cronache dal fango. qui il po all’altezza di pavia. due acque, due colori.

il ponte della becca è un ponte molto lungo, fatto di traliccio di travi di acciaio.
scavalca con due balzi – op, op – il punto in cui il fiume ticino entra nel po.
prima scavalca un fiume, poi il ponte posa i piedi di una campata sulla spina di sabbia che divide i due fiumi (una lingua di terra che si assottiglia e poi scompare, e le due acque si uniscono) e poi con la seconda serie di campate scavalca il secondo fiume.

ecco dal web una foto aerea del ponte e dei due fiumi in periodo estivo.

il po oggi è largo, disteso tra un argine e l'altro, sembra un mare e la sponda opposta si intuisce appena.
copre di acqua i pioppeti e i pioppi sono come bagnanti, con i tronchi immersi nell'acqua color fango.

Golena allagata

anche nello scurisrsi del tramonto, le due acque hanno colori diversi.
il po è più chiaro e denso, color guscio di nocciola.
il ticino è più cupo e fluido.
anche in penombra si vede la differenza.
per chilometri le due acque non si mescolano, come il cornetto vaniglia-cacao.
po scende a due colori, la sponda appenninica chiara e la sponda alpina scura, e un confine a metà separa le due correnti.
con la macchina percorro l'argine lungo il fiume a due colori finché non mi ferma una panda bianca con il lampeggiante blu, polizia provinciale.

anche il ponte della becca è stato chiuso al traffico, per precauzione.