savona. la centrale a carbone è spenta ma l’inquinamento non scende. i nemici dell’ambiente.

surprais. da quando la centrale a carbone della tirreno power a vado ligure (savona) è stata spenta d’autorità dalla magistratura perché inquina, ebbene, a savona l’inquinamento non è sceso.
al contrario.
con la centrale spenta, l’inquinamento è cresciuto in alcuni momenti per alcuni contaminanti.

non è un’invenzione dei soliti negazionisti.
sono i dati dell’arpa liguria, certificati bollati normalizzati standardizzati.

ne scrive il giornale savonese ivg in questo articolo: tirreno power, la centrale non incide sulla qualità dell’aria. ecco i dati.

osserva la redazione di ivg:
il confronto fra i dati a centrale attiva e a centrale spenta parlano chiaro ed indicano che non c’è una variazione oggettiva, anzi si rivelano alcuni valori più alti proprio nel periodo in cui l’impianto vadese è stato inattivo. la dimostrazione arriva dal quadro scientifico dei dati arpal disponibili e aggiornati, per l’inquinamento prodotto dalla centrale di vado relativa alle emissioni di polveri e so2.

inoltre:
con il fermo della centrale era logico attendersi un calo delle polveri del 35%, invece i dati reali indicano che le polveri sono aumentate, come dimostra la situazione delle due centraline più vicine alle emissioni della centrale, cioè quiliano e vado ligure.

i giornali, si sa, spesso scrivono corbellerie. io stesso ne sono un produttore industriale.
quindi ho voluto verificare di persona alla fonte, cioè all’arpa liguria.
ho parlato con i bravissimi scienziati dell’arpa, quelli che studiano gli inquinanti e l’ambiente, che passano ore a creare le modellistiche scientifiche per decidere dove è meglio collocare le centraline di rilevazione, che leggono enormità di tabulati di dati, che paragonano le tecnologie di rilevazione, che certificano le rilevazioni secondo gli standard comuni europei affinché i dati siano tutti comparabili e confrontabili.
insomma, nessuno ne sa più di loro sull’aria respirata dai liguri.
ho guardato anche i dati delle rilevazioni, che sono disponibili a questo indirizzo.

è proprio così.
la centrale elettrica a carbone di vado ligure dà un contributo irrilevabile sulla qualità dell’aria savonese.
che sia accesa o spenta, per i polmoni dei savonesi non cambia nulla.
mentre al contrario i sensori di rilevamento fiutano subito una giornata di traffico d’inferno, quando auto motorini furgoni camion si accalcano in code esasperate in via gramsci o sul lungomare marconi.

ora: è chiaro che, quando è in marcia, la centrale a carbone della tirreno power a vado ligure inquina.
la sua ciminiera così alta da far venire le vertigini, dalla cui sommità si può ammirare un panorama da turbamento e respirare un’aria densa di fumi di carbone, non produce né profumi di pregio né toccasana per la salute.
la centrale inquina.

però i dati delle rilevazioni dicono che la centrale a carbone non è la prima causa d’inquinamento.

in aprile avevo scritto sul sole24ore questo articolo: porto tolle vado taranto tra accuse e pregiudizi.
scrivevo:
tre perizie-fotocopia per tre casi diversi soltanto in apparenza, la centrale enel di porto tolle, la centrale tirreno power di vado ligure e l’acciaieria ilva di taranto. le accuse si sono basate su studi uguali e su un assunto convergente.
gli studi sono uguali: vengono studiati i licheni, vegetali sensibili all’inquinamento dell’aria, e vengono censite le malattie e la mortalità nella zona attorno all’impianto. l’assunto cui arrivano le tre procure di rovigo, savona e taranto è identico: tutti i casi di persone che si sono ammalate o sono morte sono attribuiti esclusivamente a quell’unica attività messa sotto accusa.

scrivevo anche:
a vado ligure (savona) la centrale elettrica della tirreno power è stata spenta tre settimane fa ma la qualità dell’aria non è migliorata, secondo le rilevazioni dell’arpa liguria. eppure la consulenza tecnica di esperti nominati dalla pubblica accusa dice che l’impianto con le sue emissioni ha seminato strage fra la popolazione.

e osservavo:
sono stati misurati malattie e morti dei 23 comuni della costa ligure dove la maggior parte della popolazione non è censita perché sono le centinaia di migliaia di villeggianti – soprattutto anziani – che vengono a svernare per respirare l’aria fine della riviera. le indagini e lo studio epidemiologico della procura si basano soprattutto sull’anidride solforosa. le rilevazioni dell’arpa liguria per la zona di savona dicono che ci sono medie tra 15 e 19 microgrammi per ogni metro cubo d’aria. i consulenti della procura dicono che la centrale a carbone tirreno power contribuisce verso la parte più esposta della popolazione residente per una quota fra 0,74 e 3 microgrammi. la legge dice che il valore limite per la tutela della salute e dell’ambiente non deve superare i 350 microgrammi l’ora, i 125 di media al giorno e che l’allarme sulla salute scatta quando nell’aria ci sono 500 microgrammi di anidride solforosa nell’aria. in altre parole, la centrale di vado ligure inquina – e questo è purtroppo incontestabile – ma secondo le osservazioni dei periti dell’accusa la centrale inquina l’aria fra le 40 e le 150 volte meno di quanto impongano le leggi.

ripeto. la centrale a carbone della tirreno power di vado ligure-savona quando è in marcia inquina.
e di sicuro produce conseguenze sanitarie sulla popolazione che ne respira i fumi. non so quali conseguenze sanitarie, ma di certo non fa bene alla salute.
ma i dati parlano chiaro: non è la centrale il pericolo maggiore per i polmoni.
ci sono il traffico, c’è l’inquinamento degli impianti di riscaldamento delle case, ci sono i fumi di centinaia di piccoli insediamenti artigiani e industriali, c’è il grande deposito di carburanti che in queste settimane – mi dicono colleghi presenti sul luogo – rilascia attorno profumi aromatici che non sono acqua di colonia. e soprattutto c’è il porto.

e quindi mi domando: perché la protesta contro l’inquinamento e le inchieste giudiziarie si sono concentrate su un elemento marginale del problema ambientale savonese?
volere che la centrale inquini meno è giusto, ma perché non sono stati messi sotto accusa i veri inquinatori?

l’individuazione di falsi obiettivi per combattere problemi veri mi ricorda una famosa scena del film johnny stecchino in cui a roberto benigni viene spiegato che la principale piaga della sicilia è il ciàffico.

 

già, il ciàffico.
senza contare i dati epidemiologici sulla mortalità indotta dall’inquinamento dei tubi di scappamento dei motori, solamente per incidenti stradali in provincia di savona i mezzi di locomozione ogni anno uccidono in modo diretto e inequivocabile almeno una dozzina di persone e ne mandano all’ospedale più di 2mila (per esempio, nel 2012 ci sono stati 16 morti e 2066 feriti sulle strade savonesi).

è difficile (impossibile) chiedere a tutti i savonesi di rinunciare all’auto al furgone al motorino, è difficile chiudere il porto.
eppure le stesse ragioni che hanno indotto i magistrati savonesi a sequestrare la centrale fra il plauso di sedicenti ecologisti sono le stesse che, ben più forti, dovrebbero imporre un sequestro impopolare e inapplicabile di tutti i mezzi di trasporto e delle navi in porto.

invece è facile – e dà una risposta emotiva efficace – individuare un simbolo evidente, una grande ciminiera, e concentrare su questo simbolo farlocco tutte le giuste paure sulla salute. quella piaga che a paliemmo è il ciàffico e a savona è la centrale.
ma la ciminiera così evidente, che più colpisce la vista e l’emotività, può non essere il vero nemico da combattere per difendere la salute e l’ambiente.

così questo simbolo viene chiuso e blindato d’autorità.
centinaia di persone sono lasciate a casa senza lavoro.
una società viene portata sull’orlo del fallimento.
intanto l’aria respirata dai savonesi resta sporca. come prima, più di prima.

Commenti

34 risposte a “savona. la centrale a carbone è spenta ma l’inquinamento non scende. i nemici dell’ambiente.”

  1. Avatar shiavone
    shiavone

    E’ esattamente ciò che avviene a Taranto.
    Se si leggono i dati di inquinamento della centralina del rione Tamburi, si scopre molto facilmente che dalle 2 alle cinque di mattino i livelli sono bassi e le cokerie sono in marcia regolarmente. man mano il tempo passa i dati aumentano fino a raggiungere i valori massimi nelle ore di punta del traffico , anche in questo caso con le cokerie regolarmente in marcia allo stesso ritmo. Eppure tutti , a cominciare dal sindaco e proseguendo con gli ambientalisti e associazioni varie, per finire ad una stampa prona, sostengono che la felicità ed il benessere consistono nella chiusura delle cokerie e nella generosa distribuzione di povertà e delinquenza che seguirà inevitabilmente.

  2. Avatar antonio
    antonio

    Per fortuna Ella specifica che “la centrale inquina”. Dal titolo pareva che le contrali a carbone servissero per assorbire l’inquinamento esistente nell’aria… Io non conosco i sofisticati mezzi di misura dell’inquinamento in dotazione all’ARPA. Ma posso riferirle che, dopo lo spegnimento della centrale, non è più necessario togliere ogni settimana quella lurida patina di polvere nera che oscurava i vetri. E non credo che oscurasse solo i vetri delle mie finestre e delle finestre dei miei conoscenti… Confido nello spegnimento DEFINITIVO di tutte le fabbriche di morte.

    1. Avatar Jacopo Giliberto
      Jacopo Giliberto

      una curiosità a margine, antonio. lei scrive che “dal titolo pareva che le contrali a carbone servissero per assorbire l’inquinamento esistente nell’aria”, eppure… eppure quello che lei cita come un’assurdità può accadere realmente.
      le racconterò un fatterello.
      anni fa in alta italia fu costruita a ridosso di un’autostrada una centrale elettrica (turbogas a ciclo combinato a metano). e di colpo l’inquinamento dell’aria scese in modo rilevantissimo.
      stupore, meraviglia.
      il fatto è che l’autostrada (traffico, polverino degli pneumatici, tir e camion ecc) inquinava (e inquina) molto: la centrale aspirava l’aria piena di smog e ne bruciava gli inquinanti emettendo dalla ciminiera un’aria molto molto più pulita di quella che c’era prima.
      è chiaro che non è questo il caso di vado ligure, tuttavia la frase che lei ha citato come assurdità in qualche caso può realmente avvenire.

  3. Avatar massimo

    dovrebbero vivere a leta della pietra la maggior parte dei no tav no tutto ,i giudici dovrebbero pagare i danni che fanno

    1. Avatar Jacopo Giliberto
      Jacopo Giliberto

      massimo, non è questione di età della pietra, no tav e giudici. l’inquinamento deve essere ridotto quanto più possibile, ma vanno individuate le cause vere dell’inquinamento: e a savola i dati dicono che la centrale elettrica – molto appariscente – sembra il peggior inquinatore, ma invece non lo è. a savona sono più inquinanti altre attività dell’uomo, meno appariscenti e su cui è difficile intervenire.

  4. Avatar Rinaldo Sorgenti
    Rinaldo Sorgenti

    Ottimo l’articolo e le considerazioni di Jacopo Giliberto, che sembra riparare – almeno in piccola parte – all’enorme danno causato dall’incredibile enfasi che molti media (giornali e TV) hanno dato negli ultimi 5 mesi sull’incredibile caso 2

  5. Avatar Rinaldo Sorgenti
    Rinaldo Sorgenti

    Molto opportuno questo articolo e soprattutto le logiche considerazioni di Jacopo Giliberto che, almeno in piccola parte, compensano per le vagonate di assurda enfasi e demonizzazione che i media (giornali e TV) hanno fatto negli ultimi 5 mesi sul caso VADO LIGURE, a danno di tutti e dello stesso paese Italia.

  6. Avatar Lachnantes
    Lachnantes

    Si può scrivere di tutto e il suo contrario. Dipende dagli interessi in gioco

  7. Avatar Mariano
    Mariano

    le auto ogni 2 anni e gli impianti di riscaldamento ogni anno sono soggetti a revisione periodica e pulizia, la centrale ex Enel ora Tirreno Power ha installato i primi sistemi di sistemi di abbattimento alla fine degli anni 90 dopo 25 anni di funzionamento con emissione diretta dei fumi, oggi dopo 20 si chiede di passare alle migliori tecnologie disponibili come abbiamo fatto per le auto da Euro 0 a Euro 6 o per le caldaie oggi a condensazione. Si chiede troppo?

  8. Avatar francesco ceccherini
    francesco ceccherini

    Leggendo i post c’è semplicemente da vergognarsi.Nessuno , eccetto Massimo , ha voluto centrare il problema. Il vero problema è l’ambientalismo marxista becero cialtrone ed ignorante che ha rovinato le imprese che operano in questo Paese.
    “La centrale inquina”: bene ! Ma vogliamo anche dire che il mercato libero (non lo Stato ) e la proprietà sono le uniche armi contro le cosiddette esternalità, non le inutili leggi ambientali?

    1. Avatar Jacopo Giliberto
      Jacopo Giliberto

      (francesco, non c’è alcun “ambientalismo marxista becero cialtrone ed ignorante che ha rovinato le imprese che operano in questo Paese”. se individua il bersaglio sbagliato, non raggiungerà il risultato).

  9. Avatar francesco ceccherini
    francesco ceccherini

    speriamo che un giorno l’italia si liberi dei verdi

  10. Avatar antonio
    antonio

    Mi scusi…un conto possono essere le centrali a metano, altro sono le centrali a carbone…Vado trasformi la sua centrale a metano e nessuno, credo, avrà ragionr di lamentarsi.

  11. Avatar Corrado Gigliotti
    Corrado Gigliotti

    Quindi alla fine a Savona il problema più grave, che ci mette famiglia contro famiglia, è il TRAFFICO!

    1. Avatar Jacopo Giliberto
      Jacopo Giliberto

      il ciàffico.

  12. Avatar Zorro
    Zorro

    Civitavecchia è nella stessa situazione (anzi peggio), perchè nessuno ne parla?

  13. Avatar Franco Caprillo
    Franco Caprillo

    Ottimo articolo soprattutto perché mette in file dei fatti che qui a Savona iniziamo finalmente a capire. Gli ambientalisti e i facinorosi che stanno in diverse organizzazioni (compresi nell’ordine dei medici) fanno finta di ignorare i fatti per farsi prevalentemente pubblicità personale. E viene il dubbio che anche a palazzo di giustizia accada la stessa cosa. Appare del tutto evidente che questa storia dei morti per colpa della centrale è una bufala colossale. Il danno più grande è dato dal disagio sociale per cui la gente non sta bene a prescindere da inquinanti che sono decine di volte al di sotto della soglie di attenzione. La conseguenza assurda dell’azione dei giudici è che non hanno inciso sull’inquinamento e hanno reso ancora più povera una popolazione tra le più povere d’Italia, ed è da questo che, lo scrive l’istituto dei tumori, nascono le malattie.

    1. Avatar Jacopo Giliberto
      Jacopo Giliberto

      (“questa storia dei morti per colpa della centrale è una bufala colossale”. non credo che sia una bufala: la centrale inquina, e a buonsenso il suo inquinamento ha effetti sanitari. però non so quali effetti sulla salute. la bufala non è nei danni – che a mio parere ci sono – ma nella loro misurazione. secondo me le cifre divulgate finora sono farlocche, allarmiste, strumentali).

  14. Avatar Rinaldo Sorgenti
    Rinaldo Sorgenti

    @ Mariano
    19/ago/2014 22:37:21
    e
    @ antonio
    19/ago/2014 23:53:15
    e
    @ Lachnantes
    19/ago/2014 21:40:42

    Le emissioni di una grande Centrale Termoelettrica sono controllate in continuo, durante tutto il loro funzionamento, non ogni 2 anni. Se si misurassero le emissioni e gli incombusti delle caldaiette domestiche a Gas, per poi moltiplicarle per il numero di tali strumenti, ci si renderebbe conto della magnitudo di tali numeri.

    Chi invoca l’ennesima Centrale alimentata a Gas evidentemente non ha ben chiara quella che è la situazione (ed il rischio strategico – vedi Ucraina!) in Italia, dove sono state costruite negli ultimi 10 anni Centrali a Gas per ben oltre 30.000 MW di Potenza installata, ma che possono lavorare in media SOLO il 75% del loro potenziale, causa l’elevato costo del combustibile. Nessuno in Europa (neppure in Germania) ha fatto altrettanto!

    Inoltre, se si comparassero le emissioni autorizzate dagli organismi competenti (Ministero Ambiente e Commissione VIA) tra moderne centrali a Gas ed a Carbone (ed equiparata la Potenza di esercizio), sorpresa, le emissioni delle centrali a Carbone sarebbero – per i veri inquinanti (NOx, SO2, PM10)- minori. Vedi i documenti dei Progetti per Porto Tolle e Loreo (RO).
    Inoltre, e non ultimo, c’è da tener presente che gli impianti a Carbone spesso vanno a “piena potenza”, mentre quelli a Gas spesso lavorano ad intermittenza e le emissioni e l’efficienza a basso regime di carico NON sono quelle di tabella a piena potenza.

    Ma se le emissioni fossero il vero problema assoluto, allora logica vorrebbe che si intervenisse e si interrompessero per prime quelle di tutti gli impianti che emettono indubitabilmente di più, come dice lo Studio iPRI-Lione, tra cui: Riscaldamento civile e commerciale, traffico veicolare, altre molteplici attività produttive industriali (acciaio, cemento, vetro, carta, metalli vari), smaltimento rifiuti, agricoltura e così … ritorneremmo velocemente alle misere condizioni di vita dei secoli passati. Basta guardare ai Paesi poveri del mondo per rendersene conto.
    Avete poi un’idea delle emissioni cumulate dei milioni di caminetti domestici, dove si bruciano biomasse legnose, quasi sempre senza alcun impianto di controllo ed abbattimento delle emissioni, peraltro in funzione negli ambienti domestici?
    Per non parlare delle emissioni (anche in questo caso cumulate, dovute al FUMO di sigarette, che dopo essere salite molto brevemente in atmosfera, indubitabilmente ricadono al suolo con tutto il loro noto contenuto ed a beneficio davvero di tutti, bambini ed anziani compresi. Da cui la beffa di chi dice. “ma io vado sul balcone a fumare, per non danneggiare i miei figli!

    Ultimo: Oltre all’utile esempio citato da Jacopo Giliberto, della Centrale a Gas (con sistema di raffreddamento ad aria), anche una Centrale a Carbone convenzionale da un contributo non marginale all’abbattimento del vero inquinamento (da altre fonti) nelle stesse aree e questo avviene grazie alle consistenti emissioni al camino di “vapor acqueo” prodotte dal funzionamento della Centrale, che inevitabilmente assorbono ed abbattono le emissioni di NOx, SO2 e PM10 e PM2,5 che si trovano in atmosfera, portandole al suolo.
    Un altro esempio: le emissioni al camino del grande termovalorizzatore dei rifiuti in esercizio a Brescia, sono migliori dell’aria ambiente in prossimità dell’impianto. Vedi Studio di Federambiente su dati dei Politecnici di Bologna, Milano e Brescia.

    Giusto quindi dibattere, fare attenzione a sempre più migliorare il funzionamento e le emissioni dei vari processi produttivi dell’uomo, ma occorre discernere ed evitare il pregiudizio ed i soliti …”luoghi comuni”, per evitare di andare incontro alla conseguente … “decrescita in-felice”!

    1. Avatar Jacopo Giliberto
      Jacopo Giliberto

      (gentile rinaldo, una centrale a carbone ha mille vantaggi ma anche mille difetti).

  15. Avatar arthemis
    arthemis

    @ Lachnantes:

    chiunque può scrivere quello che vuole, ma devi fare i conti con i dati.
    Tra l’altro, con analizi chimiche a portata di normali laboratori è possibile risalire al tipo di combustione che ha prodotto gli inquinanti. La chimica e la fisica, per queste cose almeno, non sono un’opinione.

    Situazione simile è successa a Brindisi, dove dalle analisi è emerso che gran parte del particolato in atmosfera deriva da combustione inefficiente di biomassa e non dal carbonile della centrale.

    Anche a Milano città cercano di non dare la ‘colpa’ al traffico, ma i dati parlano da soli (v. catalogo emissioni INEMAR). Però limitare il traffico sembra un attentato alla libertà personale..

  16. Avatar Anselmo
    Anselmo

    L’articolista ha ragioni da vendere, in particolare sulle prese di posizione dell’autorità giudiziaria, però la chiusura di poche settimane non può influenzare uno strato di aria inquinata che si forma in quota oltre i 2000 metri di quota con uno spessore di 200/300 metri…per vederlo è sufficiente andare in montagna in una bella giornata di cielo sereno……

    1. Avatar Jacopo Giliberto
      Jacopo Giliberto

      (anselmo, la chiusura non è di poche settimane. la centrale è sotto sequestro da sei mesi)

  17. […] Savona. la centrale a carbone è spenta ma l’inquinamento non scende. I nemici dell’ambi… […]

  18. Avatar Franco
    Franco

    La Centrale fino al 2003 inquinava il 93% in più di oggi ma non interessava a nessuno. Se ci sono danni alla salute evidente che vanno imputati ai 30 anni duranti i quali l’inquinamento era, dati alla mano, del 93% in più. Ma la Magistratura non è interessata essendo andato tutto in prescrizione….

  19. Avatar claudio delfino
    claudio delfino

    un articolo che comincia con un gioiello come “surprais” merita di più di qualche rilievo critico: un bel silenzio di riprovazione.

    1. Avatar Jacopo Giliberto
      Jacopo Giliberto

      riprovèscion

  20. Avatar MarcoF
    MarcoF

    credo non ci sia molto da stupirci che la fermata della centrale abbia peggiorato le condizioni dell’aria di Vado e Savona. Infatti quando la centrale funziona, il camino diventa una gigantesca pompa che immette aria con grande spinta verso l’alto: questo “soffione” risucchia e trascina l’aria circostante verso l’alto. quindi il rimescolio dell’aria fa si che il PM 2.5-10 e tante altre belle cosette [riscaldamento urbano, traffico ecc] vnon si sedimentano al suolo.
    la conferma e’ che a centrale spenta il tutto si quieta e si deposita al suolo guarda caso dove sono posizionati i polmoni e gli strumenti di ARPA.
    Cocnordo sulle conclusioni di Giliberto: come al solito si cerca il capro espiatorio per dimostrare delle tesi strumentali e, spesso, senza onesta’ intellettuale!
    in conclusione viva la centrale e aggiungo meglio la centrale controllata [e lo e’] che la demagogia.
    PS: quanti ambientalisti girano con veicoli Euro 5 o 6? Io ne conosco tanti che si vantano di essere “non consumisti” e girano con auto demode’ ma inquinanti come locomotori a vapore……

    1. Avatar Jacopo Giliberto
      Jacopo Giliberto

      può darsi che lei abbia ragione, gentile marco, sull’effetto camino; non sono uno scienziato, però penso che il fenomeno sia possibile.
      sul capro espiatorio, sulle tesi strumentali, verissimo.
      (occhio, però, a non dimenticare le cmq la centrale inquina, e inquina molto).

      il problema è che ogni attività umana produce effetti sulla salute e sull’ambiente.
      le leggi stabiliscono fino a che punto i danni sono socialmente accettabili e dove non lo sono più. per questo motivo le leggi fissano limiti alle attività umane.

      pensi ai danni prodotti dalla mobilità: per mediare fra l’attività umana e i suoi danni, ci sono regole sulla progettazione e costruzione delle vetture, norme sulle emissioni massime, c’è il codice della strada con limiti di velocità sosta ecc., l’uso di questi strumenti (le auto) è sottoposto a una licenza d’uso concessa dopo un esame di stato (la patente).

      ecco, per le emissioni è lo stesso meccanismo.
      poiché cmq la centrale di savona produce un danno (e questo è innegabile. purtroppo la centrale produce un danno), la legge fissa regole alle emissioni e definisce socialmente accettabile (legale) il danno che essa produce entro questo limite di emissioni, e inaccettabile (reato) il danno che la centrale produce superando il limite.

      ora la centrale viene punita perché produce un danno, anche se entro i limiti di legge.
      sulla base di questo principio demagogico e populista, a questa stregua bisognerebbe sequesrìtrare tutte le attività umane. il ciàffico produce morti (da incidenti) e danni da inquinamento peggiori della centrale: sulla base dei ragionamenti addotti dalle procure più reazionarie, dovrebbero essere sequestrati da anni tutti i mezzi di trasporto e denunciati tutti i sindaci.

      se il danno prodotto con quelle emissioni non è più socialmente accettabile, va cambiata la legge sulle emissioni. punto.

      c’è anche un’altra considerazione.
      la posizione reazionaria e conservatrice di molti sedicenti ecologisti dimentica i vantaggi apportati dalla salute e alla qualità della vita proprio da queste tecnologie contestate.
      fino a 70 anni fa l’aria era più pulita, la vita più naturale, i cibi meno sofisticati: il lavoro per tutti (tranne i ricchi) era molto più faticoso, la vita era più breve, le malattie erano più diffuse e terribili. la “natura” non è buona (né cattiva). la natura è indifferente e l’uomo (tranne i ricchi) ha sempre sofferto orrendamente, prima che arrivasse la tecnologia a mitigare gli orrori della natura.
      le auto, le centrali elettriche, il cemento armato eccetera servono a rendere migliore, più gradevole, più lunga, più vivibile la vita per tutti.
      basta vedere quanto peggio e quanto meno vivono coloro che sono più vicini alla natura. (non a caso, appena possono cercano di scappare in ambienti artificiali).

      certo, bisogna migliorare il modo di produrre.
      la centrale a carbone deve inquinare meno, e le fonti pulite d’energia renderanno inutile la grande vecchia centrale.
      l’obiettivo è quello, e si arriverà.
      ma in modo corretto: non cercando a posteriori le prove che giustifichino una condanna data in pregiudizio.

  21. Avatar Luca
    Luca

    sono un lavoratore della centrale e un cittadino del territorio, come tale ho espresso sempre forti dubbi sulla vicenda, dubbi che non hanno toccato coloro che, in un modo o nell’altro, sono stati artefici della chiusura della centrale, è vero, l’azienda ha le sue colpe, dirigenti presuntuosi ed arrogantiche non hanno accettato il contraddittorio con i comitati dei cittadini, glie lo avevamo chiesto, ma siamo stati sequestrati per 2 inadempienze emendabili normalmente con una multa, niente di sostanziale, il nostro olio combustibile BTZ lo bruciano le navi in porto e di sistemi di monitoraggio emissioni SME ce n’è già 2, uno per condotto fumi, ma tant’è, hanno voluto farci chiudere e ci sono riusciti…

  22. Avatar Claudio
    Claudio

    chi sostiene che i dati arpal siano taroccati denunci arpal, altrimenti diventa come quando si accusa un lavoratore di portare certificati medici fasulli senza sospendere il medico che li ha emessi

  23. Avatar Giorgio Buscaglia
    Giorgio Buscaglia

    SIAMO IN ITALIA DOVE FARE,DA PARTE DELLE ISTITUZIONI, QUELLO CHE É PIÚ FACILE È USO COMUNE!!!

  24. Avatar Rinaldo Sorgenti
    Rinaldo Sorgenti

    Quello che e’ stato farro a Vado con la chiusura della Centrale e’ semplicemente vergognoso .un atto che grida vendetta al buonsenso e che dimostra come si possano piegare all’ideologia situazioni che nonhannonulla di concreto. Ma se Ispra dimostra che le Centrali Termoelettroche hanno un’incidenza marginalee del 2,6%sul totale delle emissioni di particolato fine, perche’ non si e’ proceduto con uguale e maggiore determinazione nei confrontoi dei settori che largamente incidono di piu’ su tali parametri? E questa sarebbe giustizia? Che miseria. E chi paghera’ i danni prodotti ai lavoratori ed al Paese er questo? Povera Italia!

  25. Avatar vittorio
    vittorio

    Premesso che Io sono un incompetente totale per giudicare cosa inquina, e cosa inquina di più.

    Nonostante questa mia incompetenza dichiarata , non posso esimermi dal pormi una semplice domanda ; e cioè, se, in quel di Savona , l’inquinamento da carbone, come è stato accertato, non viene dalla centrale di VADO perché ne è stata rilevata la presenza nell’aria a centrale chiusa , ed è certo, che le auto non vanno a carbone ; la causa, forse, potrebbe avere origini e provenienze diverse da quelle in ipotizzate.

    Se tutto ciò fosse avvalorato , si potrebbe pensare che individuando quale è la fonte che origina la situazione descritta nell’articolo di riferimento di porvi rimedio , possibilmente , con dei rimedi che non facciano più danno dei mali che devono curare .

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