idea.
facciamo il federalismo fiscale a partire dai costi per le emissioni di anidride carbonica, il gas prodotto dalla combustione al quale è attribuito l'effetto serra che cambia il clima del mondo.
l'idea non è mia (io, di idee non ne ho) bensì del fisico giuseppe vatinno, che è il responsabile per l'ecologia e per la green economy di alleanza per l'italia (api), il raggruppamento politico che si raccoglie attorno a francesco rutelli.
che cosa dice vatinno?
vatinno tocca con lo spillo dell'ironia il federalismo fiscale propugnato dalla lega nord e dice: se la lega nord vuole il federalismo ambientale, inizi con gli oneri delle emissioni di gas serra.
il "federalismo della co2" non è una cosa stravagante e bizzarra.
è già previsto dal sistema chiamato "burden sharing", un'orrènda parola inglese che significa divisione degli oneri.
ogni regione, in base a questo sistema (che è già stabilito dalle norme), deve ripartire la sua quota di riduzione delle emissioni di anidride carbonica.
ma ecco lo scienziato-politico vatinno: "il capogruppo della lega nord in commissione attività produttive alla camera, alberto torazzi, dice che gli incentivi per il solare al sud sono spropositati".
in altre parole, dice torazzi della lega, al mezzogiorno vanno troppi soldi del conto energia sul fotovoltaico.
caragrazia: il sud è baciato dal sole, i pannelli fotovoltaici producono più corrente, quindi le centrali solari del mezzogiorno incassano più incentivi sulla corrente prodotta.
è vero che gli incentivi solari diventano spropositati al mezzogiorno, come dice torazzi?
per il suo contraddittore giuseppe vatinno "è tutto da vedere; ma allora, se si vuole inaugurare una sorta di federalismo ambientale, come pare proporre l'esponente leghista, occorre intanto che il nord si faccia carico della sua rilevante quota emissiva di gas serra relativamente ai trattati internazionali come kyoto e quello clima-energia. infatti, è assurdo che il centro-sud paghi anche le emissioni nocive del nord secondo l'universalmente accettato principio del chi inquina paga".
il dibattito è aperto.