ambiente. ridati i soldi al ministero. prestigiacomo: ecologia per uscire dalla crisi

stefania prestigiacomo ha puntato i piedi e ha ottenuto che fossero ridotti i tagli al bilancio del suo ministero.
oggi sono state rintegrate (in parte) le risorse del ministero dell'ambiente con una stima di 300 milioni immediatamente spendibili e 500 milioni (fas) per il dissesto idrogeologico.

nel dettaglio, il consiglio dei ministri nel corso dell’esame della legge di stabilità ha integrato le risorse del ministero dell’ambiente con 300 milioni di cui 150 a valere sui fondi della banda larga e 150 sulla quota nazionale del fondi di servizio.

inoltre, per dare continuità nei prossimi anni alle politiche per la prevenzione del dissesto idrogeologico sono stati previsti per il ministero dell’ambiente 500 milioni di fondi fas.

“abbiamo recuperato – afferma il ministro prestigiacomo – i fondi necessari per attuare, seppure nelle difficoltà attuali, le nostre politiche ambientali. aver ottenuto 300 milioni, immediatamente spendibili, ci consentirà di realizzare gli interventi programmati. sul fronte del dissesto idrogeologico, i fondi fas assicurano la continuità degli interventi programmati, che sono fondamentali per mettere in sicurezza le aree considerate più a rischio del nostro territorio”.

in serata, un'altra affermazione di prestigiacomo:

oggi è stata evitata la sostanziale chiusura delle politiche ambientali grazie all'integrazione dei fondi decisa dal consiglio dei ministri per il ministero dell'ambiente.
è importante che sia andata così ma non basta.

l'ambiente non può essere un cespite da sfoltire, dev'essere una filiera su cui investire perché è l'unico settore che nella crisi attuale continua a crescere ed a creare occupazione.
nel decreto sviluppo dovranno essere inserite norme capaci di consolidare e rafforzare il trend positivo delle attività legate alla green economy.

in questo campo non si deve più parlare di tagli ma di investimenti, non di limiti ma di incentivi.
il paese ha bisogno di sviluppo e in europa e nel mondo lo sviluppo si chiama green economy.
l'hanno capito in molti paesi.
in inghilterra cameron sta realizzando una politica di lacrime e sangue con tagli molto superiori ai nostri ma al contempo ha lanciato il gree deal con stanziamenti nell'ordine dei 3 miliardi di sterline.

è un esempio da seguire perché l'italia ha bisogno di rigore ma soprattutto di crescita e di futuro.

risponde il wwf:

“un passo in avanti che, nell’attuale situazione economica, è certamente significativo. il ministero dell’ambiente recupera però solo parzialmente l’emorragia economica delle ultime manovre finanziarie”.
così il wwf italia commenta la notizia secondo cui il ministero dell’ambiente avrebbe recuperato i fondi necessari per garantire gli interventi programmati.

“pur considerando l’incremento ottenuto – spiega l’associazione in una nota – il ministero dell’ambiente rimane comunque al 50% in meno della disponibilità economica lasciata dal governo prodi (1 miliardo e 648 milioni di euro secondo il bilancio 2008). l’auspicio dunque è che, anche grazie ai fondi fas, ripartano ora gli investimenti in campo ambientale puntando in primo luogo alla difesa del suolo e al dissesto idrogeologico e alle bonifiche delle aree contaminate, oltre che al contrasto dei cambiamenti climatici e agli investimenti a sostegno dell’efficienza energetica, della mobilità sostenibile e della prevenzione dell’inquinamento atmosferico. rispetto a questi temi non si tratta solo di salvaguardia ambientale ma di tutela della salute pubblica”.