ecco che cosa contiene elementi, la rivista del gestore dei servizi energetici.
una rivista prestigiuosa, quasi esoterica, nella quale potrai perfino trovare un articolo scritto da me medesimo, come leggerai più sotto.
ecco il riassunto dei contenuti del nuovo numero di elementi.
focus con guido bortoni, presidente dell'autorità dell'energia
guido bortoni, presidente dell’autorità per l’energia elettrica e il gas, in un’intervista nel nuovo numero di elementi, periodico del gestore dei servizi energetici, visibile sul sito www.gse.it, ritiene che per il settore delle rinnovabili, oltre al quadro normativo e alla giuste incentivazioni, servono anche le procedure autorizzative, la regolazione dell’accesso alle reti e la definizione di modalità di cessione dell’energia prodotta”.
relativamente all’attività dell’autorità da lui guidata, bortoni sostiene che la sfida “è quella di impostare una regolazione più ‘matura’, in una prospettiva europea e di visione di medio-lungo periodo. una regolazione stabile, efficace e capace di evolvere nel tempo con flessibilità, che sappia rispondere ai mutamenti in corso. tutto ciò attraverso una fase tipica di regolazione ex ante, affiancata da una ex post, per monitorare e garantire il rispetto delle regole attraverso le opportune azioni di enforcement. sarà questa la “barra” che intendiamo mantenere, con un forte ancoraggio all’indipendenza, alla crescita, alla dimensione comunitaria e alla consapevolezza del consumatore.
bortoni si è poi soffermato sull’importanza delle smart grid, senza le quali dice, “lo sviluppo della generazione diffusa da rinnovabili rischia di essere un investimento dai limitati benefici”.
a proposito della robin hood tax, bortoni ritiene che la misura “riveste profili di criticità per lo sviluppo delle infrastrutture energetiche, indispensabili per fornire energia a prezzi competitivi a consumatori domestici e imprese”.
per quanto concerne il comparto del gas, bortoni sottolinea che “abbiamo anche proposto di istituire un solo operatore a livello nazionale come interfaccia unica e indipendente per l’accesso e l’erogazione del servizio di trasporto, bilanciamento e misura. ciò permetterebbe di superare le inefficienze e ridurre gli oneri amministrativi legati all’attuale presenza di più operatori. nel mercato retail, il previsto avvio dal 2012 del sistema informativo integrato (sii) consentirà di ottimizzare i flussi informativi e di arginare il fenomeno delle morosità”.
sull’efficienza energetica, il presidente dell’autorità per l’energia elettrica e il gas è del parere che questa “deve avere un ruolo più strategico, attraverso un adeguato sostegno alla ricerca e all’innovazione per sviluppare il già presente know-how e l’industria italiana di settore”.
fulvio conti (enel) e la robin tax
fulvio conti (amministratore delegato dell'enel) attacca sulla robin hood tax, sostenendo che “il provvedimento manca di visione a lungo termine e colpisce un settore, quello dell’energia, che genera ricchezza per milioni di azionisti, occupazione per decine di migliaia di persone, investimenti e innovazione. al tempo stesso lascia immutate le sacche di bassa produttività, che sono i veri problemi del paese. se a questo aggiungiamo il rischio di un quadro normativo instabile, di fatto stiamo scoraggiando gli investimenti”.
quanto ai riflessi che la robin hood tax potrebbe avere sull’enel, conti afferma che “l’incremento dell’aliquota addizionale ires e dell’estensione della stessa alle attività di distribuzione di energia elettrica e gas e alle rinnovabili comporterà un onere per il gruppo enel stimabile in circa 400 milioni di euro all’anno nel triennio 2011-2013 e in circa 200 milioni per i successivi esercizi. senza contare l’impatto prodotto da tale norma sul titolo in borsa”.
per il capo dell'enel, tra le cose da fare nell’imminente, c’è l’allineamento della bolletta energetica italiana a quella dei nostri vicini e concorrenti europei, per questo, “serve un piano di investimenti volto a riequilibrare il mix produttivo e avvicinarlo alla media europea, con una quota maggiore di carbone pulito”.
conti conclude affermando che è intenzione di enel “mantenere una posizione di leadership nei nostri mercati strategici: italia e spagna. noi, continueremo a sviluppare un portafoglio diversificato di impianti rinnovabili, poco dipendente da incentivi, in aree con maggiore disponibilità di risorse naturali, per sfruttare al meglio le tecnologie rinnovabili, e coglieremo le opportunità di sviluppo nei mercati in rapida crescita: america latina, est europa e russia”.
paolo scaroni (eni) e il gas non convenzionale
paolo scaroni, amministratore delegato dell'eni, scommette fortemente sullo shale gas e dice: “il gas è la fonte energetica chiave per i prossimi 20 anni almeno in uno scenario in continua evoluzione. ci auguriamo che grazie allo shale gas l’europa potrà disporre di energia domestica a costi competitivi, che consentirà all’economia della ue di marciare allo stesso ritmo delle altre grandi economie”.
e continua afferrmando che “il gas è un punto di forza del nostro sistema energetico per vari aspetti: è competitivo, permette di contenere le emissioni di gas serra (50% in meno rispetto agli impianti a carbone, principale fonte utilizzata in europa), è ampiamente disponibile e lo sarà ancora per molti anni. inoltre assicura l’alimentazione dei nostri sistemi elettrici, industriali e domestici con una continuità che le fonti rinnovabili non sono ancora in grado di fornire.
scaroni ha poi parlato della sicurezza degli approvvigionamenti del gas in italia e in europa per cui dice “è prioritaria la realizzazione di un sistema integrato di gasdotti all’interno dell’unione. abbiamo avanzato al commissario per l’energia, gunther oettinger, una proposta perché l’ue promuova la creazione di una rete di gasdotti che unisca i paesi del nostro continente. oltre alla diversificazione degli approvvigionamenti, alla diversificazione delle rotte di transito e all’aumento delle capacità dei gasdotti esistenti, quella di una rete integrata del gas è la vera priorità per la sicurezza degli approvvigionamenti. solo così ci assicureremo il gas di cui abbiamo bisogno, quando e dove serve e a prezzi compatibili con la nostra crescita economica”.
infine, l’ad di eni considera il risparmio energetico “la strada maestra per ridurre l’impatto ambientale, prolungare la vita dei combustibili fossili e ridurre la nostra bolletta energetica”.
andrea gemme (anie) e gli incentivi alle rinnovabili
andrea gemme, presidente dell'anie, afferma che è “inutile nascondere che il iv conto energia ci ha dissanguato, ma adesso per il settore l’importante è trovare stabilità, con l’obiettivo di puntare alla grid parity ed emanciparsi così dagli incentivi. per fare questo è fondamentale dare unità alle associazioni rappresentative del compa
rto, non solo del fotovoltaico ma di tutte le rinnovabili. bisogna insomma parlare con una voce unica”.
poi aggiunge che tra le sfide dell’anie ci sono anche l’efficienza, gli accumuli di energia (con un occhio al piano di terna da 130 mw) e le smart grid.
altri contenuti. compresi i pupi siciliani.
completano il numero 24 di elementi:
l’editoriale di emilio cremona, sull’importanza delle biomasse.
un incontro con simone togni presidente di anev, sui temi contingenti riguardanti il settore eolico.
un’intervista a g.b. zorzoli, presidente ises italia sull’energia rinnovabile e sull’importanza delle smart grds.
un faccia a faccia con paolo vigevano, amministratore delegato di au, sul ruolo dell’acquirente unico nell’ambito del mercato elettrico.
un articolo di stefano besseghini, amministratore delegato di rse, sulla ricerca.
uno speciale sulla cogenerazione.
un dialogo con alessandro beulcke, presidente di aris, sull’importanza del festival dell’energia.
un confronto con luca mercalli, presidente della società meteorologica italiana e direttore della rivista nimbus, su energia e ambiente.
un’intervista a mr. kilowatt su energia e comunicazione
la rubrica “elementi normativi”, che riporta più importanti provvedimenti in materia energetica.
“il punto”, spettacolare articolo di commento scritto dal qui presente jacopo giliberto, io me medesimo.
un faccia a faccia con alberto quadrio curzio, professore ed economista, sul mondo del lavoro.
una conversazione sui temi dell’uomo, della società e della cultura con mimmo cuticchio, puparo e “cuntista” di fama mondiale.