energia ed efficienza. nuove linee guida ai certificati bianchi. incentivi anche ai piccoli.

maggiori ritorni in efficienza con incentivi più equilibrati per chi investe: in particolare viene garantito il riconoscimento dei progetti basati su tecnologie più strutturali, ossia in grado di generare per molti anni risparmi energetici ed economici a favore dei consumatori e del paese.
si collocano in questa prospettiva le nuove linee guida per i titoli di efficienza energetica (tee), o certificati bianchi, introdotte dall’autorità dell’energia attraverso una revisione complessiva della regolazione tecnica di settore.

i "certificati bianchi" o "titoli di efficienza energetica" sono uno strumento di mercato che ha preso avvio nel gennaio 2005 per promuovere l'efficienza e il risparmio negli usi finali dell'energia.
in particolare, servono per certificare il raggiungimento degli obiettivi di risparmio che le imprese distributrici di energia elettrica e gas devono conseguire attraverso interventi e progetti per accrescere l'efficienza energetica dei loro clienti.
dall’avvio del meccanismo, la regolazione tecnica ed economica del meccanismo e la sua gestione complessiva sono affidate all'autorità dell'energia, che valuta i progetti con l'aiuto dell'enea.
l'autorità dell'energia certifica i risparmi energetici ottenuti e autorizza il gestore del mercato elettrico (gme) ad emettere i "certificati bianchi" in quantità pari ai risparmi certificati.
questi certificati sono come "azioni" date alle aziende di distribuzione di elettricità e gas (quelle che per noi sono "l'azienda della luce" e "del gas"), alle società controllate dai distributori di energia, alle società operanti nel settore dei servizi energetici e ai maggiori consumatori di energia che hanno un energy manager.
per dimostrare di aver raggiunto gli obblighi di risparmio energetico e non incorrere in sanzioni dell'autorità, i distributori devono consegnare annualmente all'autorità un numero di titoli equivalente all'obiettivo obbligatorio.

le linee guida sono lo strumento di regolazione principale del sistema, poiché indicano i criteri su cui impostare le attività di presentazione delle richieste di verifica e certificazione dei risparmi energetici conseguiti grazie ai progetti da loro realizzati; calcolo dei risparmi energetici conseguiti da tali progetti; certificazione dei risparmi tramite emissione di corrispondenti titoli di efficienza energetica.

l’intervento dell’autorità nasce dall’esigenza di adeguare il sistema alle strategie definite nei piani nazionali per le fonti rinnovabili e per l’efficienza, pubblicati dal governo per delineare una strategia di raggiungimento degli obiettivi del cosiddetto pacchetto energia-clima 20-20-20.

le nuove linee guida valorizzano l’esperienza maturata nei primi sei anni di funzionamento del meccanismo e adeguano la regolazione ai mutamenti del quadro normativo di riferimento.

le novità introdotte, che entreranno in vigore il 1° novembre, consentiranno, fra l’altro, di accrescere la disponibilità di tee, incrementando la liquidità e l’offerta.

tre le principali novità, l’viene introdotto un coefficiente di durabilità (coefficiente tau) che consente di riconoscere un numero maggiore di tee ai progetti in grado di generare risparmi energetici nel corso di molti anni. in particolare: fino a oggi il meccanismo ha contabilizzato e incentivato i risparmi energetici prodotti da qualsiasi tipo di intervento per un numero di anni “convenzionale” (cosiddetta “vita utile” dell’intervento o periodo di diritto al rilascio dei certificati bianchi) ed è, nella gran parte dei casi, inferiore alla “vita tecnica” effettiva delle tecnologie installate.
gli interventi che generano risparmi energetici per un numero di anni superiore a quello “convenzionale” sono stati quindi penalizzati nella misura in cui non si è tenuto conto di tutti i risparmi che sono in grado di generare nell’arco della loro vita tecnica;

l’applicazione del coefficiente di durabilità consente così di superare tale limite.
i risparmi incentivati rimangono comunque solo quelli addizionali, ossia quelli relativi all’istallazione di tecnologie più efficienti di quelle mediamente diffuse nel mercato o che rispettano gli standard di efficienza obbligatori per legge.

un ulteriore novità è che potranno essere incentivati anche i progetti di dimensioni contenute.
l’ammissione al rilascio dei titoli sarà possibile anche per progetti di taglia molto inferiore a quanto avvenuto fino ad oggi, con decurtazioni variabili tra il 20% e il 93%.

per stimolare lo sviluppo di una offerta qualificata di servizi energetici, con le nuove linee guida l’autorità prevede inoltre di pubblicare sul sito internet informazioni aggiuntive in relazione alle società di servizi energetici che hanno ottenuto i tee includendo, in particolare, informazioni relative agli ambiti d’intervento e all’eventuale ottenimento della certificazione di esco ai sensi della recente norma tecnica uni-cei 11352.

si prevede di portare a termine gli approfondimenti effettuati sino ad oggi, finalizzati all’introduzione di eventuali agevolazioni per progetti realizzati in base ad accordi contrattuali che prevedono la garanzia del risultato e beneficio del consumatore finale, inclusa una maggiore valorizzazione dei risparmi energetici ad essi associati.