l'apocalisse sfiorata.
alle 19,14 di lunedì un asteroide di dimensioni impressionanti sfiora la terra.
la nasa ha ricalcolato meglio i movimenti dei due corpi spaziali e ha concluso che l'impatto è mancato per appena tre ore e mezzo di differenza sull'appuntamento.
altrimenti?
altrimenti, bang.
altrimenti avrebbe potuto ripetersi quanto era accaduto cent'anni fa in siberia, a tunguska, quando la mattina del 30 giugno 1908, alle 7,17 di una mattinata resa luminosa dalle notti bianche del nord, un pianetino del diametro stimato di 50 metri ha distrutto in pochi istanti una fetta immensa della taigà siberiana. il cielo si è illuminato con la luce di mille soli, 2mila chilometri quadri di foresta siberiana sono spariti nelle fiamme e si è alzato un "fungo atomico" altro 80 chilometri. come centinaia di bombe atomiche. a titolo di confronto, uno scheggione (stimato) lungo 5 metri scavò un lago. non si sa quante persone morirono.
c'è una lista nera dei 250mila corpi celesti pronti a sfrittellarsi sulla terra: come l’asteroide apophis che potrebbe arrivarci addosso il 13 aprile 2036.
sull'ipotesi dell'asteroide piallatore ci hanno fatto pure film di stile catastrofico, come deep impact del '98.
i nuovi dati della nasa confermano i cambiamenti dell'orbita del nuovo asteroide che si chiama 2011md e che passera a 12mila chilometri, passando sotto i satelliti artificiali, sopra un punto a metà fra il sudafrica e l'antartico.
l’asteroide, grande come due autobus affiancati, è stato scoperto e avvistato mercoledì 22 giugno dall’osservatorio linear del nuovo messico.
la sua orbita non è omogenea perché il roccione distruttore "sente" la massa della terra e quindi la sua rotta è cambiata rispetto alla prima rilevazione.
http://neo.jpl.nasa.gov/news/news172.html
la luminosità dell’asteroide, misurata dai principali osservatori astronomici, dice che il roccione è tra i 9 e i 30 metri di diametro.
ai cannocchiali del loro osservatorio, gli astronomi dell'australia, della nuova zelanda, dell’asia meridionale e orientale tenteranno di seguire in presa diretta il passaggio fulmineo di 2011md, cercando di riuscire a fotografarlo nella sua corsa rapidissima.
quanti ne passano e quanti ne arrivano a terra?
secondo gli scienziati nasa del jet propulsion laboratory di pasadena (california), in media passa un roccione di questo tipo ogni sei anni. quelli più piccoli, quando entrano nell'atmosfera, si dissolvono in una cascata luminosa spettacolare, lasciando arrivare al suolo qualche sasso.
la sonda dawn si sta avvicinando intanto al pianetino vesta: qui puoi vederla.
non ce ne siamo accorti, ma il 4 febbraio di quest'anno, mentre eravamo distratti dalle nostre meschinissime attività di esseri umani, un roccione spaziale è passato ancora più vicino alla terra, appena 5.471 chilometri, un soffio.
e c'è chi pensa di spedire sopra a questi roccioni squadre di minatori spaziali per sfruttarne le risorse.
(ringrazio il bravissimo giornalista scientifico teramano nicola facciolini)