sono social, business e smart le parole inglesi più usate quest'anno dai businessmen italiani. i followers sono wellness, fashion, benchmarking, digital, brand, network e switch.
emerge dalla seconda edizione dell'annual report che la società di traduzioni agostini associati ha condotto sulla diffusione di parole inglesi nella lingua italiana.
l'anno scorso il ricorso a parole straniere nella lingua italiana era in crescita del 96,6% e le tre parole leader erano look, business, fashion.
la rilevazione di quest'anno è stata condotta su un plafond di documenti tradotti tra il luglio 2009 e il luglio 2010 rispetto all’anno precedente dall’italiano verso altre lingue, per un volume totale di 54 milioni di parole.
i tipi di documenti che contengono queste parole sono di origine business, visto che agostini traduce per il 70% delle companies contenute nell’indice ftse mib e lavora con più di 600 enterprises nazionali e internazionali, tra cui molte aziende italiane forti nell'export.
“quest’anno si rileva che il peso dei termini inglesi importati – osserva alessandro agostini – segue le evoluzioni tecnologiche: anche nella traduzione di documentazioni aziendali si nota la crescente importanza di parole legate ai nuovi strumenti digitali quali telefoni evoluti (o smartphone) e tecnologie di condivisione digitali (social media)”.
spesso alcuni termini inglesi importati per l'information and communication technology sono ripresi e enfatizzati dall'advertising. un esempio fra tutti è il termine “smart”, importato inizialmente per il cellulare ma oggi sfruttato in modo massiccio anche negli spot di settori completamenti diversi.
un remind: l'anno prossimo ci saranno le celebrazioni per i 150 anni dell'unità d'italia. ripeto la parola per chi non la ricordasse: italia.