l'altro giorno avevo riportato su queste pagine gli allarmi della coldiretti: il caldo fa perdere il latte alle vacche (comunicato del 23 agosto), toglie appetito ai porcelli (comunicato del 24 agosto), rende esauste le api (comunicato del 25 agosto).
ogni giorno la coldiretti diramava un comunicato sugli effetti devastanti del caldo ora su questa e ora su quell'altra specie vivente coltivata o allevata in italia.
oggi, 30 agosto, l'associazione lancia un altro allarme.
il caldo fa esplodere – pèm, badàm, patòm – le zucche in mezzo ai campi.
"scottate e scoppiate per il caldo record", assicura la coldiretti.
in alcuni campi del mantovano e del cremonese – spiega la coldiretti lombardia – il caldo tòrrido e i raggi a picco della scorsa settimana hanno lasciato una serie di bruciature rosa e giallastre sulla parte più esposta, danneggiando fino al 40% del prodotto pronto alla raccolta.
colpita, in particolare, la varietà cappello del prete.
la pregiata cucurbitacea è coltivata soprattutto nella fascia a cavallo fra lombardia ed emilia, da mantova a reggio.
è grigia; e matura in settembre.
“fra i 30 e i 33 gradi – spiega lorenzo calciolari, agricoltore di san rocco nel mantovano – riescono a resistere, ma con i dieci giorni a 38-39 gradi che abbiamo vissuto a metà mese, la parte che avevano più esposta è stata scottata dal sole, scolorendo fino a diventare rosa giallastra”.
nel cremonese stanno procedendo a tappe forzate alla raccolta di zucche di varietà delica e le piacentine “perché –spiega emanuela banderini, imprenditrice agricola di rivarolo del re – a causa delle altissime temperature dei giorni passati le zucche rischiano di “scoppiare”, infatti con il gran caldo la parte zuccherina tende a far aprire ferite nel frutto”.
in lombardia la raccolta è partita, in anticipo, in questi giorni e proseguirà per un paio di settimane.
“la qualità è ottima, con una riduzione di circa il 15 per cento sulle quantità”, spiega massimo perini, produttore a casteldidone (cremona). la varietà delica è fra le più diffuse, mentre a cremona c’è anche la violina (nella città di stradivari non poteva essere altrimenti) con una forma allungata che richiama la sagoma di un violino.
qualche dato di corredo alla notizia esplosiva.
in lombardia – secondo le stime di coldiretti lombardia – si producono oltre due milioni e mezzo di zucche su oltre 500 ettari di campi. le province più “zucchifere” sono mantova (310 ettari), pavia (108 ettari), cremona (42 ettari) e brescia (33 ettari), mentre fra milano, lodi e monza ci sono poco più di 8 ettari e quasi due ettari sulla fascia prealpina fra varese, como e sondrio.
ricordo che un ettaro è un quadrato di cento metri per cento.