regola aurea per i tempi di fine vacanza: mai mai mai appoggiare la valigia sul letto.
oggi scrivo di insetti, di parassiti. e in particolare di cimici.
non le cimici verdi o marroni che entrano dalle finestre e ronzano per casa, quelle puzzolenti quando vengono schiacciate.
bensì le cimici dei letti, animaletti invisibili che stanno impestando le case di moltissimi italiani inconsapevoli.
questa piaga si sta diffondendo in modo impressionante.
non pubblicherò foto, abbastanza ripugnanti: sia sufficiente questo video (anch’esso ripugnante).
spero che questo articolo possa evitare l’infestazione a qualcuno, e di farla scoprire a chi ne è inconsapevolmente già colpito.
mi ha parlato della piaga sempre più diffusa delle cimici dei letti un entomologo, cioè uno scienziato degli insetti.
l’entomologo si chiama franco casini e ha saputo unire l’attività di studio e di ricerca con quella professionale: è un disinfestatore. cioè franco casini per mestiere debella proprio gli stessi animali oggetto della sua passione e del suo studio.
questo scienziato ha messo a punto e ha sperimentato alcune tecniche innovative – anzi rivoluzionarie – di disinfestazione e per questo motivo è chiamato in tutto il mondo per insegnare ai tecnici disinfestatori come ripulire case, ville, alberghi, navi da crociera e così via dalle cimici dei letti.
la cimice dei letti
la cimice dei letti, cimex lectularius, è un insettino quasi invisibile simile a una pulce.
si nasconde nelle cuciture del materasso, nella slabbratura della carta da parati, nella fessura della testiera del letto, nella giuntura delle zampe del letto, dietro la cornice del quadretto alla parete, nella piega del divano del soggiorno e in mille altri luoghi simili.
quando vien notte e sente il ronfare del suo appetitoso pasto, l’animaletto quasi invisibile viene fuori dal suo nascondiglio e punge la persona addormentata per succhiarne il sangue.
nel succhiare, l’insetto s’ingrossa e diventa scuro per il ventre pieno di sangue.
e poi si ritira nel nascondiglio a digerire.
la persona morsicata dalla cimice soffre una bollicina che fa prurito, simile a quella delle zanzare.
in breve la cimice si moltiplica, fa le uova, le uova si schiudono, e da qualche insetto in qualche mese il materasso diventa una festa di cimici. dormirvi, un tormento.
dal letto, poi questi insetti infestano i divani, gli altri letti e il resto della casa.
come riconoscerne la presenza
quando il materasso o il coprimaterasso ha macchioline nere o marroni, soprattutto vicino agli angoli, significa che c’è la presenza del parassita.
le macchioline sono le cacchette di sangue digerito.
nelle infestazioni più serie, questi segni sono presenti in modo assai più diffuso.
non c’entrano l’igiene della casa, la presenza di animali domestici, la ricchezza o la povertà di chi vi abita: questi parassiti sono democraticissimi e non fanno alcuna distinzione fra una casa pulita o una sporca. si annidano e vualà è fatta.
come eliminare le cimici
rimedi temporanei sono il lavaggio di abiti e biancheria ad alta temperatura (oltre i 60 gradi, meglio a 90 gradi) o, per altri oggetti, un lungo soggiorno di diversi giorni nel freezer.
se la lavatrice o il freezer uccidono qualche insetto, tuttavia ciò non elimina eventuali animaletti annidati nella testiera del letto, nelle cuciture del materasso, dietro il quadretto alla parete.
fino a qualche anno fa gli specialisti di disinfestazioni facevano ricorso solamente a inutili insetticidi.
oggi gli specialisti più avanzati fanno ricorso alla temperatura estrema, o caldissima (soffi di vapore) o freddissima (azoto liquido), davvero efficaci per debellare questa piaga.
come ridurre il rischio di portare a casa le cimici
le cimici si possono nascondere ovunque. per esempio nelle cuciture delle poltroncine del treno (le “zecche” di cui alcuni viaggiatori denunciano la presenza in realtà sono cimici):
– uno zainetto contaminato viene posato sul sedile
– la cimice si trasferisce dallo zainetto alla poltroncina del treno
– un passeggero vi si siede
– la cimice si nasconde nella cucitura dei pantaloni
– tornato a casa il viaggiatore posa i pantaloni sul letto
il primo vettore di infestazione: la valigia
le cimici dei letti viaggiano soprattutto nelle cuciture di borse, zainetti e valigie.
i luoghi di maggiore scambio sono le camere d’albergo o di nave da crociera.
l’igiene del luogo, come già detto, non c’entra nulla con l’infestazione: le cimici dei letti sono democraticissime e non badano al numero di stelle dell’albergo o alla classe sociale della casa.
ciò che invece conta è la quantità di scambi di persone che si alternano sullo stesso luogo.
come nel caso descritto sopra con la poltroncina del treno, lo stesso accade con la camera d’albergo.
– il viaggiatore (non contaminato) senza saperlo nasconde nella cucitura della valigetta qualche cimice clandestina
– arrivato in albergo posa la valigetta sul letto (non ancora contaminato)
– zac! le cimici si trasferiscono dalla valigetta al letto d’albergo e lo infestano, moltiplicandosi.
– il viaggiatore successivo posa la valigia sul letto contaminato.
– oplà! le cimici si nascondono nella cucitura della valigia del secondo viaggiatore.
– il secondo viaggiatore torna a casa e infesta il suo letto di casa.
– l’albergo s’accorge dell’infestazione e interviene uccidendo i parassiti. ma ormai gli insetti sono già in viaggio e hanno contaminato altri letti, altre case, altri alberghi.
in sostanza: mai mettere la valigia sul letto
in sostanza, mi ha spiegato l’entomologo franco casini che il primo modo per prevenire le infestazioni da cimici sta nel principio di: mai mai mai posare sul letto la valigia.