dentro lampedusa/3 andranno a taranto caltanissetta ecc. eroe per sbaglio. gli eritrei.

diario clandestino. posizione 35° 30' e 56" nord, 12° 34' e 23" est.

accade a lampedusa.
un carabiniere finisce in acqua e viene proposto per la medaglia d’oro. i profughi andranno tutti (o quasi) al sud, per motivi di consenso leghista: in allestimento i campi a taranto, trapani, caltanissetta, in abruzzo, a manduria. gli eritrei si ribellano a porto empedocle.

queste corrispondenze (questa è la terza; puoi lèggere la prima corrispondenza cliccando qui, puoi lèggere la seconda corrispondenza cliccando qui) arrivano dall'interno dell'isola nell'isola dell'isola: dall'interno del centro profughi, il quale è dentro all'isola di lampedusa, la quale fa parte della provincia di agrigento, che è regione sicilia.

non sono racconti scritti da un cronista, al quale fanno vedere quello che vogliono, oppure il quale scrive quello che ti vuol far vedere.
sono le testimonianze di una persona, un uomo, un dipendente della repubblica italiana, il quale racconta a te e a me quello che vede. né più né meno.

continuo (insieme con te) questo viaggio attraverso a ciò che non si legge sulle cronache drammatiche di questi giorni.

di roy bitonale
l’operazione di carico avviene in modo quasi invisibile, per esempio questa notte 1.400 fuggitivi sono stati imbarcati in modo ordinato e tranquillo.
un’altra delle tre navi è rimasta al largo di favignana con un motore in avaria.
il catania ha tentato una prima volta di caricare i profughi a cala pisana, che è stretta e non ha la banchina, quindi ha dovuto usare solamente la rampa di poppa.
c’era vento forte, mare nervoso, scogli, e il catania ha dovuto lasciare l’ormeggio e restare al largo un po’.
poi il catania è rientrato a cala pisana e ora sta caricando i profughi.
il san marco, nave militare da sbarco, ha già fatto due viaggi per portare profughi, ma ora da due giorni sta al largo, non operativa.

restano al sud: caltanissetta, trapani, taranto. forse abruzzo
dove vanno?

le cifre che vengono divulgate forse sono da prendere con molta, molta cautela.
ecco le mète "vere": si allestisce una nuova tendopoli a trapani, poi a taranto, a manduria in puglia. sarà allestito un centro di accoglienza a caltanissetta.
un gruppo consistente dovrebbe andare in abruzzo. oppure molise.
tutti nel mezzogiorno.
in alta italia, andrà solamente pochissima gente.
per motivi elettorali.
per motivi di consenso.

ora il corteo in centro: per non tornare in tunisia
si sente che con qualche migliaio di fuggitivi in meno la pressione sull’isola è leggermente calata.

tra i tunisini si è sparsa la voce infondata che saranno rimpatriati in tunisia. sarà l’effetto bossi, föra di ball.
nei fatti, poco fa molti di loro hanno organizzato un corteo spontaneo di protesta lungo via roma, la strada principale della cittadina.
non vogliono tornare in tunisia.
la polizia ha usato qualche fumogeno e il secondo celere, i ragazzi di padova, ha dovuto fare quello che in gergo polizotto è chiamato "somministrare un po’ di ordine e legalità".

il campo da golf di berlusconi
i lampedusani sopportano ma sono di umore davvero pessimo.

non credono alle illusioni suscitate dalla visita (con comizio incluso) di silvio berlusconi.
si sentono vittime della villa che il premier asserisce di avere comprato a lampedusa e della promessa di un campo da golf che non è costruibile in un’isola erosa come un sasso dove l’acqua arriva solamente per nave cisterna.

case depredate, l’alberello estirpato
l’isola è spazzata, devastata dall’orda di disperati.

come cavallette.
qui c’era un alberello stentato: stamattina l’alberello non c’è più, se non qualche branca di radice, ed è stato bruciato per fare uno dei mille fuochi con cui questi si cuociono il cibo.
diverse case di vacanza sono state devastate e svuotate nella ricerca di qualcosa per vivere.
dalle barche da pesca spariscono i teli di plastica, e i teloni ricompaiono come tende improvvisate nelle sassaie dell’isola.
attenzione.
dalle barche o dalle case depredate sono stati rubati anche molti coltelli.
brutti coltelli da pesca e da cucina.
massima allerta.

si ribellano gli eritrei di porto empedocle
non ti hanno raccontato che si sono ribellati gli eritrei di porto empedocle.

erano stati portati prima a linosa e ora sono a porto empedocle. da tre giorni erano in una tensostruttura gofiabile, come i palloni per giocare a tennis d’inverno, ma molto molto più grande.
è una struttura ben attrezzata.
stanotte questi eritrei si sono rivoltati per il trattamento.
volevano essere liberati.
è gente di alta civiltà. tutti (o quasi) parlano perfettamente italiano.

il carabiniere eroe per caso
cinque giorni fa arriva a costa un barcone stracarico, ci saranno state 100 persone.
in banchina c’eravamo noi, qualcuno della guardia costiera e due carabinieri.
il barcone accosta, lancia la cima d’ormeggio.
uno dei due carabinieri afferra la cima per tirare verso riva.
senza preavviso un’onda. una manovra.
il barcone rolla fortemente e dà una bordata.
dal barcone cadono in acqua cinque profughi.
lo strattone alla cima fa volare in acqua anche il carabiniere, il berretto galleggia, lui sputa acqua.
tutto filmato con i telefonini.
una cosa da paperissima.
be’, lo sai?
l’arma ha segnalato il carabiniere catafondato in acqua per candidarlo alla medaglia d’oro al valor civile per l’eroico salvataggio dei profughi finiti in acqua.
"con supremo sprezzo del pericolo si tuffava in acqua per salvare eccetera eccetera".

cliccando qui puoi lèggere la prima corrispondenza da lampedusa
cliccando qui puoi lèggere la seconda corrispondenza da lampedusa