(ho tratto l’immagine qui sopra dalle operazioni di decontaminazione della base nucleare sovietica di andreeva condotte dalla bers).
c’è rutenio radioattivo nell’aria dell’alta italia.
ma sta scomparendo, si sta riducendo.
e non è una radioattività intensa che possa suscitare preoccupazione. appena quanto basta a essere rilevata dagli strumenti più sensibili.
quindi, niente paura.
la radioattività da rutenio106 era pochissima e se n’è già andata via.
il problema è che in tutt’europa non si sa da quale impianto (centrale nucleare? laboratorio ricerche? base militare?) arrivi questa radioattività.
il fenomeno è stato rilevato già prima dello scorso finesettimana su gran parte dell’europa centrale, dalla norvegia e dalla zona di pietroburgo fino alla pianura padana, dalla boemia fino alla francia.
soprattutto dal 25 settembre al 7 ottobre.
in italia si rileva una diminuzione sulle montagne bergamasche, sul bresciano, su milano.
in italia la nube impalpabile di rutenio106 è stata rilevata nell’aria del veneto, in friuli venezia giulia, in lombardia, sull’emilia, un po’ anche in piemonte.
le rilevazioni condotte in questi giorni dicono che si sta già dissipando.
ogni fonte radioattiva ha una sua firma inconfondibile. ogni singola centrale nucleare, ogni reattore del mondo, produce elementi radioattivi in proporzioni ben definite e diverse da tutti gli altri impianti, e i tecnici sanno riconoscere con esattezza dagli elementi radioattivi la provenienza di qualsiasi scoria, anche quelle clandestine.
ma stavolta, no. un flebile cenno di rutenio sull’europa. qualcuno ha sospettato che la nuvoletta venisse dalla russia, ma la russia dice che no, anche loro hanno rilevato solamente un leggero aumento di radioattività nella zona di pietroburgo ma nulla di più.