dal 7 settembre chi acquista uno pneumatico delle sei aziende socie del consorzio di ricuper ecopneus (bridgestone, continental, goodyear-dunlop, marangoni, michelin, pirelli) vedono indicato sulla fattura (o sullo scontrino fiscale) il contributo ambientale che copre i costi di gestione e recupero degli pneumatici fuori uso.
non è una tassa in più.
il contributo ambientale al riciclo si pagava già prima.
ma finora questo costo non si vedeva. era inserito nel prezzo finale del gommista.
ora, invece, una nuova disposizione normativa (il decreto ministeriale 82 dell’11 aprile 2011, in vigore dal 9 giugno scorso) prevede la trasparenza di questo valore, unitamente all’obbligo per i produttori e importatori di pneumatici di organizzare su tutto il territorio nazionale la raccolta, il trattamento e il ricupero di questi materiali.
con la definizione dei contributi, diventano operativi la raccolta e il ricupero delle gomme usate, e comincia il ritiro degli pneumatici da parte dell'ecopneus attraverso una rete di aziende di raccolta tra i 30mila tra gommisti, autofficine e così via.
sono oltre 380mila le tonnellate di pneumatici che ogni anno si buttano in Italia, un quarto delle quali (circa 100mila tonnellate) viene ancora abbandonato in discariche abusive, torrenti, fiumi, cave, campagne.
per saperne di più c’è www.contributopneumatici.it