nucleare. tre spot atomici: quello vero, le parodie. compresa greenpeace.

l'energia nucleare, quando quando è usata per fini pacifici, non è mai pacifica. suscita emozioni forti da quando, nel '45, il mondo entrò nell'èra atomica.

in questi giorni siamo stati tritati da questo spot del forum nucleare italiano.
àlgido, un po' supponentino, anaffettivo, lo short ha scatenato i polpastrelli sulle tastiere di decine di blogger, che l'hanno contestato. pubblicità ingannevole, dicono.
eppure l'obiettivo del forum nucleare è soprattutto aprire il dibattito. obiettivo che è stato raggiunto alla perfezione.
questa pagina lo conferma.

 

qualcuno, come al solito, ne ha preso spunto per le parodie.
qui, la drammatica versione di paolo palmacci (neupaul palen) che colloca il testo sobèrrimo dello spot ufficiale su una terrificante partita a scacchi con la morte tratta dal film "il settimo sigillo" di ingmar bergman.

 

e questa, la versione di greenpeace. anch'essa fa ricorso al sarcasmo.

 

lo short di greenpeace fa il verso – ribaltandoli – ai codici comunicativi delle grandi compagnie energetiche, caratterizzati da atmosfere sognanti, immagini epiche e toni di voce rassicuranti che, com’è ovvio, servono a celare le pesanti conseguenze spesso nascoste dietro le loro attività.
"non possiamo certo competere con gli investimenti pubblicitari di forum nucleare & co e, quindi, per contrastare il bombardamento mediatico nucleare – afferma giuseppe onufrio, direttore esecutivo di greenpeace italia – punteremo moltissimo sulla partecipazione attiva delle migliaia di persone che ci seguono on-line. vogliamo ringraziare l’agenzia che ha realizzato gratuitamente questa campagna e di cui non possiamo fare il nome. il motivo? aver realizzato un video per greenpeace e contro il nucleare potrebbe creare problemi con *certi* clienti".

 

 

 

 

per concludere, due fotografie.

riprendo lo spunto di palmacci e affianco le due immagini, lo short del forum e bergman.

E_tu_che_posizione_hai 

Il_settimo_sigillo 

 

  • FM |

    Certo che non è possibile trattare tutti i temi relativi all’utilizzo pacifico dell’energia nucleare in 30 secondi, ma d’altronde i giornali e la televisione hanno dato decisamente molto più spazio a Greenpeace e ad altre associazioni antinucleari (come la sempre citata CRIIRAD) piuttosto che a ingegneri nucleari e rappresentanti di EDF e Areva. A mio avviso in questo paese c’è la paura di un dibattito.

  • R.Z. |

    Lo spot istituzionale e’, sotto una apparenza di equilibrio, abbastanza mistificatorio, soprattutto quando parla di sicurezza nel trattamento delle scorie e quando tace di energie alternative (come le rinnovabili).
    L’obiettivo non mi sembra tanto quello di aprire il dibattito, ma piuttosto quello di orientare i meno informati. Non si capisce altrimenti per quale motivo chi lo ha commissionato avrebbe speso le cifre per la campagna.

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