ingegneri, fisici ed esperti mi scuseranno per l’approssimazione, per gli errori, per il lessico poco tecnico.
ma io sono solamente un giornalista; non un ingegnere, non un fisico, non un esperto.
dunque, già quando si arroventa (non quando fonde: quando è semplicemente rovente) l’acciaio perde le sue prestazioni.
ciò è notissimo da tremila anni, da quando esiste la metallurgia, da quando i maniscalchi arroventano il ferro e con colpi di maglio gli imprimono la forma desiderata.
l’acciaio fonde tra i 1.300 e i 1.500 gradi, secondo il tipo di acciaio.
ma già a 700-1.000 gradi l’acciaio modifica alcune sue prestazioni.
e i mille gradi si sviluppano con una combustione abbastanza normale. mi dicono che la fiammella di un accendino (così mi dicono).
che cosa succede in caso di incendio a una struttura complessa in cui i pesi, i carichi, le tensioni sono calcolate secondo le prestazioni normali dell’acciaio?
che cosa succede a una nave, a un viadotto o a un grattacielo?
sottoposte al calore, le travi spinte dalle pressioni della struttura flettono.
i bulloni e le viti perdono parte della solidità.
se le travi flettono, strappano i bulloni.
e i giunti saltano.
con gli incendi, le travature d’acciaio delle navi si scaldano per tutta la loro lunghezza di molte centinaia di gradi e innescano a distanza altri incendi.
poi dopo alcuni minuti di riscaldamento intenso, e dopo aver distribuito le fiamme in altre parti della nave, le travi arroventate delle navi, sottoposte a spinte intense, si piegano, strappano le giunture e i bulloni, dissaldano le piastre dello scafo e l’acqua irrompe, facendo affondare la nave.
lo stesso succede nei grattacieli d’acciaio.
con gli incendi, i montanti e le travature si scaldano per tutta la loro lunghezza di molte centinaia di gradi e innescano a distanza altri incendi, incendiando tendami e moquette lontani che moltiplicano le fiamme.
poi dopo alcuni minuti di riscaldamento intenso, e dopo aver distribuito le fiamme in altre parti dell’edificio, i montanti e le travi arroventate dei grattacieli in fiamme – che sostengono spinte intense – si piegano, strappano le giunture, i bulloni saltano a file intere e mitragliano i monconi come proiettili nell’aria, e il grattacielo collassa interamente, strappando di piano in piano le saldature e i bulloni.
il collasso della struttura d’acciaio sottoposta a un incendio può accadere già pochi minuti dopo l’incendio.
per questo motivo le strutture d’acciaio vengono coibentate contro gli incendi.
fino a qualche anno fa le strutture d’acciaio erano coibentate con l’amianto. oggi si usano materiali alternativi.
le coibentazioni termiche di navi, ponti e grattacieli non impediscono il collasso delle strutture d’acciaio; servono solamente a ritardarne il cedimento per dare alle persone il tempo necessario a evacuare e chiamare i soccorsi.