anni, in cui si vedono gli “optimum climatici” del periodo minoico, dell’antica roma e del basso medioevo, e la micro-glaciazione che sta finendo proprio ora.

le temperature del mondo attraverso le rilevazioni dei ghiacci storici della groenlandia.

le temperature del mondo attraverso le rilevazioni dei ghiacci storici della groenlandia.

attenzione però a non fraintendere.
il discorso è assai più complesso.
ecco come leggere quei dati in un contesto più ampio (clicca qui)

  • Jacopo Giliberto |

    è un po’ diverso, arthemis.
    il problema non è tanto
    l’aumento della temperatura (l’optimum climatico dell’antica roma o del basso medioevo erano più caldi di oggi)
    né la velocità del cambiamento (le grandi eruzioni del passato hanno prodotto variazioni più veloci)

    bensì il fatto che il motivo del cambiamento (l’immissione artificiale di co2 nell’aria) è di tipo permanente, o cmq potrà essere digerito dal pianeta solo con tempi di ère geologiche.

    quindi se prima il clima scaldava o raffreddava per qualche decennio, o secolo o millennio, stavolta la modificazione del clima indotta da noi potrebbe durare milionate d’anni.

  • arthemis |

    credo che il messaggio da far passare al “pubblico” sia: ‘in passato vi sono state fasi più fredde e più calde, il problema è che in questi anni il riscaldamento è il più veloce mai osservato”. Mi sa che il cittadino medio non ha dimestichezza con i grafici, soprattutto se -mi ci metto anche io- in casi come questo bisogna davvero saper leggere il contenuto.

  • domenico collazzo |

    Mi scusi ma non credo che aggiungere altri grafici possa servire allo scopo di chiarire il problema.

    Se proprio vuole utilizzare il grafico presente nel suo post originario deve confrontarlo con il seguente del 2011 di Kobashi et al sempre relativo alle temperature GISP:

    http://1.bp.blogspot.com/-eCzSpicX6Z0/UVS3wzhpOvI/AAAAAAAAAZo/ktv0f9e6kbk/s1600/Kobashietal2011Fig1.jpg

    Da questo grafico si vede come sebbene la temperatura media del decennio 2001-2010 rientri nelle fluttuazioni storiche, nel 2010 è stata misurata una temperatura di -28 °C (addirittura fuori range), maggiore anche di quella relativa al picco del periodo minoico! Quindi stiamo assistendo ad un riscaldamento cosi repentino che ritenere sia casuale è del tutto illogico considerato anche il lasso di tempo su cui sono stati fatti i paragoni.

  • Jacopo Giliberto |

    rispondo ad alvise e domenico con questi grafici:
    https://piccolaeraglaciale.files.wordpress.com/2014/01/easterbrook_fig41.jpg
    https://piccolaeraglaciale.files.wordpress.com/2014/01/grafico-temperatura.gif
    https://versounmondonuovo.files.wordpress.com/2015/06/oceantemp0-800mdepthat59nand30-0w.gif

    non conosco la qualità scientifica di questi grafici, che ho linkato a titolo di esempio, ma una cosa è certa.
    stiamo uscendo dalla “piccola glaciazione” che ha caratterizzato gli ultimi 500 anni e ci avviciniamo alle temperature mitissime del basso medioevo. (non so se le temperature calde del ‘300 siano state raggiunte, ma penso di no).

    il problema non è il riscaldarsi del clima: è già accaduto in periodi storici senza che avvenissero disastri sconvolgenti.
    il problema vero è che stavolta in gioco entra l’effetto dell’anidride carbonica che abbiamo immesso noi nell’aria negli ultimi cent’anni.

  • domenico collazzo |

    Gentile Dott. Giliberto,
    premetto che leggo sempre con interesse il suo blog per i suoi articoli sempre dettagliati e precisi e per le sue posizioni controcorrente con cui mi trovo molto spesso in accordo.

    Tuttavia, in questa occasione, ho sentito la necessità di manifestare il mio disaccordo e disappunto per quest’abbozzo di articolo, il cui titolo trovo del tutto fuorviante. L’invito a “non fraintendere” ed il grafico inserito non mi sembrano sufficienti a sostenere la tesi riportata nel titolo e quindi a fare un’ informazione corretta.

    Facendo riferimento all’articolo del link allegato, il grafico in questione (preso da Easterbrook) risulta come la misurazione (indiretta) della temperatura che si è manifestata su 20 000 anni in un particolare zona dell’ Ice Sheet groenlandese; tuttavia, come giustamente dimostrato nell’articolo, tale serie storica di dati si ferma al 1855(!) ed è completa soltanto se paragonata alle misurazioni di Box et al. del 2009. Infatti a commento dei dati di Easterbrook, vi è scritto:

    “His claim that 9,100 out of the last 10,500 years were warmer than recent peak years is false, based on a misunderstanding or misrepresentation of data.”

    Di conseguenza, utilizzare quel grafico non da nessuna informazione sul problema, poiché non considera il periodo in cui l’impatto dell’ uomo è stato innegabilmente più determinante.

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