Tag: giorno della memoria
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sterminio. il mortificio di treblinka. una storia oscena in bianco-e-nero.
(l’immagine qui sopra mostra lo smarrimento di uno sconfitto ufficiale nazista davanti all’apertura di un lager. il suo mondo osceno di morte gli appare com’è nella realtà, privo di alcun valore). ripubblico un articolo che ho pubblicato nel 2018, che ho ripubblicato nel 2019, e poi anche nel 2020, nel 2021, nel 2022 e oggi…
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sterminio. il mortificio di treblinka. una storia oscena in bianco-e-nero.
(l’immagine qui sopra mostra lo smarrimento di uno sconfitto ufficiale nazista davanti all’apertura di un lager. il suo mondo osceno di morte gli appare com’è nella realtà, privo di alcun valore). ripubblico un articolo che ho pubblicato nel 2018, che ho ripubblicato nel 2019, e poi anche nel 2020. lo copincollo perché non finisce mai,…
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sterminio. il mortificio di treblinka. una storia oscena in bianco-e-nero.
(l’immagine qui sopra mostra lo smarrimento di uno sconfitto ufficiale nazista davanti all’apertura di un lager. il suo mondo osceno di morte gli appare com’è nella realtà, privo di alcun valore). ripubblico un articolo che ho pubblicato nel 2018, e che ho ripubblicato nel 2019. lo copincollo perché non finisce mai, non finirà mai. non…
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sterminio. i pensieri dei tedeschi mentre massacravano gli ebrei. una storia di oggi.
(ripubblico con un copincolla questo articolo di un anno fa, e di due anni fa, e di tre anni fa, e di quattro anni fa, e di cinque anni fa, e di sei anni fa. questo articolo non finisce mai, non deve finire mai. oggi è il 27 gennaio, giorno della memoria). per capire, l’altro…
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sterminio. il mortificio di treblinka. una storia oscena in bianco-e-nero.
(l’immagine qui sopra mostra lo smarrimento di uno sconfitto ufficiale nazista davanti all’apertura di un lager. il suo mondo osceno di morte gli appare com’è nella realtà, privo di alcun valore). non mi piacciono le parole scioà oppure olocausto. non mi piacciono le rievocazioni a date fisse. la lagrima a comando: “ora, piangere!”. sui giornali,…
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sterminio. i pensieri dei tedeschi mentre massacravano gli ebrei. una storia di oggi. l’ovvietà dell’osceno.
(ripubblico con un copincolla questo articolo di un anno fa, e di due anni fa, e di tre anni fa, e di quattro anni fa, e di cinque anni fa. questo articolo non finisce mai, non deve finire mai. oggi è il 27 gennaio, giorno della memoria). non mi piacciono le parole scioà oppure…
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sterminio. i pensieri dei tedeschi mentre massacravano gli ebrei. una storia di oggi. l’ovvietà dell’osceno.
(ripubblico con un copincolla questo articolo di un anno fa, e di due anni fa, e di tre anni fa, e di quattro anni fa. questo articolo non finisce mai, non deve finire mai. oggi è il 27 gennaio, giorno della memoria). non mi piacciono le parole scioà oppure olocausto. non mi piacciono le…
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sterminio. i pensieri dei tedeschi mentre massacravano gli ebrei. una storia di oggi. l’ovvietà dell’osceno.
siamo in polonia, in masovia, alle porte di jòzefòw. un convoglio di autocarri si ferma poco lontano dal paese. una storia di ovvietà dell’orrore. storia di ieri, di oggi, di sempre.
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sterminio. i pensieri dei tedeschi mentre massacravano gli ebrei. una storia di oggi. l’ovvietà dell’osceno.
siamo in polonia, in masovia, alle porte di jòzefòw. un convoglio di autocarri si ferma poco lontano dal paese, ne scendono 500 uomini: soldati tedeschi, battaglione 101, polizia ordinaria dello stato. una storia di ovvietà dell’orrore.