vita a gas.
è una vita dura, per chi ha l'auto a metano o a gpl.
grandi vantaggi in termini di risparmio, grandi virtù ambientali, qualche piccola soddisfazione (le auto a gas possono entrare nei centri storici a traffico limitato, quando si ricordano di autorizzarle gli assessori meno smemorati. tra poche righe parlerà un assessore).
ma anche prezzi stravaganti, distributori rarefatti, vincoli fuorilegge.
per esempio, è frequente il divieto di ingresso alle auto a gpl, come in molte rimesse delle navi traghetto o nei garage multipiano, anche se da anni le norme danno il via libera alle auto a gpl.
l'altro giorno sul sole 24 ore ho scritto un articolo sul mercato delle automobili alimentate a gas. mercato vivacissimo nei mesi dell'incentivo (cioè fino alla primavera 2010, con circa un terzo delle auto vendute) e frenato appena il sussidio è finito.
mi risponde roberto crippa, assessore alla viabilità e ai trasporti del comune di ceriano laghetto, in provincia di monza brianza.
crippa racconta la vita da possessore di auto a gas.
scrivo in qualità di utente di auto a metano da 10 anni.
risiedo nella zona a nord di milano e negli ultimi due anni sto assistendo a una, secondo me, sistemtica riduzione dei punti di distribuzione di metano per autotrazione, oltreché a un servizio agli utenti sempre peggiore.
alcuni distributori hanno addirittura chiuso, nonostante la richiesta di metano per autotrazione sia molto alta nell'hinterland a nord di milano dopo le migliaia di vetture vendute.
questo ci porta a sopportare code che arrivano a superare l'ora di attesa per un rifornimento di metano.
inoltre il costo al chili arriva ad essere di 50 centesimi superiore rispetto i prezzi praticati in regioni come emilia romagna, marche, toscana, umbria.
sembra che, finiti gli incentivi statali e i contributi alla rottamazione, si tenti di allontanare i consumatori dall'acquisto di vetture a metano, che a mio parere sono un mix semplice e perfetto di risparmio e rispetto per l'ambiente.
questa la lettera dell'assessore a metano.
devo osservare che crippa ha ragione.
penso per esempio alla vicenda infinita del distributore di metano che a capolago (varese) ha atteso un tempo infinito prima di poter essere aperto, e mi pare che non sia ancora stato aperto.
lo racconta l'ottimo quotidiano web varesenews in questo articolo dell'autunno scorso, di cui mi permetto di citare un passo.
se abitate a varese, proprio non ci sono. o quasi. perché per la verità uno ci sarebbe anche, sulla sp1 del lungolago, tra la schiranna e la rotonda dei ciclisti padani, solo che non funziona. è aperto dal 16 aprile di quest’anno e dev’essere sembrato un miraggio ai tanti automobilisti che si sono dotati di una macchina a metano.
purtroppo tale è rimasto, almeno fino ad oggi: il distributore è aperto, l’allacciamento al metano è stato fatto, i macchinari sono pronti… manca solo la rete elettrica. da 5 mesi.
e anche questo articolo ancora di varesenews:
che nel nord della provincia, dal capoluogo in su, non esistono distributori di questo tipo (vedi mappa, segnalateci quelli che eventualmente non sono indicati). chi ha comprato un'auto con alimentazione “ecologica” con gli ecoincentivi che hanno caratterizzato il 2009, si vede costretto a percorrere anche 20 o 30 chilometri per fare il pieno. nella zona di varese, il più vicino gpl è in autostrada a castronno, mentre il metano è a cassano magnago.
“alle compagnie petrolifere non conviene aprire distributori di questo tipo, il parco macchine presente non soddisfa quello che potrebbe essere l’investimento - spiega fabio longo, segretario varesino della federazione autonoma italiana benzinai (faib) -. non c'è mai stata una politica di organizzazione per questo tipo di alimentazione".