la regione marche, regione che protesta contro le plastiche in mare e che al tempo stesso seppellisce in discarica 788mila tonnellate di rifiuti, con una legge ha deciso che non avrà mai impianti per riusare i rifiuti come fonte di energia né farà mai ricorso al css, il combustibile selezionato di qualità ottenuto riutilizzando i rifiuti da usare al posto di combustibili più inquinanti.
poiché la nuova legge marchigiana non vieta l’export di rifiuti da incenerire altrove, i rifiuti delle marche che non riempiranno le discariche locali, che non saranno ricuperati o che non finiranno dispersi andranno negli inceneritori delle altre regioni e saranno respirati dai polmoni di romagnoli, emiliani, toscani e così via.
ma non andrà meglio per i polmoni dei marchigiani: i cementifici della regione potranno continuare a bruciare tonnellate di pet-coke invece del più pulito css.
e la raccolta differenziata, che ha bisogno di riusare i materiali come fonte di energia per poter riequilibrare i flussi, funzionerà ancora a singhiozzo.
se clicchi qui puoi leggere i dati ispra sui rifiuti che le marche ficcano nelle discariche autorizzate. delle 12 discariche autorizzate nelle marche la discarica più grossa è quella di maiolati spontini, ma rilevanti sono anche quelle di fermo, di ascoli e di tavullia.
i fatti. nei giorni scorsi il consiglio regionale ha approvato una legge (non ancora disponibile sul bollettino ufficiale marchigiano) che vieta di usare i rifiuti per ricavarne energia.
agli ambiti territoriali di ciascuna provincia sarà negata la possibilità di riutilizzare i rifiuti come fonte di energia e tutti i piani d’ambito dovranno adeguarsi al divieto.
soddisfattissimo il promotore della legge, sandro bisonni, secondo il quale riutilizzare i rifiuti come fonte di energia è “una pratica inquinante e assurda sotto molteplici punti di vista. a stento riesco a trattenere l’emozione per questo risultato epocale che rappresenta per me, e per molti che mi sono stati vicini. è il traguardo di una vita. ho dedicato gli ultimi 10 anni a combattere la combustione dei rifiuti e oggi finalmente vedo realizzarsi quello che sembrava essere solo un sogno. insieme a tante persone che mi sono state vicine abbiamo vinto tutte le battaglie ed infine, oggi, anche la guerra contro questa pratica inquinante, oltre che assurda sotto molteplici punti di vista. con questa legge le marche voltano pagina e si candidano ad essere la terra delle armonie e della sostenibilità ambientale, dove vivere in modo green permetterà a noi e alle nuove generazioni di guardare al futuro con maggiore speranza e ottimismo”.
speranza e ottimismo provate soprattutto dai gestori delle 12 discariche autorizzate marchigiane.