la burocrazia portuale che insabbia il porto della spezia

dopo 18 anni di discussioni e rinvii, due settimane fa il presidente dell’autorità del porto della spezia, lorenzo forcieri, è riuscito a presentare il progetto per fare grandi lavori di ristrutturazione.
se il progetto andrà in porto, la spezia cambierà faccia.
ripeto il “se”: se il progetto andrà in porto.
si sono sollevati malumori profondissimi sull’intervento, definito di riqualificazione e nei fatti assai impegnativo.
io non so se il progetto è buono o cattivo, ma prevede tanto cemento da far sorridere le betoniere e far ansimare le ruspe di tre province.

qualche cenno su forcieri.
baffo brizzolato e sorriso ammaliatore, è stato senatore prodiano e poi deputato.
era uno dei tre potentissimi di sarzana, con caleo e guccinelli; così potentissimo che i clientes gli levavano deferenti il pelucco dal bavero e l’assediavano alla fine di ogni evento pubblico pur di apparirvi insieme nelle foto sui giornali spezzini, stretta di mano e sorriso-con-l’appretto.
in anni recenti i politici liguri di nuova generazione hanno messo in un canto il terzetto sarzanese, e ora forcieri è dignitosissimamente ormeggiato all’autorità del porto dove, mi si dice, non è ancora pronto al disarmo.

è un grande nemico della burocrazia. ha sempre contrastato le lentezze.
i politici da pelucco-sul-bavero e stretta-di-mano-con-l’appretto in genere annunciano progetti mirabolanti, realizzeremo l’aeroporto, faremo la nostra università cittadina, aprirà il nuovo museo che attrarrà milioni di visitatori da tutto il mondo, costruiremo il nuovo svincolo dell’autostrada, e cose così; e poi in genere combinano molto poco (in genere, non combinano nulla).
il forcieri invece è tanto attivo che a volte riesce davvero a portare a casa qualcuno dei progetti.

ecco una succintissima antologia di dichiarazioni

nel giugno 2010, cinque anni fa, disse che “del nuovo waterfront spezzino abbiamo iniziato a parlare nel 1997. il concorso di idee è stato fatto nel 2007. nel 2010 abbiamo avuto l’approvazione del masterplan. fra luglio e settembre porteremo in comitato portuale l’ultimo passaggio normativo di dettaglio”.
i cinque anni sono volati.

quattro anni dopo, cioè un anno fa, nel febbraio 2014, chiarisce che “il progetto waterfront non è ancora partito per mancanza di soldi, ma non è accantonato, anche alla luce dell’ampliamento della stazione crocieristica che passerà presto dalla fase transitoria a quella definitiva”.

passano ancora i mesi, e nuovo annuncio: nel dicembre scorso, tre mesi fa, il presidente del porto dice che il progetto intende “migliorare infrastrutture sia materiali che immateriali e rendere più agibile, più snello, meno burocratizzato”.

il nemico burocratico di forcieri, però, probabilmente è in casa sua, nelle stanze che circondano l’ufficio della presidenza.
così almeno immagino io, visto che il progetto di cui si parla del ’97 e che è stato descritto più volte negli anni sulla stampa spezzina è stato presentato ufficialmente al ministero dell’ambiente per la valutazione di impatto ambientale appena due mesi fa, nelle prime due settimane di gennaio.

il progetto è stato presentato in più episodi fra prequel e sequel dall’8 e il 15 gennaio.
è un tomo di dimensioni babilonesi formato da circa 200 documenti.
per semplicità e sintesi, cliccando qui potrai leggere uno solo (116 pagine, 19mb) di questo paio di centinaia di papiri che formano la documentazione via del nuovo porto della spezia.
(sulla qualità del progetto – ripeto – non so esprimermi).