ambiente. idee a ecomondo. eolico, auto elettrica e tanta nuova economia.

una selezione di alcune delle notizie uscite da ecomondo, il salone dell’ambiente e della sostenibilità che chiude oggi a rimini fiera.
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23 proposte per colorare di verde la ripresa

un percorso in 23 “tappe” per colorare di verde la ripresa economica in italia. sono, infatti, tante le proposte contenute nel documento di policy recommendation inviate al ministro dell’ambiente e al ministro dello sviluppo economico elaborate dai gruppi di lavoro tematici del consiglio nazionale della green economy.
otto i settori strategici all’interno dei quali si sviluppano le 23 proposte: eco-innovazione e start up; capitale naturale; energia e clima; agricoltura e alimentazione; tutela delle acque e dissesto idrogeologico; materiali, rifiuti ed economia circolare; mobilità sostenibile; fondi europei. il documento è stato discusso oggi nella sessione plenaria conclusiva degli stati generali della green economy a ecomondo-key energy-cooperambiente.
tra le proposte inviate al governo un green bonus per supportare le start up, agevolazioni fiscali per le imprese che investono in eco-innovazione; strumenti finanziari innovativi e di mercato da utilizzare per i servizi eco-sistemici, un piano di azione nazionale per l’energia e il clima, il rilancio dell’occupazione giovanile in agricoltura attraverso agevolazioni fiscali e creditizie con accesso al microcredito, un piano di adattamento climatico contro il dissesto idrogeologico, la promozione dell’economia circolare, un indirizzo green nell’utilizzo dei fondi europei e detrazioni fiscali per incentivare la sharing mobility. questa proposta, in particolare, prevede la detrazione fiscale al 19% delle spese sostenute ogni anno dai cittadini per l’utilizzo di sistemi per la sharing mobility (car sharing, bike sharing, car pooling) e l’attribuzione ai cittadini che rottamano un’auto e non ne acquistano un’altra di un bonus annuale di 400 euro (per 5 anni) per l’utilizzo di sistemi di sharing mobility.
nel documento non manca un lungo capitolo dedicato alla fiscalità ecologia e in particolare a una tassa sul carbonio, da introdurre da qui al 2020, applicata inizialmente alle accise di benzina e gasolio e successivamente anche ad altri settori con importi crescenti. la tassa dovrebbe riguardare anche il carbonio relativo ai prodotti di importazione (border tax) con gli stessi livelli di tassazione della carbon tax dei prodotti nazionali. con l’introduzione della carbon tax si dovrebbe alleggerire il prelievo fiscale dalle imprese e dal lavoro. un’operazione quindi che lascia invariato il prelievo fiscale.
“questo documento – ha dichiarato edo ronchi, del consiglio nazionale della green economy – serve a qualificare la ripresa verso la green economy. le misure in esso contenuto sono tutte in chiave di sviluppo sostenibile che vede coniugare economia ed ecologia. servono inoltre a stimolare politiche che aiutino il paese e le imprese a puntare sempre di più sulla green economy”.

sibeg premiata a ecomondo per il “green mobility project”

sibeg, l’imbottigliatore di the coca-cola company in sicilia dal 1960, ha ricevuto il premio sviluppo sostenibile 2015 per il green mobility project: l’azienda, infatti ha sostituito la flotta aziendale con 100 auto green per la forza vendita e ha installato 50 colonnine elettriche che consentono di ricaricare l’auto in 4,5 ore, distribuite in tutta l’isola. l’investimento ha previsto anche il posizionamento di 7 punti di ricarica veloce (che consentono una ricarica completa in 25 minuti).
il premio sviluppo sostenibile 2015, promosso dalla fondazione per lo sviluppo sostenibile ed ecomondo, la fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile, con l’adesione del presidente della repubblica che ha conferito una medaglia all’iniziativa, rappresenta un importante riconoscimento perché valorizza il rilevante contributo ambientale, innovativo e occupazionale realizzato da sibeg con questa iniziativa.
“ricevere questo premio è un motivo di forte orgoglio per noi, da sempre molto attenti a temi come la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale” – afferma luca busi, amministratore delegato di sibeg- “questa operazione, finanziata interamente da noi con un impegno di oltre 2,4 milioni di euro per il primo triennio, ci posiziona come un esempio virtuoso per la mobilità elettrica italiana e ci incoraggia a proseguire in questa direzione”.
il green mobility project, patrocinato da ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e realizzato in collaborazione con citroën italia ed enel energia, ha rivoluzionato la mobilità in sicilia, consentendo di evitare l’immissione in atmosfera di 330 tonnellate di co2, pari alla quantità assorbita in un anno da 24.750 alberi.

le aziende del “green made in italy” sul podio

oltre a blablacar, beond e mercatino, che hanno vinto i primi premi, ecco tutte le altre aziende che hanno ricevuto riconoscimenti al premio della green economy.
“le imprese che hanno puntato sulla qualità ambientale –ha dichiarato il presidente della fondazione per lo sviluppo sostenibile, edo ronchi- continuano a crescere e sono quelle che hanno reagito meglio alla crisi e hanno migliori aspettative economiche e oggi in italia quasi una impresa su 2, il 42% , ha un indirizzo green. il premio, diventato ormai un appuntamento tradizionale., si propone proprio di promuovere e far conoscere le buone pratiche e le tecnologie di successo di queste imprese italiane della green economy”.
le aziende premiate e segnalate si sono distinte per attività e progetti che producano rilevanti benefici ambientali, abbiano un contenuto innovativo, positivi effetti economici e occupazionali e un potenziale di diffusione. ecco le aziende vincitrici del premio sviluppo sostenibile 2015.
mobilità
clear channel italia – noventa, per un sistema di bike sharing, integrato con i mezzi di trasporto.
ecoitalmotor – roma, per lo scooter elettrico g-eco di 150 cc, che percorre con una ricarica 100km everyride – milano, per un’app che mostra su una mappa tutti i veicoli in car, bike, scooter sharing
i.log iniziative logistiche – genova, per un sistema di city logistics basato su “microcasse”
landi renzo – cavriago (re), per il nuovo centro tecnico rs nel campo dell’automotive.
magigas – montale (pistoia), per il d7® : un additivo a base di bioetanolo da biomasse agricole
sibeg – catania, per il progetto “green mobility “per rendere elettrico il parco di auto aziendali
teknit ecomission – genova, per un nuovo scooter elettrico, interamente made in italy
urban bike courier sociale360 cooperativa sociale – como, per” il trasporto urbano di merci e di persone su tricicli elettrici.
start up della green economy
cargopooling – piattaforma che agevola i contatti tra chi trasporta e chi vuole spedire merci
eggplant – polignano a mare (ba), per un sistema di trattamento acque reflue a zero rifiuti
lebsc – bologna, per trattare il cemento amianto con acque di lavaggio di pomodori
next energy – mattarello(tn), per la turbina giralog per produrre energia elettrica
nova somor – rimini, per eliopompa ns1 che pompa l’acqua utilizzando il caldo del sole.
personal factory – simbario (vv), per un piccolo impianto robotizzato, per la produzione di malte.
solergy italia – roma, per cogen cpv produzione combinata di energia elettrica fotovoltaica ad alta concentrazione, con cogenerazione termica
techflue – cazzago san martino (bs), per la generazione di energia elettrica da onde marine.,
venturini franco – farra di soligo (tv), per energaid, pareti e coperture climatizzate con energia prossima a zero.
rifiuti e risorse
ambiente – san vitaliano (na), per”green house” un’ isola ecologica mobile automatizzata..
ambienthesis – segrate (mi), per un impianto mobile per trattare terreni contaminati e inerti
cartonspecialist – settimo milanese, per vaschette e piatti biodegradabili, compostabili e riciclabili.
chep italia – milano, per un nuovo quarto di pallet realizzato con polipropilene riciclato,
ecocentro tecnologie ambientali – gorle, per impianto trattamento rifiuti da spazzamento strade
giunko – bologna, per un’app che dal codice a barre di una confezione dice come differenziarla.
italferro ecofer – roma, per la realizzazione di due impianti per il recupero del car fluff
luigi lavazza novamont – per la capsula compostabile per caffè espresso, realizzata in mater-bi.
solval- rosignano marittima, per il recupero di prodotti sodici residui derivati dalla depurazione dei fumi.

anev, il pagamento trimestrale nuovo attacco all’eolico

l’eolico chiede chiarezza e norme certe. lo ha ribadito a key energy anev, l’associazione nazionale energia dal vento, ricordando che l’italia si presenta alla cop21 di parigi come uno dei pochi paesi al mondo che nel 2015 registrerà una riduzione della produzione da fonti rinnovabili rispetto all’anno precedente. un dato – è stato ricordato – frutto tanto dei ripensamenti del legislatore in materia di incentivazione, quanto di norme in grado di mettere a repentaglio bilanci e flussi di cassa. “oggi le aziende dell’eolico – ha detto il presidente simone togni – vengono messe in difficoltà, oltre che dall’attesa del decreto sulle rinnovabili non fotovoltaiche, che dura da più di un anno, anche dal provvedimento del gse, che fissa al 2016 il passaggio della periodicità dei pagamenti da mensile a trimestrale. e’ un atto che interferisce con le previsioni sui cash flow, strumento finanziario di estrema rilevanza, che in tal modo viene stravolto, costringendo le imprese a modificare le proprie previsioni”.

terna, cresce la generazione distribuita

continua a crescere in italia la generazione distribuita, che strutturerà il futuro energetico delle città con una pluralità di mini-centrali elettriche condominiali o di quartiere a rinnovabili, che tra pochi anni alimenteranno in maniera diffusa utenze diverse, come unità abitativa, autovetture elettriche, piccole utenze commerciali.
l’incremento è pari a 400 mw all’anno: lo ha reso noto questo pomeriggio terna, nel corso di un incontro organizzato a key energy da anev, l’associazione nazionale energia dal vento.
ad oggi sono circa 18 i gw che fanno capo alla generazione distribuita.
chiara vergine, intervenuta per terna, ha precisato che entro fine anno saranno stati installati dai 400 ai 450 mw eolici; la crescita prevista al 2020 è di 400 mw l’anno, che complessivamente diventano 15-25 gw di potenza installata in dieci anni. migliora anche il quadro dei disservizi legato all’inserimento in rete dell’energia prodotta da fonti rinnovabili, che come noto non sono programmabili e possono quindi comportare sbilanciamenti: oggi le congestioni sulle reti ad alta tensione provocate dall’eolico sono diminuite del 25%.

l’illuminazione fa il suo ingresso nella certificazione energetica degli edifici

a un mese dall’entrata in vigore del decreto attuativo sulla certificazione energetica, lo strumento di valutazione delle prestazioni energetiche degli immobili che è legge dal primo ottobre, key energy ha dedicato una discussione sul ruolo dell’illuminazione negli edifici che, in futuro, dovranno a ridurre i loro consumi elettrici quasi a zero. è stato ricordato che l’ape, l’attestazione di prestazione energetica 2015 che ha introdotto nuovi standard validi sia per edifici nuovi sia per quelli ristrutturati, per la prima volta prevede anche l’analisi dei consumi imputabili all’illuminazione di un edificio, che oggi incidono per il 15% del totale. per andrea solzi, direttore di assil, l’associazione dei produttori dell’illuminazione, “con l’emanazione di questi provvedimenti si è compiuto un passo importante verso gli edifici ad energia quasi zero, riconoscendo l’illuminazione artificiale fra i requisiti fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica”.

ricercatori europei al lavoro per l’efficienza energetica del manifatturiero

ridurre i consumi energetici nelle aziende europee: è l’obiettivo dei gruppi di lavoro di eera, il network degli enti di ricerca europei, che a key energy hanno presentato diverse case history legate ai settori energy intensive – come quelli di produzione e lavorazione di metalli, vetro, plastica e carta -, alle industrie agroalimentari e al settore manifatturiero.
angelo frascella, ricercatore di enea, ha illustrato un progetto legato al joint programme on energy efficiency in industrial processes, che riunisce 150 imprese del settore tessile/abbigliamento: “la difficoltà maggiore – ha spiegato – è rendere gli imprenditori e i manager sempre più consapevoli del fatto che intervenire sul processo produttivo significa ridurre i costi e far crescere la competitività”.

elabel! la multietichetta di kyoto club certifica l’eccellenza ambientale

si è tenuto a rimini fiera, durante la 19° edizione di ecomondo, il convegno organizzato dal gruppo di lavoro “multietichetta elabel!” di kyoto club.
durante il convegno è stato presentato il primo rapporto di prodotto della multietichetta elabel! “plastica a base biologica, biodegradabile e compostabile in forma primaria per filmatura”, sulla base del quale kyoto club ha rilasciato le prime due etichetta elabel!.
al convegno hanno partecipato catia bastioli – presidente kyoto club, annalisa corrado – coordinatore del gdl “multietichetta elabel!”, maurizio fieschi – studio fieschi, francesco degli innocenti – direttore ecologia dei prodotti e comunicazione novamont, graziano chini – amministratore delegato cooperativa ipt, vittorio cogliati dezza – presidente legambiente, mario zambrini – amministratore unico ambiente italia, gianni capra – amministratore delegato ecologie digitali, walter bertozzi – sustainability product manager certiquality.
“l’elabel! è un importante strumento per favorire una transizione culturale da un economia lineare ad una circolare, che chiede un coinvolgimento attivo dei cittadini consumatori.” ha dichiarato catia bastioli, presidente di kyoto club. “rendere trasparenti e certificabili le informazioni sulle prestazioni ambientali di sistemi e prodotti permette di superare i rischi di un greenwashing nella comunicazione ambientale.”
la multietichetta elabel! ha l’obiettivo di abilitare il consumatore al confronto tra prodotti o servizi simili che possiedono l’etichetta e di valutarne le performance ambientali in modo autonomo e immediato. questa etichetta, infatti, associa all’intento valutativo (sono etichettati solo i prodotti virtuosi dal punto di vista della performance ambientale: etichetta parlante di tipo i) quello comunicativo (con la descrizione chiara e trasparente dei criteri ambientali caratteristici del prodotto specifico e i relativi valori, secondo una logica di comunicazione ambientale di tipo iii).

plastica riciclata. innovazione, cultura, sistema industriale e ricaduta occupazionale

“plastiche riciclate. plastiche con una storia di vite passate, plastiche che nascono da altre plastiche che diventano una nuova unità valorizzando contenitori dismessi. materia nell’epoca dell’immateriale. aperta alle mutazioni. un motore di nuove possibilità”
così la lectio magistralis di philippe daverio ha introdotto la tavola rotonda “riduzione, riutilizzo, riciclo e recupero: idee ricerche e innovazione per le mille vite della plastica” promossa dal consorzio corepla, tenutasi a ecomondo a rimini.
sono intervenuti: barbara degani sottosegretario ministero dell’ambiente, giorgio quagliuolo presidente corepla e unionplast, roberto de santis presidente conai, stefano ciafani vice presidente legambiente, alessandro de biasio direttore practice strategia the european house ambrosetti e carlo milanoli presidente eurepack. moderatore paolo messa, consigliere rai ed editore di formiche.
“stiamo vivendo una rivoluzione industriale: l’avvento dell’economia circolare può cambiare il nostro stile di vita a vantaggio dello sviluppo sostenibile e della qualità della vita” introduce barbara degani, sottosegretario del ministero dell’ambiente. “la raccolta differenziata, il riciclo ed il recupero sono la formula vincente. in particolare per il settore della plastica che dal punto di vista tecnologico è tra i più avanzati. il governo è fortemente impegnato in questa direzione attraverso atti concreti. abbiamo lavorato molto con la nuova commissione europea per rimettere in moto l’iter della tanto attesa direttiva, abbiamo lavorato molto con il parlamento per concludere al più presto il percorso della prima legge italiana sulla green economy e stiano preparando il green act che segnerà la strategia nazionale verso un’economia nuova, forte e sostenibile. dobbiamo lavorare insieme con i consorzi perché questo sistema, che i numeri ci dicono vincente, si consolidi, si confronti, si migliori“.

barbara degani, sottosegretaria all'ambiente

barbara degani, sottosegretaria all’ambiente


“il riciclo della plastica rientra perfettamente nella logica della circolarità con un nuovo contenuto vitale della materia e una nuova interpretazione della durata. ma non solo. gli ultimi 10 anni di riciclo degli imballaggi in plastica“ ha dichiarato giorgio quagliuolo, presidente corepla “hanno portato al paese benefici ambientali, economici e sociali importanti: 7,1 mln di tonnellate di emissioni di co2 evitate, 3.000 mln di euro di indotto generato, oltre 8.000 addetti occupati nella filiera del riciclo”. prosegue quagliuolo: “l’incremento degli indici di riciclo e il miglioramento della qualità dei materiali selezionati sono gli obiettivi che ci poniamo oggi. raggiungibili con l’ottimizzazione dei processi, la selezione di nuove tipologie di imballaggi in grado di alimentare filiere di riciclo esistenti o innovative e creazione di micro filiere sperimentali. tutto questo alimentato dalla raccolta differenziata domestica che continua a crescere. l’obiettivo di 1 milione di tonnellate è a portata di mano.”
roberto de santis, presidente conai ha aggiunto: “la ricerca e l’innovazione tecnologica saranno determinanti, nei prossimi anni, per il riciclo degli imballaggi in plastica. e’ per questo che conai ha deciso di finanziare progetti di ricerca attraverso accordi con cnr e università, puntando sulla possibilità di ottenere manufatti ad alte prestazioni, partendo da plastiche di diversa natura”.
“la plastica è un materiale a fortissimo contenuto di innovazione, con rilevanti prospettive di utilità futura” prosegue alessandro de biasio, studio ambrosetti “dal punto di vista industriale è un settore di grande importanza (in termini di occupazione, valore aggiunto, contributo alla crescita) sia in europa che in italia con competenze di eccellenza radicate, da difendere e rafforzare. la competizione globale richiede però politiche industriali attive, per creare le condizioni affinché la filiera possa essere ancora più competitiva, in materia di localizzazione del ciclo completo della plastica e di contenimento del costo dell’energia”.
stefano ciafani ha aggiunto: ”l’italia oggi può vantare tante esperienze di innovazione tecnologica e gestionale che anticipano già la strada che l’europa indica con il prossimo pacchetto sull’economia circolare. ora occorre completare la rivoluzione per rottamare ogni tipo di smaltimento dei rifiuti. per quanto riguarda la plastica, valorizzare al massimo il recupero di materia, anche grazie agli acquisti verdi, massimizzarne la riciclabilità, anche grazie alla ricerca, azzerare il loro smaltimento in discarica entro il 2020 per creare nuove occasioni di occupazione facilitando così l’uscita dalla crisi”.
carlo milanoli ha introdotto il tema del riutilizzo: “la grande versatilità della plastica permette la realizzazione di imballaggi che soddisfano tutte le esigenze d’impiego. si possono infatti realizzare imballaggi riutilizzabili, leggeri e resistenti, come ad esempio le cassette in plastica, che permettono fino a 50 cicli di utilizzo al termine dei quali tornano nuova materia prima grazie alla loro riciclabilità. un perfetto esempio di economia circolare”.
chiude i lavori paolo messa, nuovo consigliere rai, con una proposta precisa: “il ruolo dei media è cruciale. non c’è cartone animato americano che non passi messaggi di educazione ambientale ai più giovani. in italia? dovremmo fare di più, molto di più. abbiamo ad esempio una significativa produzione di programmi dedicati alla cucina. perché non inserire, anche in quel contesto, i concetti della raccolta differenziata? i piccoli comportamenti sono alla base dei grandi cambiamenti”.

h2r, enea porta a rimini mhybus, la soluzione per il trasporto pubblico a idrogeno-metano

enea presenta a h2r le sue soluzioni per la mobilità sostenibile, tra cui mhybus, l’autobus che produce minori emissioni di co2 rispetto ad altri mezzi di trasporto pubblico grazie a un motore alimentato a idrogeno (15% in volume) e metano. già in regolare servizio di linea a ravenna, mhybus ha vinto quest’anno il premio “best life environment” della commissione europea.
“oltre al trasporto pubblico – commenta gian piero celata, direttore del dipartimento tecnologie energetiche dell’enea – le nostre attività puntano a rendere più efficienti e sostenibili anche la mobilità individuale e il trasporto merci, con combustibili a ridotto impatto ambientale, prodotti e sistemi per motorizzazioni elettriche e ibride e sistemi per la gestione in linea del traffico, la distribuzione delle merci e l’infomobilità. infatti, migliorare la sostenibilità nel settore dei trasporti è cruciale per raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica e di abbattimento delle emissioni di co2”.
a h2r – mobility for sustainability, il più importante salone italiano dedicato alla mobilità sostenibile, l’enea sarà presente con un stand nei pressi dell’ingresso sud della fiera di rimini (hall sud stand n. 06).
nel dettaglio i prodotti e servizi che l’enea presenta a h2r:
trasporto individuale
hizev. auto sportiva ibrida ad elevate prestazioni, in grado di muoversi in tre modalità: ibrida, solo termico e solo elettrico (30 km di autonomia). il sistema di accumulo progettato da enea è in grado di erogare flussi di corrente elevatissimi (fino a 70 volte la capacità nominale).
microcar a trazione elettrico-ibrida. sono stati realizzati due prototipi: “urb-e”, mezzo a trazione puramente elettrica, e “spazia hpp” in grado di marciare in modalità tradizionale con motore diesel, in modalità “elettrica pura” e in modalità ibrida.
bus 4 v (battery ultracapacitor system for vehicles). sistema di accumulo per microcar elettriche adatto anche per veicoli industriali come muletti e trattori.
howmove. software per ottimizzare gli spostamenti casa-lavoro.
primo (private mobility observatory). software per analisi sistematiche sui comportamenti della mobilità privata.
ecotrip©. software per la stima dei consumi e delle emissioni dei veicoli privati a partire dai dati di viaggio misurati da unità di bordo.
trasporto merci
citylog©. software per la gestione ottimizzata delle piattaforme di distribuzione delle merci in città.
efrud (emissions free refrigerated urban distribution). progetto finanziato dalla commissione europea, prevede di ridurre l’impatto ambientale prodotto dal trasporto refrigerato di prodotti deperibili, attraverso un sistema innovativo per il mantenimento del fresco e l’utilizzo di veicoli ibridi (in modalità elettrica in città e in modalità tradizionale con motore diesel fuori città).
trasporto pubblico locale
smartbus. servizio di bus a chiamata in fase di sperimentazione a l’aquila.
mhybus. in servizio di linea a ravenna, questo autobus a idrometano ha già percorso oltre 40mila chilometri senza dar luogo a nessun inconveniente.
moduli intelligenti da 12v. costituiti da 4 celle connesse in serie, questi innovativi sistemi di accumulo elettrico si ricaricano molto rapidamente e sono particolarmente adatti ad essere installati a bordo di autobus per il trasporto pubblico locale.
elettrificazione del trasporto pubblico nelle città. studio condotto su due linee di autobus a l’aquila per incrementare l’utilizzo di mezzi elettrici nel trasporto pubblico locale.
sistemi di ricarica e di infomobilità
ricarica rapida. la tecnologia di accumulo al litio permette di ricaricare una batteria in 20-30 minuti.
ricarica contactless. sistemi senza contatto che possono essere utilizzati per ricaricare veicoli elettrici con maggiore sicurezza e praticità rispetto ai tradizionali sistemi “presa-spina”.
street©. software per la previsione dell’evoluzione dello stato del traffico a breve termine (15-60 minuti).
simp© (simulatore di mobilità pedonale). software in grado di simulare il comportamento dei flussi pedonali all’interno delle stazioni della metropolitana e di altri ambienti affollati per migliorarne il livello di sicurezza.

da enea tecnologie green per recupero rifiuti urbani e hi-tech

tecnologie green per recuperare metalli preziosi da prodotti hi-tech, per smaltire in sicurezza i pneumatici esausti e i pannelli fotovoltaici, o per produrre compost di qualità dagli scarti delle mense. ma anche fertilizzanti ‘naturali’ per ridurre l’uso della chimica in agricoltura, batteri per bonificare i terreni contaminati o biotecnologie al servizio del patrimonio artistico. sono alcune delle tecnologie e dei prodotti dell’enea in mostra a ecomondo, dove il dipartimento sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali dell’agenzia è presente anche in questa edizione con numerosi esperti per illustrare le attività, i prodotti e i servizi disponibili per promuovere l’economia circolare e ‘green’.
nello stand enea (hall b7d7, stand 055, vicino l’ingresso est della fiera di rimini) sono stati esposti materiali per illustrare le tecnologie per la gestione sostenibile delle risorse e del territorio, il risanamento dei terreni contaminati, i sistemi innovativi per costruzioni ecosostenibili e per l’efficientamento energetico degli edifici, le biotecnologie per la tutela e la valorizzazione del patrimonio artistico.
fra le tecnologie e i modelli per lo sviluppo della green economy, l’enea ha presentato inoltre le tecnologie per l’abbattimento/eliminazione degli inquinanti, la protezione, valorizzazione e gestione del territorio e delle aree marino-costiere, la tutela della salute, la sicurezza e la qualità nel sistema agroalimentare, l’ottimizzazione delle risorse naturali ed il turismo sostenibile, un settore nel quale l’agenzia ha appena vinto il premio smau 2015.
“la green economy sta acquisendo un ruolo sempre più centrale nel nostro paese, dove ormai conta circa 3 milioni di addetti e un fatturato superiore ai 100 miliardi, oltre il 10% del pil – sottolinea roberto morabito, direttore del dipartimento sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali e componente del comitato scientifico di ecomondo – le aziende della green economy hanno dimostrato, in questi ultimi anni, una grande capacità di resistenza alla crisi da un lato e un dinamismo maggiore in investimenti per l’eco-innovazione e l’occupazione di qualità. alla consolidata attività nel settore delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica si affianca sempre più in maniera significativa le attività sull’uso efficiente delle risorse e la valorizzazione degli scarti, sottoprodotti e rifiuti. la transizione da una economia lineare a una economia circolare sta diventando anche nel nostro paese una realtà così come la transizione verso una società a basso tenore di carbonio.”

in crescita del 15% nei primi nove mesi del 2015 il riciclo di capsule di caffè

continua il trend positivo di raccolta, recupero e riciclo delle capsule di caffè nespresso in alluminio in italia, in aumento rispetto allo scorso anno del 15% nei primi nove mesi del 2015. i recenti dati sono stati presentati nel corso del convegno “verso una catena alimentare a zero rifiuti: tecnologie abilitanti – ket – per la sostenibilità dell’industria alimentare e la gestione dei rifiuti in una prospettiva di economia circolare” tenutosi ad ecomondo.
il progetto, attivo in italia dal 2011 grazie ad un accordo siglato fra nespresso, cial – consorzio nazionale riciclo alluminio, federambiente e il cic (consorzio italiano compostatori) rinnovato lo scorso anno, è attualmente attivo in 27 città in tutta italia e si inserisce all’interno del programma di sostenibilità nespresso the positive cup, che fissa obiettivi ambiziosi in termini di approvvigionamento del caffè e di benessere sociale, utilizzo e recupero dell’alluminio e resistenza al cambiamento climatico.
nei primi nove mesi del 2015, in italia, sono state 306 (+15% rispetto allo stesso periodo del 2014) le tonnellate di capsule usate conferite dai cittadini presso gli appositi punti di raccolta allestiti in ognuna delle boutique nespresso e avviate a riciclo con la collaborazione e il supporto di cial, il consorzio nazionale per la raccolta e il riciclo degli imballaggi in alluminio.
fabio degli esposti – direttore generale di nespresso italia, sottolinea: “questo progetto rappresenta un modello di cooperazione unico in italia, che consente di limitare l’impatto ambientale del consumo di caffè in capsule e favorire il riciclo di alluminio nel nostro paese. l’attività si inserisce nella strategia di impegno a lungo termine di nespresso, che attraverso il programma the positive cup fissa obiettivi ambiziosi dal qui al 2020. l’obiettivo è rendere sostenibile l’intera catena del valore del caffè nespresso, dalla coltivazione della materia prima fino alla gestione del prodotto dopo il consumo, in una prospettiva di economia circolare.”

la carta per il rinnovamento eolico sostenibile

e2i, enel green power, erg renew, falck renewables, ivpc insieme a legambiente e anci hanno firmato a rimini la “carta per il rinnovamento eolico sostenibile”. obiettivo del documento è identificare regole operative, criteri applicativi, standard, procedure e best practice che permettano di garantire efficacia e trasparenza nei progetti di rinnovamento del parco eolico esistente in italia per costruire un percorso di sostenibilità qualificante.
in italia circa 2.000 mw di capacità eolica installata hanno superato i dieci anni di vita e avranno bisogno di essere rinnovati. si tratta di strutture posizionate solitamente in aree a particolare vocazione eolica, nei cosiddetti “comuni ventosi” definititi da rse (ricerca sistema energetico), ma con impianti che non sono più efficienti dal punto di vista tecnologico, né sempre efficaci dal punto di vista produttivo. i maggiori operatori del settore insieme a legambiente e all’anci ritengono che un paese come l’italia, impegnato in una prospettiva europea di lotta ai cambiamenti climatici, abbia tutto l’interesse a garantire che in queste aree si continui a produrre energia da fonti rinnovabili. per i firmatari della ‘carta’ il rinnovamento degli impianti ne migliorerà l’integrazione ambientale e paesaggistica, consentendo una maggiore fruizione e valorizzazione di quei territori e comuni “ventosi” che sono spesso ad alta vocazione turistico culturale oltre che agricola.
attraverso il rinnovamento e l’utilizzo di tecnologie moderne è, infatti, oggi possibile ridurre il numero degli aerogeneratori e, senza ridurre la potenza installata, produrre più energia “verde”.
la carta è articolata su quattro principi cardine: la tutela e valorizzazione delle risorse naturali in siti già operativi; l’utilizzo ottimale del territorio massimizzando l’uso delle opere infrastrutturali esistenti; il contenimento e la mitigazione degli impatti ambientali in tutte le fasi del processo; la continuità e la trasparenza nel rapporto con il territorio, le istituzioni e le comunità locali.
la carta per il rinnovamento eolico sostenibile vuole essere un percorso evolutivo, ponendosi come un documento aperto a tutti gli operatori che ritengano di volersi impegnare e partecipare, con proposte e suggerimenti concreti, per rendere queste iniziative non solo progetti industriali concretamente percorribili, ma esempi di crescita sostenibile.