giappone. fukushima. dentro la centrale: la radioattività. non c’è una falla. il nocciolo fuso.

hai letto che nella centrale di fukushima la radioattività è 10 milioni di volte il normale. cioè 100mila volte il normale.

per gli aggiornamenti ufficiali, leggi l'ottimo articolo sul sito web del sole 24 ore.

ma non ti hanno raccontato che cosa sta accadendo.

stamattina (mattina giapponese, cioè mentre era ancora notte in italia) un tecnico doverosamente schermato è entrato nell'edificio reattore 2.
(non penso che sia entrato a ridosso del vessel, perché nei giorni scorsi nell'intercapedine tra il vessel e il bunker di cemento armato è stata buttata molta acqua nel tentativo di raffreddare il nòcciolo, e quindi quello spazio dovrebbe essere allagato come un acquario di pesci rossi).

il tecnico è entrato e ha aperto uno dei rubinetti che servono per spillare l'acqua di raffreddamento del nòcciolo.
doveva fare un campionamento.

i dosìmetri hanno squillato, il contatore ha indicato una radioattività da pazzi nell'acqua, e il nostro eroico se l'è data (giustamente) a gambe.
in quelle condizioni, in un quarto d'ora si rischia la pelle.

che cosa significa il tasso di radioattività?

primo. il vessel è ancora intero.

secondo. le barre di uranio, poiché hanno contaminato l'acqua di raffreddamento, si stanno fondendo.
non è una novità. la fusione è cominciata dal giorno in cui il maremoto ha fermato il raffreddamento del nocciolo dei gruppi 1, 2 e 3.
altrimenti, gli sbuffi di vapore (e idrogeno esplosivo) di una decina di giorni fa non sarebbero stati radioattivi in modo così intenso.

ma la nuova rilevazione dice che non è una fusione parziale.
la quantità di radioattività che contamina l'acqua dice che la fusione è molto forte.

a spanne, metà del combustibile.

(a three miles island, pennsylvania 1979, la fusione interessò il 60% del nòcciolo).

appena avrò aggiornamenti da dentro la centrale, te li scriverò.

 

 

questi gli articoli precedenti

  • Pietro |

    Vorrei aggiungere un tema di discussione a chi sta usando gli eventi di Fukushima per continuare a proteggere gli interessi di chi gestisce i combustibili fossili e spiegarvi quale secondo me sarà il meccanismo attraverso questi faranno il maggior numero di morti nei prossimi anni:
    Sulla Terra siamo 5 miliardi, per essere un po’ più precisi ci sono due gruppi, il primo, cui noi apparteniamo, di circa un miliardo di persone, che vive una vita agiata e serena, con tutta l’energia di cui ha bisogno a disposizione. Ne ha così tanta che da trent’anni sta discutendo quale delle diverse fonti di approvvigionamento gli piace di più, insomma, abbiamo l’imbarazzo della scelta.
    L’altro gruppo, di quattro miliardi di persone, invece, non arriva ad avere neanche quella che gli servirebbe per far rendere un po’ di più i terreni sui quali coltiva il grano per fare il pane e, visto che non può farlo muore di fame. Peccato che tutto questo avviene nei luoghi della terra dove noi andiamo a prendere le cose che ci serve bruciare per produrre l’energia che ci serve …
    Fine della prima puntata

  • dessi alessandro |

    bravo fabio! questa e tosta! poi alla fine il nucleare lo hanno tenuto solo a scopo di potere…come per dire …guarda che se mi pizzichi io ho il nucleare! complimenti bel articolo!

  • Guglielmo |

    Penso che la parola Tsunami sia sottovalutata come anche la “superiorità tecnica” dei Giapponesi sia sopravalutata.
    Penso che se un mese fa.. si fosse fatto un sondaggio in giappone… “fa più paura uno Tsunami o un terremoto”.. la risposta più ovvia sia “Tsunami”
    Non riesco a capire come mai quelle centrali non sono state pensate per resistere a uno tsunami del genere.
    Poi se ho letto bene il primo tecnico “pesantemente” contaminatoè andato a spillare acqua direttamente Vessel?..
    Altri due tecnici pesante mente contaminati perchè è entrata acqua contaminata negli stivali?????
    A presindere dal nucleare si nucleare no.. quello che voglio dire è che in Giappone sono di una superficialità sconcertante.

  • diana |

    @Fabio Guglielmi
    se è per questo, ogni tanto d’inverno siamo noi a vendere energia ai francesi 😉
    Non dico che rimarremmo senza luce, solo che la rinuncia europea a questa tecnologia non sarebbe così indolore come molti pensano ‘tanto noi non abbiamo il nucleare’. E’ una scelta anche quella di incrementare ulteriormente la ns dipendenza dall’estero aumentando il consumo di altre fonti fossili, basta esserne consapevoli (v. tabella GSE sul fuel mix disclosure).
    @ Sergio: a differenza dei radioisotopi transuranici, la contaminazione da idrocarburi a ben guardare ha origine… ‘naturale’ 😉

  • jacopo giliberto |

    questi commenti sono davvero interessantissimi.

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