leggo sul mensile vie dell'est, dedicato a reportage dai paesi dell'est, che:
dal prossimo autunno i russi non dovranno più spostare indietro di un’ora le lancette dell’orologio.
la russia ha infatti abolito l’ora legale dopo trent’anni anni di alternanza con quella solare.
la decisione è stata presa dal presidente dmitry medvedev che giudica “la pratica fonte di stress e di malattie”.
verrà mantenuta ancora la prossima ora estiva, ma, dall’autunno 2011 la popolazione della federazione russa non sposterà più le lancette indietro di un’ora come negli altri paesi europei. restano, invece, in vigore gli undici fusi orari differenti sul territorio russo, che si estende dal confine con la polonia a quello con l’alaska.
(clicca qui per lèggere la notizia originale)
da tempo si dibatte se se è vantaggioso o svantaggioso lo spostamento dell'ora, spostamento introdotto in italia nel 1916 (per risparmiare durante la prima guerra mondiale) e durante la seconda guerra mondiale, e in via definitiva dal '65.
secondo terna, il guadagno economico dell'ora legale è importante. ecco la nota di terna del 29 ottobre scorso:
dopo 7 mesi di ora legale, nella notte di domenica 31 ottobre gli italiani sposteranno le lancette degli orologi indietro di un’ora, alle ore 03.00 infatti tornerà in vigore l'ora solare – saranno le ore 02:00 – che durerà fino al prossimo 27 marzo.
durante il periodo di ora legale, iniziato il 26 marzo 2010, grazie proprio a quell’ora quotidiana di luce in più che ha portato a posticipare l’uso della luce artificiale, l’italia ha risparmiato complessivamente 644,4 milioni di kilowattora (643 milioni di kwh il minor consumo del 2009), un valore pari al consumo medio annuo di elettricità di circa 215.000 famiglie.
nei mesi di aprile e ottobre si è registrato, come di consueto, il maggior risparmio di energia elettrica. ciò è dovuto al fatto che questi due mesi hanno giornate più "corte" in termini di luce naturale, rispetto ai mesi dell’intero periodo. spostando in avanti le lancette di un’ora, quindi, si ritarda l’utilizzo della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. nei mesi estivi come luglio e agosto, invece, poiché le giornate sono già più lunghe rispetto ad aprile, l’effetto "ritardo" nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate, e fa registrare risultati meno evidenti in termini di risparmio di elettricità.
in termini di costi, l’italia ha risparmiato con l’ora legale oltre 85 milioni di euro, considerando che per il cliente finale 1 kilowattora è costato, nel periodo in esame, in media circa 13,4 centesimi di euro al netto delle imposte. nel dettaglio, ad aprile si è avuto un risparmio di 150 milioni di kwh, a maggio di 87 milioni di kwh, a giugno di 35 milioni di kwh, a luglio di 36 milioni di kwh, ad agosto di 38,6 milioni di kwh, a settembre di 85,5 milioni di kwh e ad ottobre di circa 194 milioni di kwh.
nel 2009 il risparmio è stato pari a 93 milioni di euro poiché il costo medio di 1 kilowattora era di 14,5 centesimi di euro.
dal 2004 al 2010 il risparmio complessivo del paese è stato di 4,3 miliardi di kilowattora, pari ad un valore di circa 600 milioni di euro.
non tutti sono così entusiastici.
ha senso il risparmio con tutta la complicazione degli orari (ferroviari, aerei e così via) del cambio dell'ora?
ha senso il risparmio costringendo centinaia di milioni di persone ad adeguare gli orologi?
come riporta wikipedìa, ci sono anche svantaggi:
nei giorni immediatamente successivi al "cambio dell'ora" (ossia al passaggio da ora solare a legale e viceversa), alcune persone lamentano disturbi dovuti all'alterazione del ciclo sonno-veglia. si tratta dello stesso fenomeno che si riscontra nelle persone che viaggiano in aereo tra paesi separati da diversi fusi orari (il cosiddetto jet lag); in questo caso però l'effetto è minore perché il cambiamento di orario è di una sola ora e molte persone non avvertono alcun disturbo.
da un sondaggio condotto dal codacons risulta che gli italiani sono per il 50% a favore e per il 50% contrari all'ora legale.