clicca qui per leggere l’articolo sul sole 24 ore di oggi che spiega la vicenda.
il lettore ricorderà la vicenda della centrale a carbone di vado ligure, alla quale diversi giornali e tv dedicarono titoloni con numeri da strage.
di sicuro la centrale a carbone tirreno power di vado ligure, nella baia di savona, fino al marzo 2014 inquinava.
e inquinava assai.
probabilmente inquinava nei limiti di legge, così mi pare di avere capito, e non era la principale fonte di inquinamento di savona, ma sicuramente i suoi fumi non erano chanel numero cinque.
e altrettanto di sicuro, la centrale avrà prodotto danni sanitari, come ne producono mille altre attività umane condotte entro i limiti di legge (usare l’auto, accendere il riscaldamento di casa, produrre trafilerie metalliche, condurre un trattamento pesticida su una coltivazione e così via).
la questione trattata da questa mia nota è diversa.
ed è:
1 – la procura di savona ha aperto un’inchiesta contro la centrale.
2 – la procura ha chiesto ad alcuni periti di stimare l’effetto della centrale.
3 – i periti della procura hanno stimato che la centrale ha ucciso circa 450 persone con i suoi fumi.
4 – gli epidemiologi dell’istituto superiore di sanità hanno analizzato la perizia chiesta dalla procura.
5 – secondo gli epidemiologi, la perizia è stata condotta con i piedi.
6 – la procura ha ricevuto il parere con cui gli epidemiologi dell’istituto superiore di sanità facevano polpette della sua perizia.
7 – la procura avrebbe segretato il parere degli epidemiologi dell’istituto superiore di sanità.
8 – questo parere dell’istituto non è stato messo a disposizione dei magistrati giudicanti e della difesa.
9 – la procura – dopo aver ricevuto e (pare) segretato questo parere – ha sequestrato la centrale sulla base della stima dei suoi periti.
10 – la procura ha inquisito decine di persone sulla base della stima dei suoi periti.
ed ecco, appunto, il documento rimasto indisponibile per due anni.
sul sole 24 ore di oggi spiego la vicenda con questo articolo di cui riproduco i primi passi (clicca qui per leggere l’intero articolo):
è farlocca la stima di circa 450 morti attribuiti ai fumi della centrale elettrica tirreno power di vado ligure (savona), stima sulla quale è stata basata l’accusa contro l’azienda elettrica e contro politici, funzionari e dirigenti pubblici.
il fatto che possa essere sbagliato il calcolo su cui si basa l’accusa che da quasi due anni tiene ferma la centrale emerge da un documento dell’istituto superiore di sanità tenuto coperto fino a oggi. si tratta di un parere di eminenti epidemiologi che smontano la perizia d’accusa. per rendere pubblico questo parere è stata necessaria perfino una sentenza del tar.
è solamente del 10 febbraio scorso, una settimana fa, l’atto con cui l’istituto superiore di sanità ha reso accessibile dopo due anni il documento sanitario che smonta la tesi d’accusa. il documento dell’iss che smonta la tesi d’accusa è del gennaio 2014 e due mesi dopo, nel marzo 2014, la magistratura ha spento la centrale elettrica. il sole 24 ore era venuto in possesso del documento dell’iss, nonostante che fosse stato reso inaccessibile, e ne aveva dato conto ai lettori nel novembre 2014.
la centrale di vado ligure quando produceva elettricità emetteva inquinamento. l’accusa si basa sull’ipotesi che, secondo la perizia della…
per saperne di più:
l’articolo “savona. la centrale a carbone è spenta ma l’inquinamento non scende” (clicca qui)
l’articolo “savona. studio sull’inquinamento. una strage di migliaia di cittadini?” (clicca qui)
e l’articolo “porto tolle, vado e taranto, tre perizie fotocopia tra accuse e pregiudizi” (clicca qui).