(ho tratto questa immagine dal film amarcord, di federico fellini, 1973).
e dopo tre settimane di polveri fini oltre il limite, il comune di milano interviene bloccando le automobili non catalizzate.
le automobili non catalizzate sono ormai pochissime.
il problema delle polveri fini da traffico (esclusi cioè i fumi delle caldaie a gasolio) viene soprattutto dai furgoni vecchi (ancora troppi), dai mezzi da cantiere (a milano ci sono molti grandi cantieri aperti, come alla fiera vecchia e nella zona garibaldi-repubblica), dai grandi autobus turistici.
in misura minore, dal "carbon black", il nerofumo usato per produrre gli pneumatici, i quali durante l'usura sull'asfalto disperdono particelle nell'aria.
ma le fonti di particelle sono mille. e finché l'aria è asciutta e secca, queste particelle galleggiano.
un mese fa avevo scritto su queste pagine che il sale sparso con abbondanza eccessiva, con generosità preoccupante, avrebbe fatto salire in pochi giorni le polveri sottili.
un mese fa scrivevo:
in previsione delle nevicate, per evitare le figuracce degli anni scorsi il comune di milano alle prime indicazioni meteo la settimana scorsa ha fatto spargere sulle strade e sui marciapiede di milano tonnellate di sale.
sale che si è accumulato sui còrdoli, ai bordi delle strade, negli angoli del marciapiedi in strati spessi centimetri.
sale che ha imbiancato con la sua pàtina polverosa l'asfalto delle strade.
sale che è stato triturato in particelle sempre più fini dagli pneumatici delle automobili, passaggio dopo passaggio.
sale in polvere macinata sempre più fine, sempre più finissima, che la ventata di ogni moto, lo spostamento d'aria d'ogni auto furgone autobus, hanno sollevato nell'aria, nuvola impalpabile che fa arrossare gli occhi.
un mese dopo, ecco il risultato.