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maledetta primavera: molti italiani sono stati infastiditi dal tempaccio cominciato in marzo con temporali, gelate, nevicate sui monti perfino nei mesi più miti di aprile e maggio.
eppure c’è chi ha apprezzato con sollievo questo tempo poco gradevole. le aziende elettriche.
i bacini idroelettrici avevano sofferto un 2015 siccitoso e un inverno 2015-2016 con pochissima acqua. dighe a secco. fanghiglia sul fondo.
questa primavera invece è piovosissima.
il maltempo, di settimana in settimana, è tornato a rendere l’acqua alle dighe. le nevicate sulle quote alpine in aprile e maggio hanno cominciato a sciogliersi, e il 15 maggio il grado di riempimento dei laghi lombardi (653,7 milioni di metri cubi di acqua) era già salito del 17,7% rispetto a una settimana prima.
dal 1° gennaio al 31 dicembre 2015 le centrali idroelettriche avevano prodotto appena 44,75 miliardi di chilowattora, il -24,9% rispetto al 2014, mentre al contrario l’intera produzione elettrica italiana dell’anno scorso era cresciuta a 270,7 miliardi di chilowattora, lo 0,6% in più rispetto all’anno precedente.
la siccità del 2015 era continuata a cavallo di capodanno e in gennaio.
per esempio il 4 gennaio di quest’anno gli esperti dell’arpa lombardia annotavano: “il totale della riserva idrica invasata nei grandi laghi risulta inferiore alla media del periodo (-59,5%)”.