atomo. nell’aereo russo precipitato martedì gli scienziati del nucleare iraniano.

sorte maligna.

alcuni ricorderanno che martedì a petrozavodsk, in russia a un passo dal confine con la finlandia, un tupolev 134 si è schiantato in un atterraggio d'emergenza sull'autostrada.
circa 45 i morti.
un errore dei piloti.

su quell'aereo c'erano quattro ingegneri nucleari russi che lavoravano alla costruzione della contestatissima centrale nucleare iraniana di buscer.

serghiei rižov, ghennadi beniok, nicolai tronov e andrei tropinov, fra i massimi esperti nucleari.
lavoravano per la gidropress (hydropress), una società fondamentale per le forniture tecnologiche della centrale persiana, dopo che la siemens era stata estromessa.

tronov, per esempio, era noto non solamente in russia ma in tutta l'industria nucleare internazionale per le sue qualità tecniche e scientifiche.

la fusione fra le tecnologie tedesche iniziali con tecnologie della moscovita rosatom aveva reso la centrale molto delicata e molto sensibile allo stuxnet, il virus informatico usato dai servizi segreti per paralizzare il progetto iraniano.
non a caso la commissione russa per l'energia atomica dopo l'attacco informatico alla centrale iraniana aveva imposto la rimozione delle barre di combustibile dal reattore per essere sicuri che, dopo gli attacchi informatici al sistema di gestione, la centrale non potesse esplodere.

pochi mesi fa questi scienziati erano tornati a buscer per rimettere in ordine l'impianto e farlo ripartire.
ed erano riusciti a rimettere in marcia la centrale.

l'aereo su cui viaggiavano insieme questi scienziati è precipitato e sono morti tutti.

sorte davvero maligna.