greenpeace ha presentato oggi una mappa che permette a tutti i cittadini europei, compreso te, di leggere in maniera semplice i risultati degli stress test sulla sicurezza condotti su 123 centrali nucleari europee.
analizzando i risultati dei test giunti finora, greenpeace denuncia una analisi incompleta dei rischi e una preoccupante approssimazione sull’analisi dei dati.
clicca qui per vedere la mappa atomica di greenpeace con le centrali a rischio
l'allarme lanciato da greenpeace è di fatto prematuro, perché non si riferisce ai dati completi degli stress test, ma solo a una prima indicazione.
lo ha spiegato oggi marlene holzner, portavoce del commissario ue all'energia günther öttinger.
dopo il disastro di fukushima in giappone, avvenuto in marzo, l’unione europea aveva chiesto di effettuare una serie di test, da pubblicare entro il 31 ottobre, sulla capacità degli impianti nucleari di resistere a eventi estremi, come terremoti, inondazioni, mancanza di elettricità e malfunzionamento dell'impianto di raffreddamento.
a pochi giorni dalla scadenza molti enti nazionali per la sicurezza nucleare non hanno ancora reso pubblici i risultati, nonostante la specifica richiesta dell'european nuclear safety regulators group che ha progettato i test.
un’analisi preliminare di greenpeace delle diecimila pagine pubblicate fino a ora "rivela numerose mancanze. ad esempio, non sono state analizzate, come era invece previsto, situazioni quali l’occorrenza di danni contemporanei in più reattori, come è accaduto a fukushima, o l’impatto di un aereo contro una centrale nucleare", dice greenpeace.
"fukushima ci ha insegnato a pensare l'impensabile e questi test dovevano obbligare chi gestisce le centrali nucleari a fare esattamente questo – commenta salvatore barbera, responsabile della campagna nucleare di greenpeace. – invece di un’analisi esaustiva ci troviamo pieni di incognite: perché non ci sono piani di evacuazione per le città e i villaggi intorno alle centrali? perché le autorità hanno disatteso le promesse di prendere in considerazione i rischi in caso di incidente a una centrale con più reattori? perché è stato ignorato il rischio della caduta di un aereo su una centrale?"
greenpeace denuncia anche differenze sostanziali nella qualità dei dati pubblicati dai diversi paesi.
in alcuni stati, come la francia, nei quali il controllore nazionale è indipendente da chi possiede le centrali, i test sono risultati più completi e rigorosi.
altri paesi, quali repubblica ceca, svezia e regno unito, hanno pubblicato dati di gran lunga più superficiali e parziali.
clamoroso per greenpeace è il caso della repubblica ceca, che con sei reattori ha presentato un rapporto di sole sette pagine.
una presa in giro, se si pensa che la slovenia, con un solo reattore (quello di krsko, condiviso con la croazia), ha presentato un rapporto di 177 pagine.
secondo la tabella di marcia dell'esecutivo europeo, il rapporto finale sugli stress test sarà pubblicato dalla commissione europea in giugno e conterrà anche le valutazioni di esperti terzi.
"le centrali nucleari – ha detto la portavoce del commissario – hanno dovuto fare un rapporto preliminare di valutazione il 15 agosto scorso e non hanno risposto a tutte le nostre domande, hanno semplicemente dato un'indicazione. non parliamo di risultati di oggi, ma provvisori e di agosto".
"le centrali nucleari – ha precisato holzner – hanno ancora tempo fino alla fine del mese per dare tutte le risposte".
in realtà l'analisi degli stress test è ancora lunga.
"aspettiamo il rapporto conclusivo delle autorità nazionali – ha spiegato la portavoce – alla fine dell'anno. poi segue una terza fase, quella della cosiddetta peer review, in cui gli esperti di altre autorità nazionali controlleranno i rapporti di altri paesi: se constatano che ci sono elementi che mancano o ci sono dubbi possono andare a visitare la centrale nucleare o domandare documenti mancanti. solo dopo questa valutazione la commissione ue pubblicherà il rapporto finale, a giugno del 2012".
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